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Autore: Ariadne_    21/08/2012    3 recensioni
Se siete degli appassionati di Harry Potter, ma detestate Draco Malfoy, questa non è la fanfiction che fa per voi.
Questa è una romantica storia d'amore che nasce tra le mura di Hogwarts. E' basata su un sogno che ho fatto.
Il famoso serpeverde, ritenuto da molti il 'nemico' di Harry Potter, conoscerà finalmente l'amore e le complicazioni che esso porta.
E' la prima fanfiction che scrivo e non sarà molto lunga, (o almeno così credo).
Beh, vi auguro una buona lettura.
_zio Voldy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L'Hogwarts Express sbuffava vapore avvertendo i suoi passeggeri dell'imminente partenza. La Stazione di King's Cross pullulava di persone, bauli, gabbie, voci e risate. Era il primo settembre; le lezioni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sarebbero iniziate il giorno successivo. Da ogni parte c'erano genitori che facevano le ultime raccomandazioni ai figli. Gli anni passavano, ma gli avvertimenti degli adulti non cambiano mai: «..mi raccomando, fai il bravo», «studia sodo; quest'anno hai il G.U.F.O..», «scrivici almeno una volta a settimana, capito?», «..ci vediamo a Natale. Ti voglio bene».
C'erano anche genitori 'alle prese' con coloro che avrebbero affrontato il loro primo anno a Hogwarts. Le madri cercavano di tranquillizzarli, sebbene nessun ragazzino fosse spaventato all'idea di studiare spettacolari incantesimi o preparare seducenti pozioni.
Draco Malfoy stava seduto sopra il suo enorme baule argentato.
Se suo nonno l'avesse visto, l'avrebbe sicuramente ucciso.
«Come osi sederti su un cimelio della nobile famiglia dei Malfoy! Piccolo ingrato!», sarebbero state queste le sue esatte parole.
Gliele aveva ripetute talmente tante volte che ormai Draco le aveva impresse nella mente.
Lui, però, stava comodo, seduto sul baule riccamente decorato.
Fissava il vuoto: non aveva nessuna intenzione di ascoltare le stupidaggini che sua madre, Narcissa, gli ripeteva per la sesta volta.
'Stupidaggini', così le aveva definite suo padre Lucius, l'ultima volta che l'aveva accompagnato in stazione.
Quella volta, però, suo padre non c'era. Era nella prigione di Azkaban. Draco sapeva che sarebbe uscito presto da là. Non era certo se sarebbe evaso o no, ma di certo non sarebbe rimasto a lungo dietro le sbarre.
Il treno emise un fischio acuto: era l'ora di salire e prendere posto.
Saltò giù dal baule e salutò la madre. Lei lo abbracciò teneramente e lo baciò.
Draco odiava i baci di sua madre; non ne capiva il significato: si sarebbero rivisti a Natale, non stava andando via per sempre.
Mentre saliva sul treno, seguito da Tiger e Goyle, Draco incrociò con lo sguardo una figura fin troppo familiare: Harry Potter.
Come avrebbero potuto passare inosservata quella cicatrice e quegli occhi verdi ‘uguali a quelli di sua madre’, come tutti dicevano a Hogwarts.
Potter stava caricando il suo baule sul treno, insieme a un ragazzo dai capelli rossi, Ron Weasley, e una ragazza dai capelli molto folti e castani, Hermione Granger.
‘Hermione’, quanto aveva lavorato Draco per togliersela dalla testa. Non capiva come uno come lui, un Purosangue appartenente a una delle famiglie più prestigiose della Gran Bretagna, fosse stato per cinque anni attratto da una lurida Mezzosangue.
E cosa dire di Ron Weasley;  Draco lo aveva sempre disprezzato.
 I Weasley erano dei traditori di sangue: non riconoscere la differenza tra maghi e Babbani era una pazzia.
Stranamente, però, a quella vista, Draco non sentì crescere l’odio, come succedeva ogni volta che vedeva quel bamboccio di Harry Potter.
In realtà non sentiva proprio un bel niente. Era come se avesse esaurito tutte le sue scorte di ostilità.
Ad un certo punto si sentì tirare per la camicia.
«Ehy, Draco! Sbrigati! Se non riusciamo a trovare posto non parlerai con Rya» disse Goyle con una nota di malizia nella voce.
«Eccomi!» esclamò Draco, e si sbrigò a caricare il suo baule sul treno.
L’Hogwarts Express era colmo di ragazzi: trovare uno scompartimento libero sarebbe stato impossibile.
Per fortuna i Serpeverde ne avevano un paio riservati.
Il treno iniziò a muoversi.
  
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