Unspoken
“Things will never
change
And our hearts will always separate.
Forget about you,
I’ll forget about you.
Things we never say
Are better often left alone.
Forget about you,
I’ll forget about this time.”
Mancava
poco
al concerto. Adam era decisamente agitato quella sera:
non era tanto per
il concerto ma bensì per ciò che comportava, per
il significato, per le persone…
Per Theo.
Quello sarebbe stato l’ultimo concerto del tour –
un festival – e dopo
sarebbero tornati a casa, a Manchester, per un breve periodo.
Adam non riusciva proprio a tenerselo per sé oltre, forse
gliene avrebbe dovuto
parlare.
Erano dietro le quinte, a finire di sistemarsi. Oltre lo stage si
sentiva il
calore della folla, l’amore dei fan. Era sempre tutto
così perfetto.
Finì di sistemarsi l’auricolare a quello specchio
di fortuna di quel mezzo
tendone. Si sistemò un’ultima volta i capelli,
rasati molto corti ai lati e
gelatinati sopra, ed inspirò. Si voltò vedendo
Theo che chiacchierava con il
fotografo che si apprestava a dileguarsi, così decise di
avvicinarsi. Lui era
perfetto come sempre: indossava un abito elegante che – molto
probabilmente –
avevano comprato insieme. I capelli erano tirati indietro con la
precisione
impeccabile di sempre. Gli occhi castani guizzavano da una parte
all’altra del
backstage… Quegli occhi così vispi e curiosi alle
volte e – altre – così tristi
e pieni di sofferenza e dolore.
“Theo, posso parlarti un istante?” Chiese, con il
viso serio e gli occhi celati
dagli occhiali da sole, seppur il cielo fosse ormai quasi del tutto
scuro.
Il ragazzo dai capelli neri volse il capo verso di lui. “Sei
pronto? Dovremmo
iniziare.” Rispose lui, carico.
“Sì, lo so.. Ma ho bisogno di parlarti un
momento.”
“Uhh…” Oltre che colleghi, erano anche
amici. Non avrebbe mai detto di no ad un
amico, i fan avrebbero potuto aspettare ancora cinque minuti, dopotutto
avevano
aspettato una giornata intera, cos’erano cinque minuti
ancora?
“D’accordo, dimmi pure.”
Adam gli fece cenno di allontanarsi un po’ dalla gente
così, una volta poco più
in là, si voltò verso Theo.
Quest’ultimo lo notò, era serio in volto, come se
fosse accaduto qualcosa… Non che di solito si lasciasse
andare a sciocchezze e
schiamazzi, ma di solito con lui era più rilassato.
“Che succede?” Chiese allora, quasi preoccupato.
Adam inspirò profondamente,
come avrebbe
potuto affrontare quell’argomento così delicato?
Insieme avevano passato tante
cose, gioie e dolori, pianti e risate… Era così
dannatamente difficile – e se
avesse rovinato tutto? Con quali occhi lo avrebbe guardato
d’ora in poi? Eppure…
Non poteva fare a meno di non pensare ai momenti
‘teneri’ passati insieme, ce n’erano
stati parecchi, più di uno: dal semplice consolarsi per una
storia andata male
al sostegno durante una sbronza alla malattia… E sempre
aveva sentito questi
momenti non come una semplice amicizia, ma come un legame
più profondo. Che
forse fosse tutto frutto della
sua immaginazione?
“Forgive my thoughts
when I’m asleep
Forgive these words I’m yet to speak
I feel so ashamed
Right now you seem so far away
So much confusion clouds my mind
And I dont know which path to take
Here’s hoping
You’ll help me to resist.”
Theo continuo ad
osservarlo in silenzio. Proprio non capiva, non capiva cosa potesse
esserci che
non andava.
Adam ovviamente non lo sapeva, ma i suoi
‘sentimenti’ erano ampiamente
ricambiati. Come pensava il tastierista non era un semplice legame
d’amicizia
ma bensì qualcosa di molto più profondo.
Amore?
Difficile dirlo.
Anche Theo lo aveva tenuto sempre per sé, non
perché ci fosse qualcosa di male,
dopotutto, ma semplicemente perché non ne era certo,
perché non sapeva cosa
fosse quella sensazione che di tanto in tanto provava dentro al petto
quando si
rivolgeva al suo compagno di avventura.
Eppure lo sapeva, insomma: le donne gli interessavano, era un gran
donnaiolo,
così come Adam, seppur molto più contenuto e
sulle sue.
Non voleva sbilanciarsi nemmeno lui, non voleva rovinare tutto
– qual’ora fosse
accaduto.
Per un istante ebbe quasi il sentore che il suo amico e collega da
ormai
parecchi anni volesse aprirgli il suo cuore… E forse Adam
stava cominciando a
comprendere lo stesso visto il totale cambiamento dello sguardo di
Theo, più
dolce ed affettuoso, tenero.
Entrambi ebbero quasi la certezza, in
quel momento, che
qualcosa era divenuto più chiaro ai loro occhi. Non
riuscivano a capacitarsene
ma, molto probabilmente, era bastato un semplice sguardo per capirsi ed
intendersi… O forse no? Magari sarebbero rimasti con questo
dubbio per l’eternità,
o magari no, eppure entrambi sentivano nel profondo che si erano
compresi, che
erano riusciti a leggere nel profondo dell’animo
dell’altro.
Forse non era semplicemente il momento più adatto, forse
avrebbero solo dovuto
rimandare e poi tutto si sarebbe sciolto con chiarezza
assoluta… Forse.
Adam abbozzò un lieve sorriso, uno dei suoi soliti, ma
questa volta non
sembrava nemmeno troppo forzato, quasi spontaneo.
Theo sorrise a sua volta, quasi divertito, sentendo che la tensione che
si era
andata a creare poco prima, stava andando a calare.
“Allora? Si può sapere che cosa
succede?” Domandò, ancora.
Adam osservò le labbra del suo collega e amico dipingere un
sorriso sbarazzino
sul suo volto. Scosse appena il capo.
“Nulla, credo di essermene dimenticato.”
Mormorò alzando lievemente le spalle.
Il cantante alzò le sopracciglia, poi ridacchiò.
“Dovresti farti vedere.. E da
uno bravo!” Consigliò, prima di voltarsi e
dirigersi verso il palco.
“Theo..!”
“Hm?” Questi volse il capo ancora una volta verso
di lui.
“Dai il meglio di te, mi raccomando… E’
l’ultimo concerto, dopo ne avremo di
tempo per riposarci.”
Lui gli fece un cenno affermativo, seguito poi da un occhiolino.
“Lo farò solo
per te.. E perché me lo hai chiesto tu.”
Scherzò, prima dileguarsi.
Adam sorrise, nuovamente spontaneo, poi scosse appena il capo e si
apprestò a
raggiungere il collega sul palco.
“Don’t you ever
understand
That if it hurts I’ll do whatever I can?”
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Angolo autrice:
Bene
bene… :)
Ciao a tutti, da quanto tempo che non postavo!
Inizio con il dirvi che questa non è una storia originale ma
bensì una fan
fiction bella e buona…
Vi spiego brevemente perché l’ho messa tra le
originali:
Theo e Adam fanno parte di un gruppo, gli HURTS.
Nella sezione degli artisti musicali non c’è un
fandom dedicato a loro né tanto
meno un fandom in generale su artisti musicali e –
così – l’ho pubblicata qui
in attesa dell’aggiornamento di efp nella notte tra il 24-25
in modo da poterlo
creare io il fandom..
Ma avevo troppa voglia di postare così l’ho messa
qui :)
Spero che non sia un problema per nessuno e che vi piaccia.. E anzi,
fatemi
sapere! Ve ne sarei grata :3
Per chi non li conoscesse vi consiglio di andarli ad ascoltare, sono
reduce da
un concerto del 18 e li ho adorati – non che prima non lo
facessi!
Per chi – avendo letto la ff – abbia voglia di
vedere chi siano i due
protagonisti, ecco qui:
http://i55.tinypic.com/302qagn.jpg
(A sinistra Adam e a destra Theo :3)
La due canzoni alle quali mi sono ispirata:
http://www.youtube.com/watch?v=hfMTJj23lDg
(Unspoken)
http://www.youtube.com/watch?v=i86KJAt4tZw
(Devotion – cover di Kylie Minogue)
Vi ho messo quelle live perché ho scritto ascoltando quelle
:3 se volete
sentite quelle originali.
Io li adoro! :D
Beh, fatemi un po’ sapere voi! Vi ringrazio in anticipo e
alla prossima! <3