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Autore: Gennu    23/08/2012    5 recensioni
INTRODUZIONE
 
California anno 2012, una piccola ragazza sta superando un momento di crisi con la sua famiglia , allora la madre decide di trasferirsi in California. Francesca frequenterà una scuola dove alcuni eventi la prenderanno di soprassalto.  Ma prima di iniziare la scuola incontra un angelo dalle ali nere come la notte, che presto si rivelerà il suo angelo protettore. Molti ostacoli si presenteranno nel loro cammino, dove dovranno cercare di superarli e trovare una ragionevole soluzione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Prologo-

La separazione dei miei genitori mi distrusse fisicamente ma soprattutto in un muscolo involontario chiamato cuore.
Io e mia madre decidemmo di andare a vivere in California per dimenticarci l’accaduto. Se devo essere sincera, non ho mai capito perché si sono lasciati e forse è meglio non saperlo. Quando arrivammo in California, mi sentivo spaesata e avevo bisogno di parlare con qualcuno ma non trovai nessun amico o amica.
 
Entrai nella nuova casa: era grande spaziosa e avevo una camera tutta per me, dalla quale potevo osservare il magnifico paesaggio che l'oceano mi dava. Quando arivò la sera i quella che era stata una delle più intense giornate della mia vita, nonostante la stanchezza, decisi di aprire proprio quella finestra - per vedere le stelle, per riuscr finalmente a prendere una boccata d'aria e respirare.

In quel momento stavo pensando a come poteva essere la scuola nella quale poi anrò a finire, ma sinceramente non ne avevo la più pallida idea. Nessun indizio. Nada.
Mentre cercavo di non pensare con troppa stizza alla mancanza di indizi su come la mia vita sarebbe stata, proprio nel bel mezzo di un'arringa speciale con la mia controparte sarcastica, sentii chiamare il mio nome.
Sembrava provenire dalla finestra, dall'esterno, ma quando mi affacciai ma non c’era nessuno. Sentii ancora quella  voce che sta volta  disse: "Francesca sono qui"non capivo chi poteva essere e mi sporsi ancor di più - cercando di capire cosa iavolo stesse accadendo.

Poi lo vidi.
Era un ragazzo biondo ,occhi verdi e ali nere color pece << Ciao a te piccola Francy, io sono Cam: il tuo angelo venuto appositamente per proteggerti .>> Rimasi scioccata a fissarlo come una stupida e solo dopo quelle che mi sembravano ore  riuscì a parlare, balbettando sottoschok << C-ciao Cam.. quindi tu sei il mio angelo? Non dovresti avere ali bianche occhi azzurri ? >> Non volevo neanche pensare a quanto stupida potesse essere quella domanda - sicuramente fuori luogo e inopportuna.
Avevo un angelo davanti - e non sapevo neanche se stessi sognando o se fossi semplicemente impazzita.

Lui mi interruppe subito << Ma smettila mica siamo nei film che tutti gli angeli devono essere uguali >> Borbottò, come infastidito.
Beh se questo non è un film allora che ci faceva un angelo qui in camera mia ?
Sul serio ragazzi, cosa diamine stava accadendo?

Quasi mi leggesse nel pensiero Cam cominciò a parlare con tono di voce neutro, come se stesse parlando di quanto zucchero mettere nel caffè  << Sono scappato dagli alti angeli diciamo  “angeli neri ’’ non sopportavo il fatto che loro dovevano dettare leggi e condurre gli esseri umani nella disgrazia. E’ vero magari tu in questo momento potrai pensare che sono anche io uno cattivo e  uno stupido angelo con le ali nere ma non è cosi >> .

Rimasi stupita dalle parole che Cam aveva appena detto.
Sentivo il cervello non connettere del tutto. C'era stato un sovraccarico di informazioni e tutto era accaduto troppo in fretta. E quel cavolo di angelo sembrava aspettarsi che accettasi aquella situazione come se fosse del tutto ovvia!
Poi lo guardai negli occhi. E, diamine.. erano come la prova che confermava la sua natura, la sua storia. Limpidi, brillanti, sinceri anche se con una punta di furbizia e malizia che scorsi con un brivido nelle ossa.
Non seppi mai come e quando esattamente decisi di dagli fiducia, ma successe.
Cam mi continuava a guardare e io non riuscivo più a guardarlo negli occhi dal imbarazzo. << Ehy non avere paura non mordo mica ! >> a quella frase alzai gli occhi e lo guardai.
Di rimando lui guardò il cielo e disse << Devo andare adesso, ci si becca in giro dolcezza >> spiccò il volo e se ne andò.

Non riuscì a capire il perchè, onestamente manco me lo chiesi, ma quando andai a letto stavo sorridendo.
Il rumore delle onde era una ninna nanna e i pensieri erano liberi di scorrere leggeri, senza preoccupazioni.

Finalmente ho trovato una persona con qui parlare.














GennuSpace:

Ehilà! Ecco il prologo della mia nuova storia, che ne dite?
E' la mia primissima fanfiction e non vedo davvero l'ora di scoprire cosa ne pensate :)
Spero a presto!
Baci!
  
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