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Autore: AriiiC_    20/08/2012    5 recensioni
'[...] Un attimo di oblio, una dolcezza sovrannaturale: lei prende il volto di lui tra le sue mani e lo avvicina. Un bacio. Uno solo che vale per mille. [...] Ora è lei ad aver bisogno di dolcezza: un ultimo appiglio di vita prima della morte.'
Haymitch l'ha vista morire. Haymitch ha cantato per lei.
Da allora, mai più.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Maysilee Donner
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Capelli biondi e ibridi rosa.'
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"Deep in the meadow, under the willow:
a bed of grass, a soft green pillow.
Lay down your head, and close your eyes
and when they'll open, the sun will rise.

Here it’s safe, and here it’s warm:
here the daisies guard you from every harm.
Here your dreams are sweets,
and tomorrow brings them true:
here is the place where I love you."

 


 Maysilee è lì accanto, esanime. La ragazza che ha ucciso metà dei favoriti e chi sa quanti altri tributi sta morendo davanti ai suoi occhi. Haymitch non sa come spiegarselo. Quando sua sorella è morta di polmonite era tra le sue braccia e lui cantava la canzone che mamma gli aveva insegnato. La situazione è pressappoco la stessa, se non fosse che ora c'è una fontanella rossa in mezzo al collo che, quella volta, non c'era. E' arrivato in tempo per vedere tutto, anche se ora sa che ne avrebbe volentieri fatto a meno. Sente che deve fare qualcosa per quel corpo tanto bello sia nella vita che nel passaggio all'altro mondo. Non è mai stato bravo con le romanticherie: pensava che a sedici anni si avesse ancora tempo per imparare.
 Ma ora tempo non ne ha.
Pochi istanti e lei se ne andrà senza sapere che lui l'ha amata da quella sera di festa. Era pochi anni fa, quando il Distretto 12 aveva avuto il primo vincitore. Tutti insieme, a ballare, cantare, festeggiare. Da loro non capitava spesso l'occasione di sprecare un po' di denaro per divertirsi. Quella volta ogni morte di papa, tutti andavano al massimo. Haymitch aveva quattordici anni. Insieme al suo gruppo di amici beveva un bicchiere e cercava qualche bella fanciulla da rimorchiare. Spike Undersee l'aveva trovata, Lor Everdeen anche: aveva preso la fidanzatina del figlio del fornaio. Solo una del loro gruppo rimaneva sola: Maysilee. Era la sorella gemella di quella di Sp, ma aveva dentro una luce che non aveva nessun'altra. Trasmetteva energia, vitalità. Amore.
 Si fa avanti come fosse imbattibile, ma non è pratico di queste cose.
  Maysilee è sua compagna di classe, e forse è proprio questo a bloccarlo: lei è sempre stata un po' irraggiungibile, per un cacciatore da quattro soldi come lui. La delicatezza non è nel suo stile, i mezzi termini ancora meno.
 «E se provassimo a pomiciare come loro? - indica una delle tante coppie lì accanto. - Non mi pare una brutta idea...»
 Lei aveva riso. Non lo faceva mai. Era una ragazza seria e misteriosa, introversa ma comunque desideratissima.
 Un attimo di oblio, una dolcezza sovrannaturale: lei prende il volto di lui tra le sue mani e lo avvicina. Un bacio. Uno solo che vale per mille. Tutti l'avevano visto, i suoi amici erano esplosi in fischi e urli da stadio. Li odiava, li avrebbe uccisi. Ma la ragazza dagli occhi blu era semplicemente arrossita. Era davvero dolcissima. Si era girata, un saluto veloce con la mano ed era andata via. Il giorno dopo a scuola, era come se nulla fosse. Ed Haymitch aveva preferito soffrire da solo dandosi del pirla ogni volta che iniziava a fissarla e non riusciva a smettere.
 Ora è lei ad aver bisogno di dolcezza: un ultimo appiglio di vita prima della morte.
 Guarda l'arena: il prato, il salice all'inizio del bosco, le margherite velenose sparse ovunque. Schiarisce la voce, un colpo di tosse. Mette insieme due o tre parole cercando un po' di ritmo e melodia. Prova un po' nella sua mente, ma non ha il tempo di andare oltre. Il battito è più flebile, dato il sangue che zampilla dal foro che il becco dell'ibrido ha lasciato vuoto.

 Il panico lo assale, ed ecco che le parole sgorgano dalla sua bocca come l'acqua da una fonte. Gli esce naturale, per quanto odi cantare.

 

 Là in fondo al prato, c'è un salice ombroso:
un letto d'erba, un verde soffice cuscino.
Il capo tuo posa, e chiudi gli occhi stanchi:
quando li riaprirai, il sole avrai davanti.

 

 Un sorriso dipinto sulle sue labbra gli fa capire che sta facendo la cosa giusta: una ninnananna. Ecco cosa le serviva: una ninnananna.
 Una canzoncina per dormire. O per morire, che poi non è tanto diverso.


 

 Qui è al sicuro, qui è al calduccio:
qui le margherite ti difendon da ogni cruccio.


 

 Gli occhi iniziano a spegnersi: l'azzurro schiarisce fino ad un quasi bianco e sul viso l'espressione di dolore si cancella, lasciando il posto alla beatitudine. Haymitch è felice, per un attimo. Ma poi i terrori prendono il sopravvento. Che ne sarà di lui senza la sua amata? E' divorato da questo pensiero che gli brucia l'anima, ma la canzone deve continuare: non sopporterebbe mai che May non ne conoscesse la fine.
 

Qui sogna dolci sogni,
e il domani li farà avverare:

 

 L'ultima frase riduce la voce profonda ad un sussurro, percettibile solo per chi è loro vicino.
 

Qui è il luogo in cui ti voglio amare.
 

 C'è riuscito: per una volta ha usato la parola giusta. AMARE. Nient'altro. Perchè Maysilee non è solo la ragazza che ha baciato alla festa: è quella che porta nel cuore da tutta la vita. E ora sta volando via.

 Boom!

 
Il cannone lo uccide insieme a lei. Posa le labbra sulle sue e sente il freddo. Il colorito è diventato pallido. Non c'è niente da fare. Le chiude gli occhi: non vuole che vedano gli orrori che subirà. E forse è questo che lo spinge ad avvicinarsi al suo orecchio e a sussurrarle un timido 'Ti amo'. Uno di quelli sinceri, che non aveva mai detto nella vita. Uno di quelli che ti senti dentro e sai che non finiranno mai di farti rimbombare il cuore.
 Una lacrima bagna il volto dell'amata, e lui come Romeo vorrebbe uccidersi. Se solo lei non gli tenesse la mano nell'ultima stretta. E' il particolare che rompe il silenzio della sua mente, quello che lo fa scoppiare. Sa come si comporterà: vincerà. Lo farà per lei, per il suo Distretto, per sua madre, suo fratello e per Soraya (la sorella di May). Per portare a loro un ricordo felice e un po' di cibo in più. Per salvare migliaia di bambini dalla fame. Ha deciso: vincerà per vendicarla.

 Cammina piano: sa che l'hovercraft deve venire ma vorrebbe avere più tempo. Scocca un altro bacio come un addio, e si avvia verso il salice della canzone.
 La vocina che gli tartassa la mente è insopportabile:

 

«Coglione: te la sei fatta scappare. 'Sta volta per sempre.»

  
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