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Autore: Je suis Tina    20/08/2012    0 recensioni
Beh, che dire? Mi sento in vena di scrivere storie deprimenti!
Avete mai pensato a come si sarebbe potuto sentire il nostro Severus durante il matrimonio di Lily e James? Io sì, molte volte.
Vorrei mettere più in luce il suo lato "tenero" e spero di esserci riuscita :3
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Altro contesto
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Non sapeva neanche cosa ci stesse a fare lì, tra tutti quei visi felici ed i vestiti eleganti. Era totalmente fuori posto, ma non per il suo abbigliamento. No, neanche questo sarebbe riuscito a farlo sentire così. Allora cosa? Cosa lo rendeva così inadeguato?
I loro sorrisi, guarda i loro sorrisi.
Il suggerimento di una vocina nella sua testa riesce a far luce su quel mistero. Sorridevano tutti. Erano radiosi. Felici. Lui invece sembrava più adatto ad un funerale, con quegli abiti scuri e lo sguardo spento. Le sue labbra formavano una perfetta linea retta mentre osservava la felice coppia di sposi sull'altare. Mentre osservava la sua Lily diventare di qualcun altro. E lui era lì, impotente, seduto tra gli amici più intimi della ragazza.
Amici.
Quella parola risuonava ripugnante nella sua mente, come una bestemmia. Ma anche in quel caso, le cose non sarebbero mai cambiate. Lui non avrebbe mai smesso di drogarsi del suo sorriso, della sua felicità e di quel lampo vispo che le attraversava gli occhi delicati. Come fosse in grado di sopportare tutto questo non lo sapeva neanche lui, ma vederla felice era già una gran cosa. Ciò che non tollerava era con chi fosse felice. Con quel maiale, con Potter. E se solo avesse avuto il coraggio necessario se la sarebbe ripresa, l'avrebbe fatta sua una volta per tutte. Avrebbe tentato in qualsiasi modo di farle capire che la persona giusta per lei non era Potter, ma lui. Lui che l'aveva sempre protetta. Lui che l'aveva sempre difesa dagli insulti della sorella. Lui che l'amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, più della sua stessa vita. Lui, che in quel momento avrebbe solo voluto morire.

Quella era stata senza dubbio la cerimonia più lunga della sua vita, ma era felice che fosse finita, almeno avrebbe potuto andare vi-
-Severus!-
… a. Come non detto. La sua tortura doveva essere decisamente più lenta e dolorosa di quella. Ecco perché davanti al volto sorridente e raggiante di Lily cerca di sorridere, di apparire quantomeno tranquillo. Non felice. In quello non sarebbe mai riuscito.
-Serverus.- Ripete nuovamente la donna più bella di tutto il mondo magico e babbano, questa volta con più calma perché era ad un passo da lui. -Non dirmi che hai già intenzione di andare via, brutto brontolone!- Ma non è quel suo dispregiativo a distruggerlo. No. Era la sua risata che sembrava animare l'intera chiesa. Quella risata che, per poco, era in grado di spazzare via con un attimo il buio nel suo cuore, trasformandolo in luce. Ma anche questo strano effetto durava troppo poco per farlo sentire felice. L'unico modo per esserlo glielo aveva appena soffiato James.
-No, certo che no.- Falla felice Severus, falla felice un'ultima volta . Le rivolge l'ennesimo sorriso falso, poi James la porta nuovamente via da lui, con quel sorriso innamorato che avrebbe voluto strappargli via dalla faccia. Quel sorriso che sarebbe dovuto essere suo .

Il ristorante non aveva nulla di speciale, era babbano, ma poco gli importava dove sarebbero finiti. Neanche una reggia sarebbe stata in grado di strappargli un sorriso, ormai. Ma da perfetto bugiardo continua a fingersi perfettamente tranquillo, nonostante le sue labbra formassero ancora quella linea retta ed inespressiva.
Guardalo, guardalo come balla felice. Guarda la felicità di Potter. Avresti dovuto esserci tu al suo posto, ma sei un rammollito, non hai mai avuto il coraggio di confessarle ciò che lei significa per te. Cos'era più vergognoso? Parlare con una voce nella sua testa oppure ciò che quest'ultima gli aveva appena detto? Merlino, era diventato senza speranze. Forse riusciva a trovare pace solo in una strana forma di masochismo, osservando l'espressione serena di Lily, la sua dolce, timida Lily mentre ballava col suo cavaliere, mentre si beava tra le braccia di un altro uomo. Ma era felice. E ad una parte di lui questo andava bene, lo accettava.
Tutti ormai avevano trovato un compagno con cui ballare, dopo essere esplosi in un fragoroso applauso quando gli sposi avevano aperto ufficialmente le danze. Ma non Severus. Lui si limitava ad osservarli da lontano. Ad osservare lei , l'unica donna in grado di sciogliere il suo cuore. L'unica donna che era stata in grado di rimodellarlo come creta e buttarlo via. Come un'opera incompleta, uscita male. Come qualcosa di irrilevante e patetico. Perché lui era così che si sentiva, senza lei. Patetico. Rammollito. Incompleto.
Scorge una chioma rossa inconfondibile andare verso di lui e reprime a stento l'impulso di guardarsi attorno, come a chiedersi se quella dolce creatura volesse andare proprio da lui.
-Sev.- Richiama la sua attenzione, sfoggiando uno dei suoi raggianti sorrisi. -Allora, non mi chiedi di ballare con te? Sono o non solo la tua migliore amica?- Si finge offesa, ma Severus non aveva tempo per gli scherzi.
Migliore amica.
Quanto avrebbe voluto che fosse vero. Ma anche queste parole gli sembravano la più grave delle bestemmie. Come poteva la sua “migliore amica” rappresentare tutta la sua vita? Non poteva.
-Signorina.- Incomincia lui, mettendosi in ginocchio davanti a lei, una mano protesa verso la sua. -Potrei avere l'onore di ballare con lei?- Idiota, non serve a niente. Ormai è tardi .
Ma lo aveva visto. Per un secondo aveva scorto quel rossore tingerle delicatamente le gote. E, forse, se avesse avuto il coraggio di confessarle tutto, in quel momento avrebbe davvero potuto trovarsi al posto di Potter.
Sei un fallimento.
E neanche questa volta poteva ribattere. La mano gentile e delicata di Lily trova la sua, impacciata, quasi tremante e decisamente più grande rispetto a quella di lei. Sembrano fatte apposta per intrecciarsi. Questo è il suo primo pensiero, mentre osserva le loro mani unirsi. E mai avrebbe potuto descrivere il dolore provato quando aveva sentito la sua mano sulla spalla. Mai avrebbe trovato le parole per poter descrivere le dolorose spinte che il suo cuore continuava a tirare contro la gabbia toracica mentre la sua mano trovava il fianco di lei. Mai avrebbe potuto desiderare più di così che il tempo si fermasse.
L'ultima volta, Severus. Questa sarà l'ultima volta in cui la vedrai.
Magari avrebbe potuto incominciare ad andarci parecchio d'accordo con quella voce tanto insistente. Ci sapeva fare con i consigli. Ma non era questo il momento giusto per pensare a certe cose. Mentre vorticava lentamente con la sua bellissima Lily niente aveva importanza, tutto il mondo era sparito. C'erano solo loro. C'era solo il suo sorriso radioso, i suoi denti bianchi e le sue deliziose lentiggini. C'erano solo quei capelli lunghi e setosi, del rosso più bello che avesse mai visto.
Prima che potesse rendersene conto, il ballo era giunto alla fine, facendolo così tornare dolorosamente alla realtà.
L'ultima volta.
La voce tuona imperiosamente nella sua testa, ricordandogli che il suo tempo era scaduto, che avrebbe dovuto lasciarla andare alla sua vita felice.
Per l'ultima volta la stringe tra le sue braccia, quasi disperatamente, in un abbraccio molto più intimo di quello di un amico. La stringe così forte da drogarsi con il suo profumo, da sentirlo entrargli nelle vene mentre i loro cuori battevano l'uno accanto all'altro. Mentre la maglia lo avvolgeva per l'ultima volta.
-Addio Lily.- Ed è solo un sussurro quello che riesce ad emettere, mentre si staccava da lei per smaterializzarsi, per scappare. Per scappare dal dolore, da lei, da James. Da tutti.
Ma la verità era che l'unica persona da cui sarebbe voluto scappare era se stesso. E mentre le lacrime gli rigavano le guance, il buio era tornato ad avvolgere il suo cuore. Ma questa volta per sempre. E non ci sarebbe stato il dolce sorriso di Lily ad illuminarlo.
  
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