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Autore: jazmine    21/08/2012    0 recensioni
boh, sinceramente non so nemmeno io cosa dirvi su sta ff, leggete voi e poi ditemi :) grazie in anticipo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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"Io ci tengo da morire a te" continuavano a risuonarmi quella parole nella mente, ogni volta che pensavo a tutto quello che avevamo passato mi venivano le farfalle nello stomaco e un nodo in gola e una voglia assurda di scoppiare in un pianto, non pensavo sarebbe mai finita così. Tutto ebbe inizio l'estate di due anni fa, conobbi un ragazzo al mare, si chiamava matthew, io penso che fu tipo un'amore a prima vista, da parte mia, da parte sua non credo, cioè dai.. era una ragazzo bellissimo, occhi marroni, capelli neri, un sorriso che faceva impazzire, come poteva piacergli una ragazza semplice ma allo stesso tempo complicata come me? ___________________________________________________________________________ "Sophie? Ehi Sophie.." Era la voce di mia madre che mi svegliava, che palle, io volevo dormire. "SOPHIE INSOMMA SVEGLIATI! Ci sono elizabeth e jackson che ti aspettano di sotto, SBRIGATI!" sgranai gli occhi a quei due nomi, cavolo è vero, elizabeth e jackson, dovevamo andare al mare, dannazione mi ero scordata. Mi alzai, mi precipetai in bagno al lavarmi, infilai il costume, preparai la borsa per il pare e scesi di sotto ad abbracciare i miei due migliori amici, Elizabeth detta anche Liz e Jackson detto Jack. "Oh guardate qua, la nostra bellissima sophie ci ha degnato della sua presenza" disse mio padre con un sorriso strabigliate. "Buongiorno papà" mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio in guancia. "Allora? sbrigati sophie, o farete tardi" era ancora la voce di mia madre, mentre ci incitava ad uscire dalla porta, sembrava quasi che ci volesse cacciare. Per tutto il tragitto, fino alla fermata del pullman, restammo in selenzio, insomma.. loro sapevano benissimo che al mattino ero irritabile, molto.. ma tutto quel silenzio mi irritava il doppio. "È arrivato il pullman, finalmente!!" fu Jack a prendere la situazione in mano, amavo quel ragazzo, era il migliore amico più bello del mondo, non potete immaginare quanto fosse dolce. "oh sì, finalmente" aggiunse Liz. mi limitai a sorridere e annuire, mentre salivamo sul pullman, dopo 10-15 minuti di viaggio in pullman finalmente arivammo al mare, alleluia, non ce la facevo più a stare rinchiusa in un pullman con i finestrini rigorasemente chiusi, insomma.. si moriva di caldo e le signore anziane volevano anche i finistrini chiusi! ma scherziamo? "allora?" mi incitò jack ad alzarmi, ero rimasta a fissare il pullman vuoto, dovevo sbrigarmi o il pullman sarebbe ripartito e sarei finita non so dove, afferrai la mano di jack e scesi. finalmente, entrammo in spiaggia, mi spogliai e mi buttai velocemente in acqua, trascorremmo una giornata fantastica, come sempre, con loro due era tutto più bello. alle 19 e 30 riprendemmo lo stesso pullman che ci portava a casa, anche se il tragitto era breve ero talmente stanca che in quei 10 minuti mi addormentai. "ehi.." sentivo una mano accarezzarmi il viso, cercando di svegliarmi dolcemente. "ehi sophie, siamo arrivati, devi scendere" aggiunse. era jack, cosa vi avevo detto? non era dolcissimo? "ah sì, giusto" aprii gli occhi spaventata "ci vediamo domani, ragazzi" aggiunsi io. liz e jack si avvicinarono per salutarmi con un bacio sulla guancia, dopodichè scesi dal pullman. entrai in casa, sulatai tutti e corsi su di sopra in camera mia, nemmeno il tempo di sdraiarmi sul mio comodissimo lento che mi arrivò un messaggio. "Hai sbagliato sophie.. come ci vediamo domani? stasera dobbiamo uscire!" era un messaggio di jack, aveva ragione, di nuovo.. e io di nuovo mi ero dimenticata che sarei dovuta uscire con lui e liz. gli mandai un messaggio con su scritto a che ora ci dovevamo vedere. "Alle 21, ti passiamo a prendere." era un messaggio di jack. benissimo, le 21.. erano solo le 20, avrei fatto in tempo a riposarmi un po? "SOPHIE!! VIENI GIU', E' PRONTA LA CENA" era la voce di mia mamma, aveva delle corde vocali incridibili, dannazione. Decisamente no, non avevo tempo per dormire, tutto andava contro di me, sembrava non mi volessero far dormire. "Sì mamma, arrivo." dissi io sbuffando mentre scendevo le scale. "Sophie... io e tua mamma... ti dovremmo parlare." disse mio padre rompendo il silenzio della cena con voce roca. Sgranai gli occhi, deglutii molto rumorasemente e annuii, come per dire "vi ascolto", non feci nemmeno in tempo a spiegarlo a parlore che... "Ecco, vedi..." mio padre faceva fatica a fare uscire quelle parole di bocca. "Robert, non è il momento, ne riparleremo domani, ora va sophie, preparati." aggiunse mia mamma con voce sicura. Dannazione mi avevano fatto preoccupare, mi avevano fatto quasi andare la cena di traverso e ora volevano liquidare la siutazione in questa maniera? ma cosa pensavano? che ero ancora la bambina di 5 anni che si faceva intontolire da ogni loro singola parola? avevo capito già dalla mattina che c'era qualcosa che non andava, però.. non avevo voglia di rovinarmi la serata, così molto freddatamente mi alzai da tavola mi fiondai in camera e mi preparai.
  
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