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Autore: _ScRiTtRiCe_    21/08/2012    1 recensioni
(L'introduzione principale è all'interno della storia)
Arches è una giovane Dea che non è a conoscenza del suo passato. In principio lei era stata creata da un mago ma venne portata nel Regno degli Dei e tutti gli altri umani vennere uccisi. Le venne cancellato il passato e le incisero un sigillo che durava diciasette anni per non farle usare il suo potere, la Creazione.
Ma cercando in vecchi libri nel Tempio trovò antichi tomi sul suo potere e iniziò a capire e ricordare il suo passato...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arches- La maga della creazione.

Introduzione

Sulla Terra poteva vivere solo un umano per volta e doveva creare con la magia che gli era stata affidata dagli Dei, qualcosa di utile per il prossimo umano. L’umano nasceva con l’età di diciassette anni e poteva rimanere massimo due anni, se aveva finito il suo oggetto doveva scomparire e morire senza farsi vedere da nessuno, se non l’aveva finito veniva ucciso dagli Dei. Era una cosa terribile, una punizione mandata dagli Dei. Anni prima a un mago era stato affidato per sbaglio il potere della creazione e cosi si creò una famiglia e poi amici, parenti e altre persone cosi col finire nel  costruire una città. Gli Dei si arrabbiarono molto per questo rapirono la figlia del mago e la portarono su nei cieli con loro uccidendo tutti gli altri uomini sulla Terra. Cambiarono il passato di questa bambina facendole credere di essere la loro figlia, un miracolo. Non riuscirono a toglierle però il potere del suo stesso padre. Lei era Arches, la maga della creazione.

Primo capitolo

Anno 861.
Il Mondo degli Dei era un luogo Unico e Sacro. Era un grandissimo e unico Tempio situato sulle nuvole. Non esisteva la notte, era sempre giorno ma grazie all’unico mago del Tempo che da sempre viveva lì, gli Dei sapevano sempre quando passavano ore, minuti o secondi nel loro Regno. Era tutto perfetto lì, c’era sempre tutto quello di cui gli Dei avevano bisogno. La cosa più importante era il Rito Sacro che si svolgeva ogni due anni. Il 31 dicembre a mezzanotte precisa gli Dei più importanti e potenti dovevano incontrarsi per far nascere una nuova vita sulla Terra. Prima del Rito Sacro tutti gli Dei dovevano ringraziare Kanser per aver creato il loro Regno e la Terra. Kanser era il primo grande Dio che aveva vissuto nel mondo. Possedeva tutti i poteri ed erano smisurati. Creò gli Dei e questo gli costò la vita. La leggenda narra che prima di morire riuscì a creare la Terra e a dare a degli Dei il potere della Creazione. Il Dio Loki, cui era stato affidato il potere della creazione da Kanser, fece un errore lasciando il suo potere a un umano. L’umano fu mandato sulla Terra e scoprendo il suo potere creò altri umani. Ebbe una figlia. La bambina aveva lo stesso potere del padre e per questo una Dea la prese con sé e lasciò uccidere tutti gli altri umani. Era l’unica bambina che viveva nel Regno degli Dei. La Dea Madre cambiò il suo passato facendole dimenticare la sua corta vita sulla Terra. La bambina fu chiamata Arches ed era considerata da tutti un Miracolo. La Dea Madre non era riuscita a toglierle il suo potere e aveva inciso nel suo cuore un Sigillo che sarebbe durato solo diciassette anni per impedire ad Arches di usare i suoi poteri, poi sarebbe morta. Ora erano nove anni che Arches viveva con gli Dei, insieme a sua “Madre”. Arches non sapeva di avere un sigillo, non era a conoscenza  di avere un grandissimo potere e che all’età di diciassette anni sarebbe morta. Tutti erano a conoscenza della sua storia ma era proibito parlarne, la bambina non doveva saperlo. Quel giorno Arches era in camera di sua Madre e si stava facendo spazzolare i capelli, una cosa che le piaceva tantissimo.
-Madre, perché non posso andare sulla Terra anche io? Vorrei tanto vederla...
Chiese la giovane Dea a sua madre, conoscendo già la risposta.
-Arches, figlia mia… Non puoi lascere il Regno degli Dei…
Anticipando la madre, Arches concluse la frase con un tono monotono:
-Perché io sono un Miracolo, la Figlia degli Dei e se andassi sulla Terra morirei. E in più se usassi il mio potere, sarei bandita per sempre dal mondo, lo so. Perché proprio io? Almeno lei, madre… Lei può guardare quello che succede sulla Terra. Anch'io sono una Dea! Anzi, io sono di più… Sono un Miracolo!
La Dea smise di spazzolare i capelli della Figlia, poi riprese. Arches si alzò e si andò a chiudere nella sua stanza. “Non è giusto… Non è per niente giusto… Io sono la sua unica Figlia, perché proprio a me… Preferivo nascere sulla Terra!”
Qualcuno bussò alla porta e Arches andò ad aprire. Sulla porta trovò il suo sacerdote che veniva a darle lezioni ogni giorno.
-Oggi le farò vedere come si usa la Sfera Mistica, non perché io lo voglia… E’ su richiesta di sua Madre.
Gli occhi color oro della giovane Dea si illuminarono.
-Oggi ho proprio tanta voglia di fare lezione!
Escamò Arches ridendo.
-Andremo in libreria.
La ragazzina rimase stupefatta. Non aveva mai avuto il permesso di entrare in libreria. Era concesso solo agli Dei superiori e ai sacerdoti. “Quante novità oggi!” Pensò Arches. Percorsero un sacco di corridoi. Destra, sinistra, di nuovo destra, poi dritti e infine a sinistra. In fondo al corridoio c’era un grande portone antico fatto di vetro e cristallo. Il sacerdote prese la chiave, la girò delicatamente e poi, facendosi aiutare da Arches, l’aprì. La libreria era una sala immensa. Era piena di scaffali a loro volta pieni di tomi antichi. Era altissima e i libri arrivavano fino in cima.
-Quanto… è grande?
Chiese Arches.
-Nessuno lo sa con certezza. Occupa gran parte del Tempio, questo è sicuro.
C’erano molti sacerdoti seduti alle scrivanie che studiavano in silenzio. Arches si avvicinò a uno scaffale e in confronto si sentiva un piccolo pulcino. Passò il dito su alcuni tomi e rimase affascinata. “Quanto vorrei avere il potere della Scrittura!” La Dea vide che il suo sacerdote era seduto a una scrivania e lo raggiunse.
Aveva poggiato al centro del piccolo tavolo di legno la Sfera Mistica. Era una semplice palla di vetro ma all’interno conteneva grandi poteri.
-Allora dapprima le racconto la storia della Sfera. Quando Kanser creò gli Dei, pensò di creare anche la Terra. Prima di morire appena dopo creato noi e la Terra concentrò tutta la sua vita rimanente in un pezzo di cristallo e questo divenne la Sfera. Questa non è quella originale, è una nostra copia. Ogni sacerdote ne ha una. C’è una sala in cui è conservata la Sfera Mistica originale. Solo gli Dei hanno l’accesso alla sala. Usano quella Sfera ogni due anni per creare un nuovo umano. Questo è tutto non ha una grande storia.
-Perché sulla Terra può esistere un solo umano alla volta?
Chiese curiosa la ragazza.
-Semplicemente perché crearne troppi, causerebbe problemi agli Dei. Ora iniziamo la lezione.
Quando Arches faceva questa domanda a qualcuno, le rispondevano tutti così. Tutti deviavano il discorso. La giovane ragazza ancora non capiva il perché. Tornò a concentrarsi sulla lezione. Il sacerdote le fece imparare a memoria il ritornello che bisognava recitare mentre si tenevano alzate le mani, prima al cielo per invocare Kanser, poi sulla Sfera per rilasciare il potere. In questo modo potevi vedere l’umano che costruiva l’oggetto con il suo potere. Il sacerdote però non fece vedere ad Arches la Terra, le fece vedere solo come si utilizzava.
Finita la lezione Arches tornò in camera sua. Mentre si pettinava per bene, la Dea Madre entrò. Arches smise subito di pettinarsi e andò a inginocchiarsi davanti alla sua superiora.
-Oh, alzati cara Arches.
Disse con la sua voce soave e dolce la Dea Madre, poggiando una mano delicatamente sulla testa della giovane. La Dea Madre era bellissima. Aveva dei capelli lunghi e un po’ ricci di un color oro meraviglioso. Anche Arches aveva dei capelli simili ma erano un po’ più scuri. E gli occhi erano di un verde brillante che sembrava illuminare una stanza intera.
-Mi dica Dea Madre.
Disse Arches facendo accomodare la Dea su una sedia. La ragazzina prese un’ultra sedia e si sistemò davanti alla Dea Madre. La Dea si tolse il velo dalle spalle. Arches fece per alzarsi ma la Dea con un tocco di magia sistemò il velo sul letto.
-Cara piccola Dea, queste sono le chiavi della biblioteca.
La Dea Madre tese il braccio verso Arches che afferrò timorosamente il fazzoletto di pizzo contenente le chiavi.
-Se qualcuno ti dice che non puoi entrare, tu hai il mio permesso.
-Grazie, Signora!
Esclamò gioiosa Arches.
-E questa… E la tua copia di Sfera Mistica. La terrai chiusa nel tuo armadio e la userai solo una volta al mese. Io ti controllerò. Se la userai più di quanto ti è permesso, verrai punita.
-Non farò niente di simile, Dea Madre. La ringrazio infinitamente.
La Dea Madre si alzò. Arches corse a prendere il suo velo e glielo sistemò sulle spalle. La Dea uscì e Arches iniziò a saltare sul letto come una matta. Avrebbe usato la sfera ogni metà mese e sarebbe andata in biblioteca ogni giorno dopo le lezioni. Era la piccola Dea più felice del mondo in quel momento. Ora erano a fine mese, lo diceva il grande orologio situato all’entrata del Tempio. Avrebbe dovuto aspettare due settimane per vedere l’umano sulla Terra.

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Spazio autrice: Non so come mi sia venuta in mente questa storia.
So solo che mi piace molto l'idea! Vi prego di recensire,
ne ho bisogno. Anche se sono critiche (non troppo!) le accetterò
basta che sarete clementi e mi darete dei consigli! Grazie mille
al prossimo capitolo!

_ScRiTtRiCe_

 
  
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