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Autore: Ayumu_    21/08/2012    7 recensioni
Dopo un breve capitolo con Caroline protagonista, si avrà una storia concentrata sulla visione di un nuovo personaggio.
Nathan scoprirà cose che neanche nei sogni sapeva esistessero. Si innamorerà, si farà amici e nemici.
Scoprirà che Mystic Falls non è una semplice città.
Intanto Klaus cercherà in tutti i modi di ammaliare Caroline.
** La storia è ambientata dopo la terza stagione_
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Tyler Lockwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il caldo gusto della passione

 
Sentivo freddo, come se mi avessero inniettato del ghiaccio nelle vene.
Con il volto tra le mani pensavo alla mia debolezza, al perfetto viso di Tyler e alla crudele sfacciataggine di Klaus. Vidi la signora Grinc, la domestica di casa, fissarmi con un falso sorriso e degli occhi enormi. Sembrava l'incrocio tra un brutto pesce e una bambola assassina. 
Aspettava una risposta, anche se non avevo ben capito cosa c'entrasse la famiglia Donovan in tutto questo. Pensai a Matt, timido, distrutto per la morte dei suoi genitori, di sua sorella, con una vita così monotona e malinconica, ma allo stesso tempo forte, capace di  affrontare qualsiasi situazione a testa alta. Ero davvero stupita dalle sue incredibili doti.
Poi presi coraggio e risposi alla sua domanda: - Il signor Donovan? Di cosa parli? 
- Uh, non dovevo dirglielo! - fece una grassa risata, e mi stupii che i vetri fossero ancora tutti intatti dopo le urla così assordanti. Poi riprese - Mi deve scusare, signorina. - si volse di scatto e continuò a spolverare quei mobili antichi che circondavano la camera.
Aveva folti capelli a caschetto, robusta e infagottata da un vestitino grigio, che dava l'idea di sporco, di animale. Quella donna così spavalda, con quella risatina facile mi faceva salire il sangue al cervello. Ero stanca della mia debolezza, dovevo reagire! Non potevo più pensare e ripensare Tyler, dovevo costruirmi una nuova vita. Mi alzai, asciugai le lacrime sulle guance ed urlai a squarciagola: - Forse non mi hai sentito bene... - mi avvicinai alacre alle sue spalle, l'afferrai per il collo e gli sbattei il capo al muro - Cosa centra la famiglia Donovan? 
- Ma signorina, - rise beffarda - le ho già detto che non posso dirle niente a riguardo. Sono tremendamente dispiaciuta.
Mi sentii presa in giro, sottovalutata. Io, una vampira nel pieno delle forze, dovevo soccombere alle sue provocazioni? L'afferrai per il lurido vestito e la scaraventai in alto. Sentii le sue imprecazioni, i suoi risolini. Cadde a terra, e del denso sangue gli uscì dalla nuca.
- Rispondi, te lo ordino! 
A quanto pareva i miei poteri erano diventati inutili, e mi sentii come una comune adolescente. Le gambe cominciarono a tremare, e stare sui tacchi diventò un'impresa quasi impossibile. 
Camminai a tentoni ed imbrattai tutto il pavimento di un rosso vivo. Volevo concludere l'opera, ovvero uccidere senza alcuna pietà colei che non stava al mio comando, ma riuscii a contenermi, e per la debolezza dovetti accasciarmi sul letto a baldacchino. Cominciai ad avere paura, credetti di essere imprigionata in un mondo sconosciuto, dove tutti si erano coalizzati per rendermi la vita impossibile. Mi fissai i palmi delle mani, per controllare che tutto fosse al suo posto, che almeno il mio corpo non mi avrebbe mai abbandonata. Erano ruvide e potevano apparire brutte a prima vista, ma riuscivano a darmi sicurezza e un enorme conforto. Grazie a quelle mani ero riuscita a catturare prede per succhiarne la linfa vitale. 
Klaus entrò furtivo, con la faccia turbata e gli occhi sgranati, tanto da poter scrutare il blu oceano uscirgli dalle orbite. Grazie alla stanza illuminata potei finalmente vedere i suoi ricci capelli biondi, la sua bocca carnosa e il fisico mozzafiato. Per un attimo riuscii a distrarmi da Tyler e il pensiero dei miei amici divenne ormai lontano. 
- Miss Grinc... - sussurrò a bassa voce, mentre i suoi occhi mi fissavano impaurito. Aveva la bocca semiaperta, ed era incredulo alla vista di tutto quel sangue. Non sembrava essere preoccupato per la povera donna, ma un'aria malinconica, tormentata lo inondava bruscamente. 
- Klaus... voglio sapere la verità. - non dissi "Lasciami libera", neanche "Ti odierò per sempre perché hai ucciso Tyler", anzi, volevo rassicurarlo. In quel breve istante, grazie ai suoi occhi, al suo viso distrutto dal dolore, capii che non potevo farlo soffrire ulteriormente. Infondo voleva me, ed anche se aveva sbagliato il modo con cui approcciare un qualsiasi rapporto, ora era lì, pronto a difendermi da qualunque mostro, pronto ad amarmi per quella che ero.
- Caroline... - iniziò a mezza voce - ... ti dirò tutto. - Si avvicinò con velocità vampiresca e mi si sedette accanto. - Farò di tutto pur di renderti felice - mi prese da dietro la testa e stampò un suo bacio sulla mia fronte. 
Divenni rossa come la mela avvelenata di Biancaneve, sentii una vampata di calore salirmi su tutto il corpo. Quel bacio mi segnò a vita. Ormai ero del tutto presa da quel crudele vampiro. 
 
La signora Grinc non era un comune essere mortale, aveva un non so cosa che la rendeva speciale, fuori dal comune. Klaus non avrebbe mai osato farle del male, anche se la soggiogava da tempo. Era a conoscenza di molte cose sulla famiglia Mikaelson, e sapeva riconoscere l'odore di qualunque strega nell'arco di dieci chilometri: per Klaus quell'umana insopportabile era molto preziosa. La curò grazie al suo sangue, la soggiogò nuovamente, e mi portò nella sala da pranzo. In tutta la casa i divani erano grandi e ben disposti, mentre la tavola era piccola e piena di rifiniture, e i souvenir che poggiavano sui pochi mobili erano ingombranti e di poco gusto. La stanza era calda, anche se non vedevo neanche l'ombra di un caminetto o di una stufa, e le pareti erano tinte di un vivo rosso bordeaux. Seguii Klaus come un buon cane fa con il padrone, fino a quando si sedette su una poltrona e mi fece segno di accomodarmi. 
Cominciò il suo breve discorso con frasi senza senso, che iniziavano con interminabili "Em.. Eh..", poi, dopo costanti pause nervose, mi guardò negli occhi e strinse i pugni.
- Caroline, mi dispiace. Ciò che ho fatto è stato totalmente sbagliato. Io... provo qualcosa per te, e non sopportavo l'idea di vederti  con un altro. Hai il diritto di odiarmi, di provare rabbia nei miei confronti, e non oserei obbiettare ai tuoi sentimenti. Vuoi sapere cosa c'entra Matt Donovan... vuoi saperlo davvero? - assentii con il capo.
- Lui ti cerca, vuole vederti.
- Matt è un buon amico. - asserii laconica.
- Sì... un buon amico. Domani dovrai incontrarlo. - fece un breve gorgheggio, poi continuò -Voglio che tu sia felice, che un giorno potrai vivere in pace. Sei tutto per me. 
In quel discorso c'era qualcosa di losco, di subdolo. I suoi occhi lacrimanti sembravano dire la verità, mentre le sue parole erano troppo distanti dalla realtà dei fatti. 
Rimasi esterrefatta dalla notizia. Potevo rivedere Matt! Mi sembrava tutto così assurdo. Capii che in relatà Klaus non era così maligno come sembrava, ma nascondeva un lato di sè gentile e premuroso.
- Klaus, voglio tornare a casa. - implorai singhiozzando. Una sua mano mi asciugò le lacrime, e i nostri occhi si fissarono per un istante. Mi sentii denudata dal suo sguardo, e come una ragazzina innamorata cominciò a battermi forte il cuore. Quando si avvicinò persi totalmente la capacità di ragionare. Il mio cervello diceva di allontanarmi, mentre un desiderio incontrastabile mi proibiva di farlo. Mentre tutto quel disordine vagava nella mia mente, le sue labbra sfiorarono le mie. Sentii le ferfalle nello stomaco, un formicolio distribuirsi per tutto il corpo, potei assaporare il caldo gusto della passione. In quella frazione di secondo decisi di seguire la ragione, così lo allontanai e volsi il capo. 
- Baciarti è sbagliato. Mi dispiace, ma non posso. 
- Scusami. Non volevo. - Intimorito abbassò la testa. In realtà sapevo che quel bacio lo desiderava tanto, ma non potevo dargliela vinta. Dovevo ancora perdonargli il suo egoismo. - Vuoi che continui? 
- Sì. Voglio sapere. - gli rivolsi lo sguardo e mi concentrai sulle sue parole.
-  Quella sera potevamo morire tutti, io, tu, Tyler... Se io fossi morto, tutti quelli che ho trasformato sarebbero stati ridotti in polvere. - si fermò dopo aver fatto un eco di disprezzo - Io e Bonnie abbiamo fatto un accordo, lei per proteggere i suoi amici, io per puro egoismo. Dopo l'incantesimo una strega è riuscita a farmi riavere le mie originali sembianze, anche se tutt'ora vivo nel corpo di Tyler. Ti ho rapita perché non voglio ti succeda niente di male: lì fuori succederanno cose che nemmeno tu avrai mai immaginato. Probabilmente ora non mi crederai, mi disprezzerai, ma è la verità. Non pretendo che tu mi creda, ma lo spero con tutto me stesso. - Mi prese una mano e disse coinciso: - Caroline, io ti amo.
 
 
 
 
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Angolo autore:
 
Ringrazio chi ha deciso di mettere la storia tra i seguiti, i preferiti e le ricordate, e come sempre la mia Beta Nimueh, che da tanto mi sopporta e mi dà delle dritte.
Mi scuso per l'enorme ritardo, ma, come si suol dire, è estate, potete ben capire.
 
@Nimueh: Eh eh, alla fine ce l'ho fatta a pubblicarlo ( Elogiami - A )
 
@ AmoTVD98: Grazie! Scommetto che hai aspettato trepidamente questo capitolo.. scusami per il ritardo, veramente!
 
@_Vampire: Grazie mille, le tue parole mi fanno veramente piacere. Spero continuerai a leggere questa FF.
 
@Symphoniies: Ecco a te! Scusami per il ritardo! Sono mortificato. Comunque per quanto riguarda il triangolo amoroso tra Stefan, Damon e Elena... non mi piace molto, anche perché odio profondamente il personaggio Stefan. Grazie per i vari complimenti (troppo gentile), spero che questo capitolo ti sia piaciuto :)
   
 
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