Do the dreams come true?....
 
 
Sono sempre più convinto che tutto ciò che ho fatto finora  sia stato uno sbaglio.
Volevo solo proteggere mio fratello e invece…. Sono solo un traditore della peggior specie.
Ho fatto soffrire Sasuke….ho fatto soffrire tutti quanti.
Non sono nemmeno riuscito a mantenere quella promessa……..


E’ il dieci agosto, la notte di san Lorenzo….la notte dei desideri e dei sogni irrealizzabili.
Mamma e papà quest’anno hanno invitato tutta la famiglia a cena da noi.
driiiiiiiiiiiiiiiiiin
-Itachi!  Sasuke! Andate ad aprire la porta!-
-Va bene mamma!- urliamo all’unisono correndo ad aprire.
-Buonasera itachi!.....Sasuke….- saluta un uomo in divisa, abbassando il capo in cenno di saluto.
-Sera….cos-
non mi fa nemmeno rispondere.
-Cerco i vostri genitori!....sono in casa?- mi chiede gentilmente.
-Oh salve signor Tanaka! (ndA: Fantasia portami Viaaaaa!) – esclama mia madre da dietro di me.
-Sera’ cosa ci fa qui  a quest’ora?- chiede mio padre preoccupato.
-signori Uchiha, mi dispiace disturbarvi a quest’ora… ma devo parlarvi piuttosto urgentemente.- dice in tono grave.
-……Itachi, vai in cucina con sauke e prepara la tavola… arrivo subito.- mi ordina mia madre nervosa.
Ma che diamine sta succedendo?
mi avvio in cucina con il mio fratellino e cominciamo a mettere piatti e posate sul tavolo.


-arrivederci signor Tanaka!-
-Arrivederci signora!-
La porta sbatte e in pochi secondi mia madre entra in cucina.
Mio padre non è con lei.
Decido di non fare domande e così fisso l’orologio.
Sono le otto, dove sono finiti tutti? Dovevano essere qui già un’ora fa!
-Itachi, sasuke… stasera saremo solo noi tre a cena- dice abbassando lo sguardo.
Ora basta voglio saperne di più!
-…mamma… cosa è successo? Perché non viene nessuno?-
lei mi guarda e sospira: -Tuo padre e i tuoi zii sono dovuti andare con il signor Tanaka. C’è stato un problema dall’Hokage.- risponde.
Mentre mangiamo nessuno osa aprire bocca.
Sasuke mi guardava in cerca di spiegazioni, che nemmeno io potevo dargli.



Finito di mangiare mi offro volontario per lavare i piatti.
-Non ti preoccupare Itachi- mi sorride –vai a guardare le stelle con tuo fratello e esprimi un bel desiderio, d’accordo?-
annuisco e prendo Sasuke in spalla.
Non so perchè ma lui adora quando lo porto sulle spalle, chissà….



                                      *****
 
 
 
Arriviamo in cima a una collinetta, sasuke è ancora in groppa.
Insieme ci guardiamo intorno in cerca della prima stella, ma non c’è niente a solcare il cielo.
Guardo il panorama della collina, una miriade di lucciole che svolazzano qua e là illuminando tutto il prato ai nostri piedi.
i grilli che canticchiano.
Poi un tintinnio ci porta a guardare verso l’alto.
Eccola là, una stella cadente! Era ora!
-Avanti sasuke, esprimi un desiderio!-
Lo sento annuire entusiasta.
-Si!- esclama chiudendo gli occhi.
Un attimo di silenzio, giusto per fargli esprimere il desiderio.
-Fatto!- dice soddisfatto.
-…Sasuke….Qual’è il tuo…sogno?- chiedo curioso.
-Uh?....lo vuoi sapere?- sorride -il mio desiderio è quello di diventare come te un giorno, Nii-san..-
-pff…- gli sorrido anch'io. Non me l’aspettavo.
lo lascio a terra e gli prendo la mano.
-E tu….ce l’hai un sogno fratellone?- mi chiede curioso.
A quella domanda separo la mia mano dalla sua.
-Non hai un sogno, Nii…?-
Intanto guardo il cielo.
Il mio sogno?....Mi viene in mente il massacro che voglio compiere e provo un brivido.
Passa una stella cadente.
Sussulto,  qual è il mio vero sogno?....
Penso al viso sorridente di mia madre, lo sguardo fiero di mio padre, e poi….Sasuke.
Mi volto e lo guardo negli occhi.
-…si, ce l’ho un sogno. E’ quello di starti sempre vicino e proteggerti. Nii-chan-.
Gli accarezzo i capelli e lui sfoggia un meraviglioso sorriso.
L’ultimo che vedrò sul suo volto.
L’ultimo sorriso della sua vita.
Gli prendo la mano e mi sforzo di sorridere.
-…Andiamo a casa adesso!...-
-…Fratellone?-
-Uh, Si?-
Mi porti sulle spalle?- mi chiede timidamente.
come dirgli di no!
Mi abbasso e lo faccio salire.
Mentre scendiamo lo sento pian piano assopirsi.
-pff…- mi viene quasi da ridere a vederlo dormire così beato.




Mi scende una lacrima, invisibile, perché si mescola col sangue che mi sgorga da una ferita alla testa.
non importa, tanto non riuscirà a vederla.
Sasuke mi attacca.
Si, stiamo lottando l’uno contro l’altro.
Una fitta improvvisa al braccio.
Instintivamente la copro con la mano.
Brucia.
-Non distrarti, caro fratello.- mi sfotte – ho intenzione di ucciderti Itachi, Sappilo!-
Mi guarda con disprezzo.
Questo mi fa male, ma in fondo sono io che l’ho costretto a guardarmi così, ma lo capisco.
In questi anni l’ho fatto solo soffrire.
-E va bene…-
Attivo a malincuore lo Sharingan.
Lo guardo con immensa tristezza, ma questa non traspare dal mio volto.
Ormai il mio volto non è più in grado di esprimere emozioni, se non la rabbia e l’impassibilità.
-se è questo ciò che vuoi, prova a uccidermi….Sasuke.-
-LO FARO’- urla lanciandosi contro di me.
Anch’io mi lancio verso di lui.
E’ finita.
Ormai non c’è più tempo per le scuse, o il perdono.
Se devo morire….morirò.
“Perdonami…”