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Autore: jawaad_babi    21/08/2012    0 recensioni
Il rumore del mare che ti coglie di sorpresa e la luce del faro che ti acceca come l'amore
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A chi ha sempre creduto in me, a chi mi fa

fatto vede cio che non vorrei mai essere.

A chi sa ancora come farmi sorridere, a lui

che con i suoi occhi mi fanno sentire amata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'innamoramento è tutto dolce amaro

questo amore è forte perchè mi sento debole”

 

 

Le sei del mattino arrivano irrompenti nel mio sonno e il sole mi scalda gli occhi.

Apro gli occhi da quella piccola luce che mi fronteggia davanti. Giro un po la testa e le coperte sono immobili nel letto, muovo un po i piedi e con tutte le mie forze cerco di buttare il piumone bianco, che mi ha regalato mamma per il compleanno, per terra.

Mi alzo e prendo il cellullare appoggiato nella scrivania di vetro.

6:03

 

è ancora presto, ma mi aspetta un lungo viaggio.

Mi vesto. Prendo dei semplici pantaloncini di jeans e una maglia larga, non credo faccia freddo al mare.

Eh si finalmente è arrivato questo tanto atteso giorno.

È tutto l'anno che ne parlo con Caterina, durante le lezioni non stiamo mai zitte e fantistichiamo su come sarà la nostra estate.

Finalmente è arrivata pure la fine della scuola già da tre settimane.

Siamo nei primi di luglio e la voglia di evadere è ancora tanta.

Caterina ha una casa al mare, dove ci va ogni estate da quando aveva 6 anni.

Io non ci sono mai andata in quella casa, mi dice che è come una villa, perchè i balconi azzurri si affacciano nel mare blu intenso. E le rose che coprono la casa la facevano sentire come una principessa quand'era piccola insieme a Alexa sua sorella.

Non ci sono mai andata in quella villa perchè è solo da un anno che conosco Caterina.

Abbiamo appena fatto la prima superiore nel liceo linguistico di Verona, e insieme abbiamo affrontato interrogazioni e verifiche e credo che il professore quel primo giorno di scuola abbia fatto bene a metterci vicino di banco.

Adesso la ritengo come la mia migliore amica, le mie altre amiche sono nella classe affianco, nel liceo scientifico.

La mattina sta irrompendo in me, senza dar peso ai miei genitori vado in macchina e appoggio la testa nel finestrino, due auricolari e la musica ed addio mondo.

Solo io e il paesaggio e i miei pensieri.

 

Il viaggio è lungo, mi stiracchio un po, per sentire ancora se sono tutta intatta e vedo il cellullare.

Un messaggio perso.

“ amourr non vedo l'ora di vederti, non vedo l'ora di farti conoscere tutti “

era da kate il messaggio. Il la chiamo kate perchè mi piace di piu.

Ah si gli altri, me ne sono dimenticata di parlarvene. È da ormai tantissimo che mi parla di questi ragazzi che ci sono alla casa al mare, sono simpaticcissimi , mi ha detto che alla festa in spiaggia se ne è fatti 2 .

sono eccitata voglio vederli.

L'auto si ferma e subito spengo la musica.

«che succede?»

dico a papà.

Non mi risponde, è troppo impegnato a sentire la radio, guardo fuori dal finestrino, c'è un grosso cartello verde con scritto GALIPOLLI 3 KM.

Mancano 3 km e sarò da caterina, finalmente.

Da milano fino ad arrivare in puglia è stato un lungo viaggio ma spero ne sia valsa la pena.

Ancora 5 minuti di macchina, i miei nervi stanno scoppiando o i pensieri che vaccilano, ho gli occhi che cercano il mare azzurro, ho il cuore che spera di trovare qualcosa di speciale che lo riempa e modestamente sento pure la mia pancia che ha fame.

Devo dire che non esiste mai un momento perfetto per dire le parole perfette.

 

«Lorenza Babiani siamo arrivati»

Mi dice papà esclamando tutto intusiasto.

Uno odio quando mi chiama lorenza, due anche quando mi chiama lori .

Voi chiamatemi Babi.

 

«grazie papà, non l'avevo capito.. vabbe telefono kate che adesso mi dice dov'è la villa»

 

Prendo il telefono e squilla, squilla ed ancora squilla.

Ormai persa la speranza sento

 

“ohiii bella sei arrivata ?”

“alleluja mi hai risposto, mi dici dov'è la villa?”

“si allora hai presente in centro, ci sei arrivata?”

“sisi”

“ecco dovresti trovare una gelateria con scritto CREAM'S, trovata ?”

“si”

“ ecco vai nella via dietro per 500 m e poi svolta a destra e dovresti trovare un cancello di ferro , suona la e io ci sono , ok ?”

“ ok, adesso vado ciau”

“ciau babi”

 

Con la macchina papà esegue tutte le indicazioni e alla mia destra trovo finalmente il mare blu.

Rimango stupita da quell'imensita.

Subito dopo il mio viso si concentra davanti a me, un grosso cancello di ferro con delle piante che ne ritraggono il contro.

Scendo dalla macchina e vedo un pulsante c'è scritto : villa georgiani.

Suono e vedo il grosso cancello aprirsi per poi mostrare quella villa di cui mi aveva tanto parlato, ma non si vede subito c'è un piccolo viale pieno di alberi, si può notare il giardiniere che pulisce le rose togliendo i petali marci, mi sorride. Sorrido pure io.

Rimonto in macchina e con la macchina arriviamo davanti a questa immensità.

Bianca come il latte e con questi balconi azzurri, c'è un muretto fatto di pitre dove c'è una canna che sgocciola ancora acqua.

Scendo dalla macchina e sento il caldo della puglia che mi travolge.

 

«bella leiii»

sento la sua voce.

«amoree , madonna che viaggio che ho fatto»

 

ci raccontiamo tutto nel portico che ha in quella villa che si affaccia al mare.

Ridiamo come stupide, e sorridiamo come altrettanto stupide.

« i tuoi a che ora partono?»

mi chiese lei

«alle sei di stasera»

I miei genitori devono partire per la crociera che li porterò in grecia ed io rimarò per tutta l'estate in quella villa. Non vedo l'ora

 

«ciao »

mi sentii dire mentre stavo guardando il mare e le onde che si infrangievano sugli scogli.

  
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