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Autore: Fluxx    24/08/2012    2 recensioni
Don't you ever understand that if it hurts I'll do whatever I can?
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unspoken

“Things will never change
And our hearts will always separate.
Forget about you,
I’ll forget about you.
Things we never say
Are better often left alone.
Forget about you,
I’ll forget about this time.”

Mancava poco al concerto. Adam era decisamente agitato quella sera: non era tanto per il concerto ma bensì per ciò che comportava, per il significato, per le persone… Per Theo.
Quello sarebbe stato l’ultimo concerto del tour – un festival – e dopo sarebbero tornati a casa, a Manchester, per un breve periodo.
Adam non riusciva proprio a tenerselo per sé oltre, forse gliene avrebbe dovuto parlare.
Erano dietro le quinte, a finire di sistemarsi. Oltre lo stage si sentiva il calore della folla, l’amore dei fan. Era sempre tutto così perfetto.
Finì di sistemarsi l’auricolare a quello specchio di fortuna di quel mezzo tendone. Si sistemò un’ultima volta i capelli, rasati molto corti ai lati e gelatinati sopra, ed inspirò. Si voltò vedendo Theo che chiacchierava con il fotografo che si apprestava a dileguarsi, così decise di avvicinarsi. Lui era perfetto come sempre: indossava un abito elegante che – molto probabilmente – avevano comprato insieme. I capelli erano tirati indietro con la precisione impeccabile di sempre. Gli occhi castani guizzavano da una parte all’altra del backstage… Quegli occhi così vispi e curiosi alle volte e – altre – così tristi e pieni di sofferenza e dolore.
“Theo, posso parlarti un istante?” Chiese, con il viso serio e gli occhi celati dagli occhiali da sole, seppur il cielo fosse ormai quasi del tutto scuro.
Il ragazzo dai capelli neri volse il capo verso di lui. “Sei pronto? Dovremmo iniziare.” Rispose lui, carico.
“Sì, lo so.. Ma ho bisogno di parlarti un momento.”
“Uhh…” Oltre che colleghi, erano anche amici. Non avrebbe mai detto di no ad un amico, i fan avrebbero potuto aspettare ancora cinque minuti, dopotutto avevano aspettato una giornata intera, cos’erano cinque minuti ancora?
“D’accordo, dimmi pure.”
Adam gli fece cenno di allontanarsi un po’ dalla gente così, una volta poco più in là, si voltò verso Theo. Quest’ultimo lo notò, era serio in volto, come se fosse accaduto qualcosa… Non che di solito si lasciasse andare a sciocchezze e schiamazzi, ma di solito con lui era più rilassato.
“Che succede?” Chiese allora, quasi preoccupato.
Adam inspirò profondamente, come avrebbe potuto affrontare quell’argomento così delicato? Insieme avevano passato tante cose, gioie e dolori, pianti e risate… Era così dannatamente difficile – e se avesse rovinato tutto? Con quali occhi lo avrebbe guardato d’ora in poi? Eppure… Non poteva fare a meno di non pensare ai momenti ‘teneri’ passati insieme, ce n’erano stati parecchi, più di uno: dal semplice consolarsi per una storia andata male al sostegno durante una sbronza alla malattia… E sempre aveva sentito questi momenti non come una semplice amicizia, ma come un legame più profondo. Che forse fosse tutto frutto della sua immaginazione?

“Forgive my thoughts when I’m asleep
Forgive these words I’m yet to speak
I feel so ashamed
Right now you seem so far away
So much confusion clouds my mind
And I dont know which path to take
Here’s hoping
You’ll help me to resist.”

Theo continuo ad osservarlo in silenzio. Proprio non capiva, non capiva cosa potesse esserci che non andava.
Adam ovviamente non lo sapeva, ma i suoi ‘sentimenti’ erano ampiamente ricambiati. Come pensava il tastierista non era un semplice legame d’amicizia ma bensì qualcosa di molto più profondo.
Amore?
Difficile dirlo.
Anche Theo lo aveva tenuto sempre per sé, non perché ci fosse qualcosa di male, dopotutto, ma semplicemente perché non ne era certo, perché non sapeva cosa fosse quella sensazione che di tanto in tanto provava dentro al petto quando si rivolgeva al suo compagno di avventura.
Eppure lo sapeva, insomma: le donne gli interessavano, era un gran donnaiolo, così come Adam, seppur molto più contenuto e sulle sue.
Non voleva sbilanciarsi nemmeno lui, non voleva rovinare tutto – qual’ora fosse accaduto.
Per un istante ebbe quasi il sentore che il suo amico e collega da ormai parecchi anni volesse aprirgli il suo cuore… E forse Adam stava cominciando a comprendere lo stesso visto il totale cambiamento dello sguardo di Theo, più dolce ed affettuoso, tenero.

Entrambi ebbero quasi la certezza, in quel momento, che qualcosa era divenuto più chiaro ai loro occhi. Non riuscivano a capacitarsene ma, molto probabilmente, era bastato un semplice sguardo per capirsi ed intendersi… O forse no? Magari sarebbero rimasti con questo dubbio per l’eternità, o magari no, eppure entrambi sentivano nel profondo che si erano compresi, che erano riusciti a leggere nel profondo dell’animo dell’altro.
Forse non era semplicemente il momento più adatto, forse avrebbero solo dovuto rimandare e poi tutto si sarebbe sciolto con chiarezza assoluta… Forse.
Adam abbozzò un lieve sorriso, uno dei suoi soliti, ma questa volta non sembrava nemmeno troppo forzato, quasi spontaneo.
Theo sorrise a sua volta, quasi divertito, sentendo che la tensione che si era andata a creare poco prima, stava andando a calare.
“Allora? Si può sapere che cosa succede?” Domandò, ancora.
Adam osservò le labbra del suo collega e amico dipingere un sorriso sbarazzino sul suo volto. Scosse appena il capo.
“Nulla, credo di essermene dimenticato.” Mormorò alzando lievemente le spalle.
Il cantante alzò le sopracciglia, poi ridacchiò. “Dovresti farti vedere.. E da uno bravo!” Consigliò, prima di voltarsi e dirigersi verso il palco.
“Theo..!”
“Hm?” Questi volse il capo ancora una volta verso di lui.
“Dai il meglio di te, mi raccomando… E’ l’ultimo concerto, dopo ne avremo di tempo per riposarci.”
Lui gli fece un cenno affermativo, seguito poi da un occhiolino. “Lo farò solo per te.. E perché me lo hai chiesto tu.” Scherzò, prima dileguarsi.
Adam sorrise, nuovamente spontaneo, poi scosse appena il capo e si apprestò a raggiungere il collega sul palco.


“Don’t you ever understand
That if it hurts I’ll do whatever I can?”

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Angolo autrice:

Bene bene… :)
Ciao a tutti, da quanto tempo che non postavo!
Inizio con il dirvi che questa non è una storia originale ma bensì una fan fiction bella e buona…
Vi spiego brevemente perché l’ho messa tra le originali:
Theo e Adam fanno parte di un gruppo, gli HURTS.
Nella sezione degli artisti musicali non c’è un fandom dedicato a loro né tanto meno un fandom in generale su artisti musicali e – così – l’ho pubblicata qui in attesa dell’aggiornamento di efp nella notte tra il 24-25 in modo da poterlo creare io il fandom..
Ma avevo troppa voglia di postare così l’ho messa qui
:)
Spero che non sia un problema per nessuno e che vi piaccia.. E anzi, fatemi sapere! Ve ne sarei grata :3

Per chi non li conoscesse vi consiglio di andarli ad ascoltare, sono reduce da un concerto del 18 e li ho adorati – non che prima non lo facessi!

Per chi – avendo letto la ff – abbia voglia di vedere chi siano i due protagonisti, ecco qui:
http://i55.tinypic.com/302qagn.jpg
(A sinistra Adam e a destra Theo :3)

La due canzoni alle quali mi sono ispirata:
http://www.youtube.com/watch?v=hfMTJj23lDg
(Unspoken)
http://www.youtube.com/watch?v=i86KJAt4tZw
(Devotion – cover di Kylie Minogue)

Vi ho messo quelle live perché ho scritto ascoltando quelle :3 se volete sentite quelle originali.
Io li adoro! :D

Beh, fatemi un po’ sapere voi! Vi ringrazio in anticipo e alla prossima! <3

   
 
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