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Autore: RedFoxx    23/08/2012    4 recensioni
Salve a tutti ☺️
Questa storia narra di regni in crisi e di due ragazzi che cercheranno di migliorare la situazione.
La coppia principale sarà SasuNaruSasu.
Dal testo:
«E così la famigerata Volpe Nera ha deciso di farsi vedere.» Sogghignò la guardia con la lancia. [..]
[...] lui è il principe Sasuke Uchiha, erede al trono ma penso che tu lo sapessi già. E tu sei?»
[...]«Forza compagno. Il viaggio e lungo e tu devi uccidere mio fratello.»
é la prima ff che scrivo, quindi siate clementi :')
Spero di avervi incuriosito e buona lettura:)
-2017= Sto revisionando tutti i capitoli, correggendo errori e cambiando qualche frase. Per ora sono stati modificati i primi quattro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutti e scusate il ritardo!
Tra Ferragosto e tutto non ho avuto il tempo di scrivere il capitolo :(
In questi giorni sto studiando perché ebbe si, ho gli esami a fine agosto e ho già l’ansia D:
Spero che abbiate passato delle belle vacanze!
Ora vi lascio al nuovo capitolo:
Buona lettura :)


RedFoxx


Capitolo 5

Allenamenti e trasformazioni





«Alzati dormiglione.»

Un cuscino arrivò in faccia a Sasuke che dopo averlo preso, lo restituì con gli interessi al mittente, ma Naruto lo schivò facilmente.

«Forza alzati, dobbiamo andare.»

Si mise a sedere sul letto e si stropicciò gli occhi e chiese

«Dove scusa?»

Naruto sorrise e rispose, lanciandogli il mantello.

«A fare compere!»

Quando anche il principe fu pronto per andare, scesero nella locanda e mangiarono una fetta di pane scuro e del latte caldo. Naruto pagò il conto e ordinò al moro di calarsi il cappuccio per non essere riconosciuto. I raggi del sole scaldava l’animo della gente che allegra percorreva le vie del mercato ridendo e scherzando, ma la crisi della guerra si poteva scorgere anche nelle piccole cose: la gente passava tra le bancarelle ma non comprava niente, e solo i ricchi facevano sempre una spesa abbondante.

«Comprate la verduraaaaaa! Verdura fresca appena colta!»

«Stoffe! Stoffe di tutti i tipi, signore e signori, adatte a tutte le tasche!»

Sasuke guardò estasiato il mercato, non essendoci mai potuto andare veramente da solo e si mise a guardare le stoffe, ne prese in mano una blu scuro e constatò che era veramente morbida.

-Devo ricordarmi di dire al sarto di prendere qua le stoffe, una volta che sarà tutto finito.-

Il biondo, spazientito, lo prese per una manica e lo trascinò, ignorando le proteste dell’altro. Entrarono in un negozietto, un erboristeria.

«Che ci facciamo qui?»

Naruto si tolse il cappuccio e le cliente e addirittura la commessa cominciarono a lanciargli occhiatine e a bisbigliare tra loro. Si misero in fondo alla fila,dietro ad una ragazza col cesto in braccio e attesero. Qualcuno batte sulla spalla del giovane e girandosi trovò una ragazza minuta che arrossì di fronte al sorriso del biondo.

«S-scusa… potrei andare dalla mia amica? È la ragazza davanti a voi e non volevo essere scortese.»

«Oh ma certo. Prego.»

Con un gesto galante, fece avanzare la ragazza che timida arrossì e di mise affianco dell’amica che cominciò a chiacchierare. Nel negozio si sentirono voce di ammirazione e il sorriso di Naruto si allargò ancora di più.

«Hei Don Giovanni! Stiamo attirando troppo l’attenzione.»

Sasuke era stufo di essere ignorato,anche perché in quanto a bellezza non aveva nulla da invidiare a nessuno, a parte al ragazzo di fianco a lui e in più non voleva che troppe persone lo ammirassero così. Era insomma…geloso, ecco! Naruto ridacchiò e guardò le pareti del negozietto appuntandosi mentalmente ciò che gli serviva.
Quando arrivò il suo turno, diede i nomi precisi e le quantità alla commessa che prese le erbe sparse per gli scaffali.

«Che erbe! Vi servono per qualcosa in particolare?»

-Che curiosone ste donne-

«Sono un medico e mi servono per creare un nuovo impacco da mettere sul viso per ringiovanire la pelle.»

«Oh! Be se funziona, mi raccomando, torni a trovarmi.»

Prese la borsa con le erbe, lanciò qualche moneta sul tavolo e rispose esibendosi in un piccolo inchino.

«Senz’altro.»

Tornarono in mezzo alla gente, presero i cavalli dalle stalle e tornarono sulla strada principale per poi deviare in mezzo al bosco. Si fermarono in uno spiazzo erboso e lì decisero di accamparsi. Presero la legna, accesero il fuoco e misero il pentolino d’acqua a bollire. Naruto prese le varie erbe e dopo averle divise e sminuzzate con un coltello le mise nel pentolino a bollire.

«Bene. Per stasera saranno pronte e così potrai camuffare il tuo vero aspetto.»

Prese il fodero e si disfò del mantello e intimò Sasuke a fare altrettanto. Quando il ragazzo fu di fronte a lui, impugnò l’elsa e sfoderò la spada con movimenti lenti e calcolati, come fossero parte di un rito.

«Come avrai notato, ho uno stile di combattimento differente, dal tuo e da chiunque altro in queste regioni o almeno non più. Anni fa andai col mio maestro nelle terre oltre il deserto. Stemmo via un anno e mezzo, in una terra dove parlano un’altra lingua, dove le persone volano di ramo in ramo, fanno salti assurdi e atterrano in piedi come se niente fosse. Lì imparammo l’arte del combattimento con la spada: combina la potenza dell’arma e dei muscoli con la scioltezza, l’eleganza del movimento, sinuosità e armonia.»

Parlando dava dimostrazione delle mosse, in una sequenza che sembrava una danza, letale ma pur sempre una danza: fendenti e stoccate si susseguivano, continuando in movimenti sinuosi e ogni azione era la continuazione della precedente.

«Ti insegnerò la tecnica nel minor tempo possibile. La spada diventerà l’estensione del tuo braccio e così facendo…»

Rinfoderò la spada con un colpo secco

«…diventerai un guerriero completo. Sei pronto? Ti aspetta un pomeriggio faticoso.»

«E me lo chiedi pure? Cominciamo.»

Si misero fianco a fianco e sfoderarono le spade.

«Ora mettiti in posizione, allarga le gambe… di più…perfetto. Ora impugna la spada saldamente. Ricordati che devi essere irremovibile come una roccia ma sinuoso come l’acqua. Ora ti insegnerò le mosse basilari.»

Per qualche ora si esercitarono con la spada e a metà dell’allenamento Naruto andò a mettere l’impacco che si era formato da una parte e mise altre foglie,si allenarono ancora e poi quando mancava poco al tramonto, lasciarono le armi e si avviarono al fiume vicino.

«Ora rilassiamo i muscoli con un bel bagno.»

«A-adesso adesso? Nel fiume? Ma fa freddo!»

«Esatto. Il freddo tonifica. Muoviti, fa solo che bene.»

Naruto si tolse in fretta la maglia e le braghe e con un agile tuffo entrò in acqua. Sasuke si spogliò contro voglia e entrò in acqua piano piano tanto che quando arrivò alla cintola, batteva i denti in modo incontrollabile, però notò che l’assassino lo stava osservando in modo diverso dal solito e questo gli piaceva. Naruto si avvicinò al principe e gli posò una mano sulla spalla e l’altra sulla guancia. Le guance di Sasuke non diventarono rosse per l’autocontrollo del giovane, ma se avessero potuto, sarebbe diventate rosse come i pomodori che gli piacciono tanto. Il biondo si avvicinò ancora, i visi vicinissimi, gli sguardi intrecciati e le labbra quasi si toccarono. Sasuke chiuse gli occhi ma invece di ricevere un bacio, si ritrovò a guardare in faccia un pesce. Naruto gli aveva spinto la testa sott’acqua e ora tornò in superficie sputacchiando.

«Ma sei matto? Potevo morire affogato!!»

Scoppiò a ridere e rispose

«Il solito esagerato! Ci stavi mettendo troppo e io ho fame. Muoviti.»

Uscirono dall’acqua, si asciugarono e tornarono al campo giusto quando gli ultimi raggi del sole abbandonavano il giorno, per far spazio alla notte. Si strinsero vicino al fuoco e mangiarono.

Naruto rese l’impacco che si era formato e lo spalmò sui capelli e le sopracciglia, poi lo passò a Sasuke e gli disse di fare altrettanto.

«A cosa servirebbe scusa?»

«Quello è un composto fatto con erbe speciali che cambiano il colore del pelo, che sia un capello o una ciglia. In base al proprio colore naturale, lo cambia nell’opposto. Ad esempio io ho i capelli biondi, con questo impacco diventeranno scuri tipo i tuoi. Al contrario, tu diventerai biondo.»

Sasuke sgranò gli occhi e la volontà che aveva avuto fin a quel momento vacillò; era sempre stato molto orgoglioso dei suoi capelli neri, che inoltre avevano dei rari riflessi blu. Erano il suo vanto, il suo segno distintivo.

«Ma…a me piacciono così.»

Naruto alzò gli occhi al cielo.

«Sono troppo riconoscibili e troppo ben curati. Se dobbiamo sembrare viaggiatori, o poveri per quando ci dovremo infiltrare a palazzo, i capelli e la pelle devono essere diversi. Forza, mettiti l’impacco senza storie.»

Naruto prese il pentolino e mescolò in modo tale che il contenuto sembrasse più ad una crema e, lo prese e lo spalmò in faccia, sulle mani e le braccia e il petto; guardò Sasuke che si spalmava l’impacco come se fosse cacca di cavallo. Quando ebbe finito gli passò l’unguento, che l’altro mise sulle medesime zone.

«Quest’altro a cosa serve?»

«Ad invecchiare la pelle. La tua pelle è diafana, e la chiarezza della pelle è il simbolo della nobiltà. Ergo, troppo riconoscibile. Quell’unguento l’invecchierà e la renderà più scura, così sembrerai di più una persona che lavora tutti i giorni. Tra due ore dovremo toglierla, mentre i capelli dovremo tenerli così tutta notte.»

Quella notte, non essendo in una zona pericolosa, non organizzarono turni di guardia, ma dormirono entrambi. La mattina seguente sciacquarono i capelli nel fiume e si specchiarono: qualche ruga era comparsa sulle fronti e le mani erano più ruvide. Naruto aveva dei capelli castano scurissimi, che risaltavano tantissimo gli occhi azzurri, mentre Sasuke sfoggiava dei bei capelli castano chiaro, tendente al biondo, in contrasto con gli occhi d’ossidiana. La pelle del principe era più scura e con questi cambiamenti, era irriconoscibile.

«Ora non dovrai nasconderti in pubblico. Contento?»

Si rimirò ancora qualche secondo poi seguì l’altro verso il campo.

«Quanto durerà questo cambiamento?»

«Tre mesi circa. Finito il tempo, i capelli torneranno del loro colore naturale e noi dovremo ripetere la procedura prima che ciò accada.»

Rimise tutto nei tascapane e nelle borse e prese i cavalli per le redini.

«Dobbiamo vendere i cavalli. Ci servono scorte di cibo e delle erbe e i soldi scarseggiano. Aspettami qua.»

Andò in città, lasciò i cavalli per 1000 pezzi d’argento, prese un nuovo tascapane e lo riempì col cibo che poteva servire e le erbe. Quando tornò alla raduna, sorprese Sasuke esercitarsi con le basi che gli aveva insegnato ieri.

«Devo ammettere che stai bene con i capelli chiari.»

Dalla sorpresa, il principe sobbalzò e lasciò cadere la spada, ma prima che toccasse terra, Naruto la prese per la punta,senza tagliarsi e la tenne in equilibrio sulla punta.

«Conoscerai talmente bene la tua lama, tanto da riuscire a brandirla senza poterti ferire in alcun modo. Però, presa più salda la prossima volta.»

Gliela restituì e la mise via.

«In marcia, sua altezza.»







Spero che vi sia piaciuto!
Recensite mi raccomando e al prossimo capitolo :)
  
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