Flash-fic sul pairing Stein\Spirit (oh, la mia mente malata!) scritta per una sfida con Rain_Elfwand sul forum EFP\Msn, sul prompt:
Fandom: Soul Eater
Fandom: Soul Eater
Coppia: Stein/Spirit
Prompt: Bisturi
Restrizioni: Nessuna.
Genere: Angst.
So benissimo che Stein non ha mai ucciso nessuno, ma ho dovuto inserire ciò per motivi di trama. Non so come considerarlo, quindi lo inserisco qui e basta come avvertimento.
So benissimo che Stein non ha mai ucciso nessuno, ma ho dovuto inserire ciò per motivi di trama. Non so come considerarlo, quindi lo inserisco qui e basta come avvertimento.
Mad love.
Stein fece scorrere lentamente un dito lungo la spina dorsale del rosso, carezzava la sua pelle nivea delicatamente, desiderando di poterla incidere, modificare a proprio piacimento.
La tentazione di artigliare il bisturi più vicino e dissezionare l'uomo, che dormiva beatamente accanto a lui, era tanta e, per il dottore, somigliava a un'amara tortura.
Aveva sempre desiderato di smembrarlo, quel corpo. Di vedere il sangue sgorgare da esso, di carezzarlo, di macchiarsi le mani di quel rosso.
Aveva sempre desiderato di smembrarlo, quel corpo. Di vedere il sangue sgorgare da esso, di carezzarlo, di macchiarsi le mani di quel rosso.
Stein aveva ucciso, precedentemente. Gli era capitato spesso di cedere alla follia, a quella sensazione inebriante e uccidere, squartare qualunque cosa gli capitasse fra le mani; eppure mai aveva provato un impulso simile a quello scaturiva in lui di fronte a Spirit.
Era differente. La voglia di distruggere, di dissezionare veniva sostituita dal desiderio di conoscere, di smembrare per osservare e poi ricucire, far tornare tutto com'era. Perfetto.
Avrebbe voluto semplicemente tagliare, incidere e poi ricostruire, per ricominciare nuovamente. Come in un ciclo continuo, perché Stein non avrebbe mai voluto mettere fine a Spirit, ma la voglia di sapere gli logorava l'anima. Desiderava semplicemente conoscere ogni singola parte di quel corpo che, a detta sua, ormai gli apparteneva.
Il rosso aprì lentamente gli occhi, il lento movimento delle dita del Meister lo avevano fatto destare. Fece mente locale per pochi secondi, per poi schiudere le labbra in un ingenuo e gioioso sorriso.
Le mani di Stein tremavano, stringendo forte il bisturi.
Dissezionare. Dissezionare. Dissezionare.
Poi cedette ed il rumore metallico dell'oggetto caduto sul pavimento echeggiò per la stanza.
Cederai all'amore, sadico dottore, o sarai costretto a cadere di fronte alla follia che ti pervade?