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Autore: Damaged_Person    24/08/2012    2 recensioni
Ho 21 anni, tutti a dirmi “quanto sei giovane, averla io la tua età” e io che mi sento già come se ne avessi mille e la mia vita fosse finita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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21 and Life

Fumo un’altra sigaretta, tanto per incancrenirmi un po’ di più i polmoni.
Cazzo, potrebbero spalarci via il catrame dai miei polmoni. Spalarlo via e asfaltarci le strade, ma tanto a me che mi frega.
Ho 21 anni, tutti a dirmi “quanto sei giovane, averla io la tua età” e io che mi sento già come se ne avessi mille e la mia vita fosse finita.
Non vedo un futuro, non so cosa farne. Mi sento come quando all’asilo ti chiedono “cosa vuoi fare da grande?” e tu non sai rispondere, pensi “tanto ne ho di tempo!” e invece sono grande e non lo so ancora,
sono già troppo vecchia, troppo vecchia per fare qualsiasi cosa, per iniziare qualsiasi cosa, per imparare qualsiasi cosa.
Forse è la società (certo, brava, sempre tutti a dar la colpa alla società, che poi quando il tuo vicino ne sgozza un altro ti metti a dire “aaaah era un così bravo ragazzo, salutava sempre, eeh, ma è la socità!”),
forse sono gli anni in cui vivo, ma mi sento come se non avessi abbastanza tempo per fare nulla.
O forse sono solo un’altra nullità. Un’altra persona sfaticata che non ha ne la voglia ne la motivazione di fare nulla. 
Tutt’ispirazione, nessuna motivazione dicevano, ecco, questa sono io.

Nella mia testa ho progetti incredibili, immensi quadri dai colori brillanti, le forme avvolgenti, linee che saprebbero entrarti negli occhi e frugarti nell’anima strappandone fuori lacrime.
Ci sono melodie altisonanti e seducenti, monologhi da raccontare, trionfi da raggiungere…e poi?
E poi nulla, sto al computer, m’abbruttisco su facebook, vado quelle 3 ore in palestra, corro al lavoro,
mi chiedo “dovrò riprenderla o no l’università? E poi col lavoro come faccio? Non è che posso dedicarmici troppo, coi tempi che corrono avere un lavoro è già tutto! Peccato però mi piaceva…”

Che poi, LAVORO, lavoro è un parolone!
Io me ne sto nelle fiere con un sorriso imbalsamato, che la sera non riesco nemmeno a parlare, a chiedere alle persone “Buonasera, le può interessare un buono sconto?” “venga, posso prendere i suoi dati?”.
Cazzo, l’aspirazione della mia vita! Ma purtroppo è quello che passa il convento.
8 ore sui tacchi, un conto corrente, provvigioni lorde e un qualche calcio nel culo ai nuovi arrivati a cui devi far l’affincamento. Bello, bello davvero.
E la sera pensi, mah, eppure io volevo far l’attrice, io volevo cantare, io volevo dipingere e invece, e invece imbarco la gente con la promessa di un buono sconto.
Bello, bello davvero.

  
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