Introspettivo, 'Gira una pagina, e vivi!' di SaulK su EFP Fanfiction

‎‎La nostra vita è un libro. Arrendiamoci di fronte all'evidenza, suvvia. Non può che essere così, davvero. Mi spiace che voi abbiate potuto pensare altro ma, ehi, può essere solo così.

Non fraintendete: non voglio dire che sia già tutto scritto, cavolo! La propria storia ognuno se la scrive da sé dopotutto.

Ma è comunque un libro.

Arriverà un momento, Il Momento, in cui capiremo che qualcosa è giunto al termine. Abbiamo quasi finito il capitolo e dobbiamo passare a quello dopo, e non potremo mai più tornare indietro. Ora dobbiamo scegliere come finirlo, è tutto nelle nostre mani, e sta a noi scegliere la fine del capitolo: la nostra vita è un libro, e noi ne siamo gli autori.

Passato quel momento, potremmo essere tentati di tornare indietro, di rileggere quello che abbiamo scritto. Potremmo farlo, e da ciò imparare qualcosa per scrivere il capitolo successivo. Ma non potremo mai tornare veramente indietro: ormai le emozioni che quel capitolo ci ha dato sono finite, vissute, passate, e non torneranno. Rileggendo potremo solo provare un'ombra di ciò che abbiamo vissuto la prima volta.

Ed è questo Il Momento: gli addii, le morti, gli abbandoni, le perdite. Quando qualcosa a cui tenevamo finisce. E sappiamo che non si può tornare indietro, è così e basta.

Tutto ha un inizio ed una fine, noi non facciamo eccezioni. Ci sarà chi scriverà un Best Seller, chi invece scriverà un romanzo d'avventura, chi un giallo, chi un umile libricino di poche pagine, chi un tomo di migliaia di capitoli. La vita è varia. Le vite sono varie.

E la nostra vita è un libro.

Perché poi, alla Fine, quando mancheranno poche pagine per completare la nostra opera, non saremo noi a vedere quanto sarà bella: noi l'abbiamo costruita, perciò non possiamo davvero apprezzarla come gli altri. Ma anche se avremo pochi lettori, anche se il nostro libro non avrà una rilegatura o un titolo sfarzoso e importante, anche se molte pagine avranno solo poche righe, noi saremo comunque soddisfatti. Perché avremo lasciato un segno. E magari, dopo qualche anno, qualcuno si interesserà a quel piccolo libretto polveroso, seminascosto nell'angolo, che quasi si vergogna a farsi vedere perché non è ricco di immagini o decorazioni, non è bello o particolarmente interessante, non è unico nel suo genere o innovativo. Ma è vero. Ed è vissuto.

Ed è questo che importa, perché la nostra vita è un libro. E sta a noi fare in modo che possa essere quello che rivoluzionerà la vita di chi lo legge, perché così anche loro potranno scrivere un libro fantastico.