La Strega

Il principe del Regno della Luna se ne stava tranquillamente sotto a un albero a leggere, amava passare il tempo leggendo storie intriganti e qualche volta romantiche. Purtroppo la verità era che a palazzo si annoiava a morte, il padre era morto da un paio di anni, la madre era sempre malata, la sorellina piccola giocava in camera con le bambole e la gemella, bèh lei se ne era andata dopo la morte del padre. Lesse anche l'ultima pagina del libro e lo richiuse svogliatamente, poi rientrò a palazzo passanso per la sala del trono. Non potè evitare di fermarsi ad ammirare il ritratto che era appeso alla parete dietro i due sfarzosi troni in oro e velluto blu. Anni prima, più precisamente un anno prima della morte del padre, un famoso pittore si era fermato a palazzo e aveva dipinto quella felice famiglia nobile. Si avvicinò ancora di più al dipinto e osservò nostalgicamente il viso del padre, le sottili labbra piegate in uno splendido sorriso, gli occhi verde acqua e i capelli azzurri come l'acqua limpida di un ruscello. Tracciò con un dito i lineamenti marcati dell'uomo, poi sfiorò il viso della gemella che tanto gli mancava. Mentre lui somigliava alla madre, lei aveva preso tutto dal padre: gli occhi verde acqua, i capelli azzurri, il sorrise raggiante, la voglia di vivere ormai persa per sempre.
-Non immagini quanto mi manchi- sussurrò il principe mentre una minuscola e scaltra lacrima gli scendeva dagli occhi blu. A un tratto sentì una leggera pressione sulla spalla, come se qualcuno gli avesse posato una mano per chiamarlo. Si voltò e rimase stupefatto dalla persona che gli stava davanti, la figura della gemella in tutto il suo splendore. I capelli color del cielo le ricadevano lungo la schiena, liberi di muoversi ovunque, gli occhi vivaci ora spenti, vuoti e tristi, le labbra colorate da un rossetto viola scuro e i tacchi vertiginosi che le facevano raggiungere la stessa altezza del fratello. Indossava un abito blu tendete al viola, lungo fino al ginocchio, con lunghe maniche che toccavano terra e che si ampliavano dai polsi in poi, infine un cappello a punta sul capo.
-Rein- mormorò sconcertato. Lei gli sorrise e si tolse il cappello per poi fare un elegante inchino.
-Quanto tempo, vero Shade?- chiese sorridendo amaramente. Lui non ci fece neanche caso e la abbracciò facendola barcollare, mentre numerose lacrime salate gli uscivano furtive dagli occhi. Lei gli accarezzò i capelli scuri e morbidi e  sorrise iniziando a lacrimare, era tanto che voleva riabbracciarlo, confortarlo, ma non poteva, ma adesso ne aveva avuto l'occasione.
-Mi sei mancata tantissimo?- disse il cobalto staccandosi dalla ragazza. Lei schioccò le dita e apparsero due fazzoletti scuri, uno lo porse al fratello e l'altro o usò per asciugarsi le guance.
-Come hai fatto? Cosa sei diventata?- chiese il principe stupito dall'apparizione dei due pezzi di stoffa. Lei sorrise e si sedette su uno dei due troni, seguita da lui.
-Ti ricordi? Quando eravamo piccoli facevamo finta di essere già stati incoronati e ci sedevamo qui. Ti assicuro che è meglio se me ne sono andata, Milky sarà una regina fantastica- riordò l'azzurra.
-Anche tu lo saresti, torna, parlane con mamma, sai che lei ti capirà- le consigliò il fratello. Lei scosse lievemente la testa e accavallò le gambe.
-Shade, tu mi hai chiesto come ho fatto, vero?- chiese Rein prendendo la mano del cobalto. Lui annuì e lei fece un lungo sospiro, poi si rimise il cappello in testa.
-Quando me ne sono andata, ho abitato con una vecchietta che mi ha insegnato alcune cose. Sono diventata una strega e come tale ho dei poteri magici, posso predire il futuro e fare altre cose- rispose la ragazza. 
-Stai scherzando? Ma, comunque questo non c'entra, parlane con mamma lo stesso- esclamò il ragazzo dopo essersi ripreso dalla notizia.
-Non capisci Shade, io sono morta, ho scelto di starti vicino e ho dato la mia vita- ribattè l'azzurra alzando la voce -nessuno mi può vedere oltre te, nè sentire- concluse calmandosi.
-Tu hai dato la vita per stare vicino a me? Non lo dovevi fare!- disse Shade alzandosi immediatamente. Lei abbassò lo sguardo abbassando anche il cappello scuro, ma appena sentì il fratello stringerla rialzò lo sguardo stupita.
-Shade- mormorò meravigliata. Lui le mise un dito sulle labbra e le diede un bacio sulla guancia, proprio al lato della bocca. Rein arrossì di colpo e gli diede uno spintone facendolo cadere.
-Ahio!- si lamentò lui. Lei scattò in piedi e si girò per non fare vedere l'evidente rossore delle guance.
-Se mi sono fatta vedere, un motivo c'è perciò ascoltami bene. Ho dato una sbirciatina al tuo futuro per curiosità, e ho visto che stasera una ragazza proverà ad ucciderti- disse tremante l'azzurra.
-Uccidermi? Perchè?- chiese il principe spaventato. Lei schioccò le dita e le apparve una cerniera sulle labbra che poi fece scomparire.
-Non te lo posso dire, te lo dirà lei ma devi stare attento. Avverrà durante il ballo di questa sera, io ti posso dare una mano se vuoi- rispose la gemella.
-Che tipo di aiuto?- chiese il cobalto curioso e preoccupato. Lei shioccò le dita e tra le mani le apparvero due boccette, una piena di polvere verde e l'altra piena di caramelle nere.
-Quando le soffierò questa polvere verde, il suo abito diventerà nero, vorrà dire che è lei la traditrice. Invece, se tu le fai mangiare questa caramella nera, lei cadrà in depressione- rispose saltellando.
-Ti sembra il momento di saltellare?- chiese scocciato Shade.  Lei schioccò le dita e una scopa la sculacciò facendo ridere il fratello.
-Fratelloneee!- esclamò la piccola in compagnia della madre. Shade fissò prima le due, poi la gemella che iniziava a piangere. Rein si avvicinò alla sorellina e l'abbracciò commossa.
-Come sei bella Milky, sarai una regina fantastca- disse Rein singhiozzando.
-Rein! Rein dove sei sorellona?- chiese la bimba con le lacrime agli occhi. Il cobalto e l'azzurra sgranarono gli occhi stupiti.
-Cos'hai Milky?- chiese preoccupata la regina Maria. Rein abbracciò anche la madre e poi si mise davanti alla sorella.
-Se fai la brava e non dici niente a mamma, dopo vengo in camera tua, ma devi essere sola- le sussurò l'azzurra. La bimba le fece l'occhiolino e corse in braccio al fratello, ignorando la domanda della madre.
-Sai fratellone, la mamma ha detto che stasera ci sarà un grande ballo- esclamò entusiasta la bimba.
-Lo so bene- mormorò preoccupato, il cobalto.
-Bèh... adesso corro in camera mia, e non deve entrare nessuno!- esclamò minacciosa correndo via. Rein lo salutò e corse dietro la sorella.

Continua...


Ciaoooo! 
Ecco l'ennesima RedMoon, ma avverto che il prossimo capitolo sarà il penultimo :)
Qui, Rein è una strega/fantasma e Milky stranamente la può sentire C;
Chi sarà la traditrice? Tanto si capisce -.-

Un Bacione
Erika