Cap 1
 

Sirius fissava da un quarto d' ora la soglia della camera di suo fratello; un foglio di pergamena era stato affisso sulla porta e l' inchiostro sbiadito dal tempo riusciva a malapena a far leggere ciò che c' era scritto: Non entrare senza il permesso di Regulus Arcturus Black.

Sorrise leggendo quelle parole. Era tipico di Regulus, e dei suoi modi da principino altezzoso, dare ordini anche per scritto, la cosa buffa era che le sue volontà venivano sempre rispettate,anche dalla loro famiglia. Lui invece avrebbe anche potuto incantare la porta della sua camera ma era sicurissimo che sua madre sarebbe stata capace di farla saltare in aria solo per riuscire a ficcanasare tra le sue cose. Non c'era da stupirsi in fin dei conti, lui era il reietto,la pecora nera della famiglia mentre Regulus era il figlio prediletto,il perfetto Purosangue.Sirius e Regulus,tanto simili nell' aspetto quanto diversi nel carattere,uno era tutto quello che l' altro non sarebbe mai stato. Sirius decise di mettere fine a quella patetica scenetta di indecisione perenne e varcò finalmente la soglia della camera.

Tutto era rimasto come Regulus l' aveva lasciato quella sera in cui era uscito per non fare più ritorno: lo stendardo di Serpeverde drappeggiato sul letto come una coperta,le foto con i compagni di classe che tappezzavano il muro. Fu proprio una di queste che catturò l' attenzione di Sirius. Si trattava di una foto che ritraeva un Regulus sorridente che teneva a braccetto da una parte Rabastan Lestrange e dall' altra una ragazza dai lunghi capelli castani che lo abbracciava fissando con aria altezzosa il fotografo:Federica Nott. Sirius ebbe un fremito mentre osservava i lineamenti cesellati del volto della ragazza. La Nott era stata la sua fortuna e la sua disgrazia e aveva cancellato ogni possibilità di riappacificarsi con Regulus. Ecco,una cosa in comune loro due ce l' avevano: entrambi erano innamorati di lei.

- Felpato,sei qui?- la voce di Remus lo distolse dai suoi pensieri.

- Sì Lunastorta- replicò alzando lo sguardo verso l'amico di sempre.

-Ti stiamo aspettando,la cena è pronta- lo informò con tono lieve,capiva benissimo quanti ricordi facesse riaffiorare quella stanza in Sirius.

-Ok,tu intanto vai,io scendo subito- gli assicurò alzandosi in piedi e spolverandosi i pantaloni.

Attese una manciata di minuti e poi seguì l' amico scendendo le scale con insolita lentezza. Era appena giunto alla fine della scalinata quando qualcuno bussò discretamente al portone d' ingresso. Domandandosi chi diavolo potesse essere,visto che tutti i membri dell'Ordine erano già lì,si accinse ad aprire la porta.

-Lestrange-esclamò incredulo portando rapidamente la mano alla bacchetta.

-Calmati Black,veniamo in pace- replicò l' uomo con tono beffardo ma alzò le mani in alto per mostrarsi disarmato.

-Veniamo?- chiese Sirius strizzando gli occhi per cercare di abituarli all' oscurità. Lestrange si fece da parte e permise alle due figure incappucciate di spostarsi sotto la luce.

Erano due donne,o meglio,una donna e una ragazza che non poteva avere che un anno più di Harry.

-Federica- sussurrò incredulo Sirius riconoscendo all' istante la donna dai capelli scuri e lo sguardo ardente che si trovava davanti,erano passati quattordici anni dall'ultima volta che si erano visti ma era sempre bella come quando l' aveva incontrata per la prima volta.

-Sirius- replicò la donna rivolgendogli un breve sorriso,come se fosse davvero contenta di rivederlo sano e salvo.

-Come...Cioè cosa ci fai qui?-domandò continuando a fissarla,sembrava incapace di distogliere lo sguardo dalla donna che era stata il primo ed unico amore della sua vita.

-Ehm non vorrei essere sgarbato ma rischiamo molto a stare in piedi come idioti fuori dal Quartier Generale dell' Ordine della Fenice-fece notare Rabastan guardandosi intorno con aria nervosa. Bè Sirius non poteva certo biasimarlo,lui si sarebbe sentito nello stesso modo se fosse stato costretto ad attendere fuori dal ritrovo dei Mangiamorte.

-Entrate- mormorò facendosi da parte e permettendo ai due ex Serpeverde di varcare la soglia,l' ultimo membro dell'eterogeneo terzetto entrò per ultima e si prese un paio di minuti per esaminare con calma l'interno della casa;soffermò lungamente il suo sguardo anche su di lui come se volesse impremersi nella mente le sue sembianze.

-Cosa ci fate qui e chi è lei?- domandò con il tono di chi esigeva risposte.

-Ti diremo il motivo della nostra visita solo dopo che avrai guardato questa- replicò Federica porgendogli una fiala voluminosa che conteneva liquido argentato.

-Kreacher-chiamò Sirius con tono autoritario,l' elfo apparve e si inchinò ossequiosamente all'indirizzo delle due donne ignorando Rabastan e lanciando uno sguardo colmo di disprezzo al suo padrone.

- Padrone ha chiamato?-

-Sì,ti ho chiamato,portami subito il Pensatoio- ordinò congedandolo con un brusco cenno della mano.Kreacher schioccò le dita e scomparve per andare ad eseguire l' ordine.

-Mentre aspettiamo dimmi chi è lei-disse indicando con un cenno del capo la ragazza che era ancora avvolta nel lungo mantello nero da viaggio.

-Sheireen- una parola sola,sussurrata con gentilezza,e la ragazza lasciò cadere il cappuccio rivelando una cascata di ondulati capelli nero pece e un paio di occhi di un grigio così chiaro da sembrare fatti di ghiaccio.

-Sirius Black,lei è Sheireen Black....tua figlia-












Spazio autrice:

So che non dovrei farlo,che ho un sacco di storie in corso di stesura ma ho un'ispirazione molto capricciosa e non posso soffocarla quando affiora. Prometto che domani aggiornerò le altre mie storie.
Fatemi sapere che ne pensate.
Baci baci,
             Bella_92