Il coraggio è una lama a doppio taglio.
Pianti soffocati nel cuscino zuppo di lacrime e sangue.
Ferite aperte, dentro e fuori.
Vergona di se stessi, rabbia, disprezzo.
Fuggire da se stessi.
Rifugiarsi nella paura perché il coraggio è una lama a doppio taglio.
Paura.
Lacrime.
Vergogna.
Sangue.
Disprezzo.
Il lungo e grigio vestito è strappato, corroso dal coraggio.
Ma spade e coltelli trafiggono ciò che compare essendo coraggiosi.
Fuga.
Terrore.
Vergogna.
Lacrime.
Sangue.
Disprezzo.
Dolore.
Oramai non pensi. Il cervello è tempo perso e fatica.
Tutto va a puttane, prima o poi.
Corsa.
Sudore.
Panico.
Vergogna.
Lacrime.
Sangue.
Pazzia.
Dai la colpa a qualcuno ma poi capisci che non t’importa degli altri, ma che ti fai schifo, e basta.
Non c’entra quello che si è fuori ne quello che sì è dentro.
La malattia peggiore è la solitudine.
Sei come un punto nero i un mare bianco, piccola, incompresa, diversa.
Segreti chiusi nel cuore, incatenati.
Digiuno.
Paura.
Vergogna.
Lacrime.
Sangue.
Pazzia.
Promessa.
E se un giuramento fosse a salvarti da tutto ciò?
Giuralo a te stesso o a qualcun altro. Giura. Giura perché nessuno se lo merita.
Forse io, nessun altro.
Chi non capisce il significato di qualcosa chieda pure in una recensione.
Dedicata a tutti quelli che mi sostengono e a chi soffre.
_Leah