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Autore: shelters    20/08/2012    1 recensioni
40 semplici piani, 40 piani che hanno fatto nascere una "storia d'amore"
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-Fleur pensò distrattamente che la fortuna era dalla sua parte, per una volta: l'atrio era vuoto, il palazzo dormiva e non sarebbe stata costretta ad intrattenere una conversazione lunga 40 piani.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fleur era comodamente seduta su uno dei sofà elegantemente disposti all'entrata del palazzo.
Il suo swatch verde mela segnava le 11. 32.
Chiuse gli occhi e appoggiò la testa al limitare dello schienale.
Era davvero distrutta.
Si era sempre creduta una ragazza instancabile, che avrebbe potuto passare anche 48 ore senza sentire il minimo bisogno di riposare. E, proprio per questo motivo, era convinta che la Grande Mela non l'avrebbe sottomessa, che non sarebbe stata schiacciata dai ritmi frenetici della città che non dorme mai.
Ma quella sera, mentre aspettava pazientemente che l'ascensore giungesse dal quarantaduesimo piano a lei, si rese conto di essere esausta.
Sentì il rumore degli ingranaggi farsi sempre più vivido e, seppur a malavoglia, si alzò da quei confortevoli divani per attraversare le eleganti porte di legno e salire alla suite della zia.
Pensò distrattamente che la fortuna era dalla sua parte, per una volta: l'atrio era vuoto, il palazzo dormiva e non sarebbe stata costretta ad intrattenere una conversazione lunga 40 piani.
Ma proprio mentre le porte stavano per dividerla dall'esterno, dei passi veloci e una voce che implorava attesa la costrinsero a pigiare il tasto di apertura delle porte.
Era pronta a rivolgere un'occhiata di rimprovero e un commento ricco di seccatura alla persona che, con così poca delicatezza, l'aveva praticamente costretta a muovere i suoi arti a quell'ora della notte.
Ma gli occhi nocciola che la ringraziarono silenziosamente e il viso che si contrasse in un sorriso dolce le fecero dimenticare tutto l'astio.
Prima che riuscisse ad articolare una sola frase sensata, l'estraneo le chiese a che piano dovesse arrivare e lei, spinta da un'insolita timidezza, non riuscì ad articolare una frase; per questo motivo si limitò ad indicare il numero 42 con un sorriso ebete.
Il ragazzo annuì con gentilezza e si posizionò con il viso- perfetto viso, pensò Fleur- rivolto verso le porte scorrevoli dell'ascensore.
Dopo alcuni minuti di silenzio, che la bionda trovò estremamente imbarazzanti, l'estraneo voltò il capo verso di lei e le chiese, con il sorriso cordiale che ormai gli si addiceva, come trovasse New York.
-caotica, movimentata, sempre attiva. La preferisco di gran lunga rispetto ai tempi morti di Parigi e Londra- rispose lei mantenendo lo sguardo dritto.
-Di dove sei? Se non sono troppo indiscreto-
Fleur scoppiò in una risata cristallina che provocò anche l'ilarità di Liam
-Tranquillo! Madre francese, padre inglese. Ho trascorso la mia infanzia a Parigi e poi sono partita per l'Inghilterra. E ora la mia vita è lì.-
-e a NY come ci sei finita?-
Arrossì di botto dopo l'ultima domanda e il moro si scusò nuovamente per la poca delicatezza.
-Mia zia ha pensato che “avrebbe potuto essere una grande occasione per me!”- ripetè con tono solenne e pomposo la ragazza.
Fu il turno del ragazzo ridere e Fleur credette di non aver mai sentito una risata così estasiante.
-E tu? Cosa ci fai in una città come questa?-
-Affari di lavoro. Ho dovuto lasciare la mia amata Inghilterra per tre mesi. Tre mesi duri, ma il dovere è dovere-
L'interlocutrice annuì come a confermare le sue parole.
Il momento di silenzio che seguì fu interrotto, per l'ennesima volta, dal ragazzo che, ricordandosi l'ovvio, tese la mano per presentarsi.
-Liam, comunque-
-Fleur-
Il ragazzo ci mise un attimo per comprendere a pieno il nome della giovane.
Tentò di ripeterlo numerose volte, ma con scarsi risultati.
Erano ancora in preda ad una crisi di ridarella quando un ding annunciò il quarantesimo piano.
Liam si pose sulla fotocellula in modo da salutare la giovane.
-Devo dirti che in questi 40 piani mi hai incuriosita, e non poco. Potremo vederci per un caffè, qualche volta.-
Fleur appoggiò le piccole manine al bordo dell'ascensore, sporse in fuori la testa e, dopo un sorriso timido, ripetè con voce dolce -qualche volta-
-allora, quarantaduesimo piano?-
-quarantaduesimo piano-
-allora, magari domani alle 11.00?-
-domani alle 11.00-
Il ragazzo si spostò dalla fotocellula, rivolse un sorriso cortese alla ragazza e vide l'esile figura di Fleur stringersi attraverso le due porte di mogano e, appena si chiusero, si rese conto che quella ragazza era riuscito a farlo innamorare in soli 40 semplici piani.
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BELLA GENTEE!
sono le 23.21, sto guardando per la millesima volta "10 cose che odio di te", l'aria condizionata mi sta rendendo la ragazza più felice del mondo e tuutto va bene.
vi avevo promesso che ci saremmo sentiti presto, e infatti eccomi quii.
Mercoledì parto, mi faccio i miei soliti 3 giorni a Cortina D'Ampezzo (l'amour).
Questa OS viene fuori da uno dei miei filmini mentali estivi, quindi perdonatemi.
amerò i quattro gatti che leggeranno l'os #sapevatelo
(non sono dislessica, so che è sappiatelo, ma è una storia di un vecchio ashtag)
Sto partendo, quindi vi lascio e ci sentiamo presto<3
Adieu, buon fine Agosto cwc

  
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