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Autore: Funny_94    22/08/2012    1 recensioni
Questa storia ripercorre le tappe principali di Harry, ma con protagonisti diversi. Cambierà tutto ,quando Fly arriverà ad Hogwarts, incontrerà nuovi amici e scoprirà alcune verità che da tempo erano celate tra le mure del castello. E' la mia prima fanfiction e spero di aver creato qualcosa di carino. Commentate in tanti ;)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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<< Mi trovo nel salone d’ingresso. Ci sono grandi vetrate, enormi colonne in pietra e portoni giganti, in ogni lato. Davanti a me c’è un altissimo arco, lo percorro, attraverso un breve corridoio e successivamente compaiono lunghissime scalinate anch’esse in pietra. Cambiano direzione continuamente. Ne salgo una a caso, poi un'altra, aspetto. Una viene verso di me, così salgo ancora una volta. Arrivo a un pianerottolo poco illuminato, di fronte a me un vecchio portone in legno massiccio.
Lo apro, cigola, il portone si chiude alle mie spalle, è buio pesto……..>>

<< Vieni….. …..>>
<<  Una voce….un orribile voce… …Continua a ripetere il mio nome, ho paura, chi sarà mai ?
Un tonfo proviene dal corridoio buio davanti a me, e poi…..un urlo, un urlo agghiacciante così forte da rapire i sensi………………….>>

<< AAAARRRGGGHHH >>

Fly,era una ragazzina di quattordici anni . Era magrolina, portava lunghi capelli ondulati, di un bellissimo castano lucente, e aveva occhi color nocciola. Era simpatica, vispa e coraggiosa, pronta sempre a esprimer la sua. Si era appena svegliata dal lungo tintinnio della sveglia. Era prestissimo, fuori dalla finestra non si vedeva ancora il sole alto nel cielo, solo un dolce bagliore che colorava appena le nuvole di un rosa candido. Si mise la vestaglia, c’era una certa arietta fresca, dentro casa.
Stava per scendere le scale, quando un odorino di brioche calde le allietava l’olfatto. In cucina, la madre stava preparando la colazione, la sorellina Lindsay, di due anni più piccola, stava seduta su una delle sedie che circondava il tavolo, aspettando la colazione. Anche Fly si sedette .
<< Buongiorno cara >> disse la madre << Dormito bene? >>
<< Credo di si, a parte quell’orribile incubo, che mi viene a trovare ogni notte.>>
<< Oh è solo un brutto sogno, non devi dare importanza a queste cose>>
La madre appoggiò la colazione sul tavolo. C’era un grande vassoio in argento colmo di brioche calde , del latte, una caraffa piena di succo di arancia e qualche pancakes allo sciroppo d’acero.
<< Che buon profumino !>> esclamò Lindsay
<< Su mangia o farete tardi a scuola >>
In pochi minuti, tutto il vassoio si svuotò lasciando spazio alle sole briciole che rimanevano. Successivamente,  Fly e Lindsay,corsero di sopra a lavarsi ,poi si vestirono e scapparono a scuola.
Una volta finita, le due sorelle ,tornarono di corsa a casa .

Dopo l’ora di pranzo, Fly si pose alla scrivania della propria stanza per svolgere i compiti assegnati a scuola.
Si sbrigò fece tutto di corsa, non voleva perdere neanche un altro minuto prezioso , voleva subito buttarsi tra le braccia del suo libro preferito. Si trattava di una saga, una saga avvincente piena di colpi di scena e di atti di estremo coraggio. I libri del romanzo, in tutto erano sette. Fly li aveva già letto tutti per due volte di seguito.
Ne era così appassionata ,che rileggeva il primo libro per la terza volta. Nessuno non poteva non conoscere, ovviamente, Harry Potter, il maghetto che ha conquistato il cuore di un intera generazione. Almeno una volta è capitato a tutti di voler ricevere la “famosa” lettera per poter frequentare Hogwarts, e possedere una bacchetta capace di soddisfare qualsiasi bisogno. Fly era una di queste. Immaginava , sempre, di trovarsi a Hogwarts, probabilmente era l’unico , grande desiderio che aveva, ebbene si, trovarsi a Hogwarts ed essere una strega. Purtroppo si viaggia invano con la mente, si sogna ad occhi aperti nel nulla, soli, nella propria più sentita  immaginazione.

Era già notte, quando Fly non poteva ancora dormire, al contrario dei familiari che già dormivano da un pezzo.
Accese la lampada che si trovava accanto al letto ,prese il suo libro da sotto il cuscino e cominciò a leggere. Le ore passavano e la ragazza non mostrava ancora un briciolo di stanchezza. Si aprì la porta della sua stanza di colpo.
<< Fly , hai visto che ora è ? Dovresti essere a dormire già da un pezzo ! >> esclamò la madre.
<< Ma io non ho ancora sonno, e poi sto solo leggendo >>
<< Su via Fly non dire sciocchezze , avrai riletto quel libro un centinaio di volte…>>
<< No, solo tre, per l’esattezza.>>
<< Non m’importa adesso su posa quel libro e mettiti a dormire o sveglierai tutti>> concluse la madre, mentre le rimboccava le coperte.


Durante la notte, Fly rifece quell’orribile incubo, e l’indomani, si svegliò allo stesso modo dei giorni precedenti ,dal tintinnio della sveglia. Era a scuola,e mentre l’insegnante spiegava la lezione del giorno , Fly rimescolava alcuni pensieri nella mente, pensava all’incubo che ogni notte la faceva tremare di paura, pensava a quell’urlo ,a cosa potesse significare, non riusciva a darsi una risposta. Finalmente suonava la campanella della scuola che segnava la fine delle lezioni. Tornò a casa in compagnia di Lindsay, pranzò , si mise a studiare e infine riprese a leggere.
Dopo cena, si accorse di aver letto già un’intera metà del libro.
<< Fly, credo proprio che dovresti cambiare lettura di tanto in tanto, forse proviene da quel libro il tuo incubo non credi ?>> disse la madre , spuntando dalla porta del salotto, dove Fly leggeva comodamente su una poltrona.
<< Ma mamma non esiste un altro romanzo come questo , tu non potrai mai capire cosa provo nel leggerlo >>
<< E invece credo di si, ti stai solo riempiendo la mente di stupidaggini, non è affatto educativo >>
Fly continuò a leggere, e non diede ascolto alle parole della madre.
 
Era notte fonda, tutti dormivano, ma lei era ancora seduta nella poltrona del salotto a leggere, quando ad un tratto udì un rumore , provenire fuori dalla finestra , era semi aperta e quindi era più facile udirlo.
Fly chiuse il libro, si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla finestra del salotto, per ascoltare più da vicino.
Non si sentì più nulla e dalla finestra non si vedeva niente di strano, solo il buio della notte, e qualche lampione in lontananza che illuminava appena un quarto della strada. Pensò di uscire fuori a vedere, ma non sentendo più nulla, rimase in casa e continuò a leggere.
Dopo un paio di minuti ecco riapparire il rumore, era identico a prima e proveniva proprio sotto la finestra del salotto. Così prese la decisione di uscire fuori a controllare cosa fosse.
A primo impatto non vide nulla, ma guardando meglio ,si accorse che sotto la finestra del salotto ,proprio nell’aiuola sottostante, c’era un gufo, un adorabile gufetto da granaio, coperto da folte piume marroni e piume bianche nel petto, era incastrato nel fil di ferro che circondava l’aiuola, ed era terrorizzato.
Agli occhi di Fly appariva come una dolce e innocua creatura , così la liberò ed esso scappò via.
In seguito, Fly rientrò in casa e andò a dormire.

La mattina seguente era domenica , niente scuola, Fly aveva tutto il tempo che voleva per riprendere a leggere.
Ma prima doveva risistemare il giardino di casa insieme al padre. Cominciarono a radere l’erba , piantarono alcune erbe aromatiche e potarono alcuni alberelli. Finito il tutto il padre rientrò in casa, e Fly colse l’occasione per rilassarsi un po’ all’ombra del grande salice posto dietro una panca in legno. Chiuse gli occhi per un attimo e quando li riaprì, proprio sopra di lei , su un ramo del salice apparve un gufo che la fissava vicinissimo negli occhi . Fly trasalì di colpo, per lo spavento, e notò che quello non era un gufo comune, ma era il gufetto da granaio ,della notte precedente. Fly fu contenta di rivederlo. Corse in cucina a prendere un po’ di pane, e tornata in giardino ne spezzò un po’ , sull’erba sottostante al salice e si allontanò. Il gufo saltellava e svolazzava da un ramo all’altro, infine scese giù , posandosi sull’erba. Mangiò le briciole, e volò via, lontano.
<< Oh, che peccato, avrei voluto ammirarlo più da vicino >> disse tra se e se la ragazza.
Stava per entrare in casa, quando avvertì un battito d’ali propri dietro di lei. Era il gufetto che si posava ancora una volta su un ramo del salice. Ma questa volta era diverso. Portava dentro il becco, una pergamena arrotolata da un grosso nastro rosso. Il gufò volò e si posò a terra. Piano , piano si avvicinò alla ragazza saltellando, ad un tratto porse il rotolo di pergamena ai suoi piedi e riprese il volo.
La ragazza era sorpresa, era da un po’ di anni che gli uccelli non erano più usati per spedire la posta. Senza pensarci troppo , Fly prese il rotolo di pergamena, lo sciolse dal nastro rosso che lo racchiudeva, e notò una busta . Era giallastra, con un grosso timbro al centro dell’apertura. La aprì e dentro racchiudeva un'altra pergamena. Fu sconvolta o meglio sbalordita. La pergamena aveva tutta l’aria di essere una lettera, ma non una  qualsiasi. In alto c’era il simbolo della scuola di Hogwarts e più sotto compariva scritto in lettere scritte a mano ,le seguenti parole :

“Cara Signorina Wallglow,
siamo lieti di informarla, che Lei ha il diritto a frequentare
la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui
accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi avranno inizio il 1° Ottobre. Restiamo in attesa
della sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 settembre………. “

  
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