" Karen, no! " Naomi la raggiunse. Karen fissava l'orizzonte. " allontanati da lì! " Gridò Naomi spaventata. Karen si gurò e sfoderò un sorriso angelico. " dai Naomi.. l'ho fatto altre volte. " Compì mezzo passo verso il limite della scogliera. Naomi non staccava gli occhi dalle onde che s'infrangevano senza pietà sugli spuntoni di roccia, parecchi metri più in basso. Le vertigini le causavano sudore freddo. " Karen.. " supplicò. Ma la ragazza si tolse la camicia, rivelando il corpo statuario: " uno, due.. " " KAREN! " " tre. " Si gettò dalla scogliera, urlando euforica. Con un gemito Naomi vide i capelli rosso fiamma della sua migliore amica scomparire, inghiottiti dal mare. Quella conchiglia era bellissima. karen nuotò verso il fondo, la sfiorò con le dita e la raccolse. Aveva delle venature violacee sul guscio. Le piacque ancora di più. La ammirò ancora per qualche secondo, poi si decise a tornare in superfice. Si strizzò i capelli e si sdraiò al sole. Naomi sarebbe arrivata a momenti. " ah eccoti! " infatti. " questa è l'ultima volta che ti accompagno! " Karen guardò l'amica. " finiscila e sdraiati. " disse con tono che non ammetteva repliche. " mi sono quasi presa un infarto! " Karen sbuffò, scattò a sedere e la tirò giù di peso, sulla sabbia. " ahi! " " scusa, mi mettevi ansia lì in piedi. " Scrutarono il cielo in silenzio. " Naomi? " disse Karen dopo un po'. " si? " La ragazza esitò: " tu credi alle sirene? " Naomi scoppiò a ridere: " sono solo leggende Karen! " Si, soltanto leggende.. eppure c'erano stati strani avvistamenti ultimamente, persino adesso se guardava attentamente.. Si alzò di colpo. " hai visto? " " cosa? " karen corse sulla riva, si precipitò in mare, incurante dei richiami dell'amica. Non era un miraggio, c'era qualcosa nell'acqua. aumentò la spinta nelle gambe. Troppo tardi. L'aveva persa. Si accorse di essere molto lontana dalla riva. Maledizione. Fece per tornare indietro,quando un rombo la costrinse a voltarsi. Una barca procedeva a velocità supersonica nella sua traiettoria. Non sarebbe riuscita ad evitarla. Agitò le braccia: " ATTENTO! " sperò che l'avesse sentita. Per sua fortuna la barca sterzò. Un' onda la travolse in pieno. Sputacchiò e tossì. " è mai possibile.. " esclamò una voce divertita, " che sei sempre tra i piedi? " Karen alzò lo sguardo. " ciao Drake. " il ragazzo l'aiutò a salire. " ti stavo cercando. " " perchè? " Drake le strizzò l'occhio. " indovina chi gareggia nella competizione di surf prorpio oggi, e a cinque minuti a qui? " " cos.. Ryan? " senza rendersene conto era diventata rossa. Ryan era il ragazzo più bello dellì isola. Karen ne era perdutamente innamorata. Prelevarono Naomi dalla spiaggia e si direzionarono sul luogo della gara. " tanto per sapere, che facevate così distanti dai lidi? " Naomi guardò altrove. Era negata a racconare bugie e non volevano si sapesse che facevano queste spericolate. Karen intervenì: " passeggiavamo. " Drake voleva investigare ancora, ma Naomi lo interruppe prontamente: " guardate! " I ragazzi seguirono il suo sguardo. Un concorrente stava cavalcando le onde egregiamente. Karen l'osservò meglio. I capelli biondi raccolti in una coda, la postura rigida e la pelle scura. Il suo aumentò i battiti cardiaci. Era bellissimo. Drake scosse la testa scocciato: " merda, siamo arrivati a fine competizione! " parcheggiarono la barca. " beh, almeno ha vinto. " Karen lo guardò. " come fai ad esserne sicuro? " " scherzi? è il surfista più bravo delle Haway. Questa gara non era nemmeno seria. Ha la vittoria in pugno. " la ragazza avvertì orgoglio nella sua voce. " ti rigrazio amico! se mi monto la testa è colpa tua allora! " Si girarono e Karen impallidì. Ryan era davanti a lei, torso nudo e gli occhi blu scintillanti.