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Autore: gemellina    08/03/2007    34 recensioni
“Draco… è tardissimo”,dice, mentre sollazzato sul letto la osservo mentre si veste. “E allora? Non è la prima volta che mi vedono in boxer”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Decisamente l’insonnia gioca brutti scherzi!

Nasce come una specie di proseguimento alla mia one-shot precedente, A Cena da… Amici, ma credo possa essere letta anche da sola.

Buona lettura.

 

 

 

A Pranzo con… Amici

 

 

 

Sabato. Oggi è sabato. Il Sabato è un giorno sacro, e non perché è il giorno della settimana che preferisco, ma perché lo è da tempo immemorabile.

Era sacro per gli antichi romani, e per gli ebrei…

Adesso è sacro per tutto il mondo, e in quanto sacro non va sprecato.

Il Sabato va impiegato nel migliore dei modi, ciò che si farà in questo giorno va progettato con minuzia di particolari, ma una donna di mia conoscenza non la pensa affatto così.

La mia dolce mogliettina, masochista fino al midollo, ha preparato qualcosa che non mi piacerà.

Sono solo le 9 del mattino, e mentre io mi aggiro come uno zombie per casa in cerca di un divano, lei è bella e pimpante davanti ai fornelli che prepara qualcosa che non rientra nella corretta alimentazione di una sana colazione.

Forse sto ancora sognando, perché non credo proprio che una sana insalata verde sia un buon accompagnamento per una tazza di latte e cereali al cioccolato.

“Buongiorno tesoro”, è fin troppo radiosa.

“’giorno”, si avvicina al sottoscritto con un cucchiaio di legno in mano, è in posizione orizzontale e la cosa non mi entusiasma per niente.

“Assaggia”, ecco che mi ritrovo il cucchiaio in bocca senza preavviso, avrei potuto benissimo rimetterci le penne, strano ma vero sono ancora in vita, l’unica cosa che adesso non fa più parte di me sono le papille gustative.

Quella salsina che mi ha fatto assaggiare era bollente.

“Ma sei matta?”,bisogna sempre chiedere, perché anche se abbiamo passato la notte a fare ciò che ci piace tanto, non significa che la mattina al risveglio lei sia come l’hai lasciata prima di abbandonarti al sonno.

Lei mi sorride amabilmente, mentre io cerco di bere quanta più acqua gelata posso; è anche possibile che mi venga una congestione al pancino, ma al momento mi sembra solo una sorta di benedizione.

“E’ abbastanza salata?”

Ricapitoliamo, io sto per morire, e lei mi chiede se quella cosa è abbastanza salata?

“Non ne ho idea”

“Ho seguito alla lettera le istruzioni, ma non ne sono convinta del tutto…”, si porta l’indice alle labbra guardando dubbiosa sia la sua salsina, sia la salsina raffigurata nel ricettario, e sembra proprio che la differenza sia abissale.

Mi servo di un po’ di caffè, giusto per cercare di far tornare il mio Sabato che doveva essere di pace assoluta, un Sabato quasi normale.

Sorseggio il liquido nero, ma siccome non ne percepisco il gusto, avrei potuto spacciare anche dell'’acqua calda per caffè.

“Draco, ho sbagliato tutto…”,dice mugolando.

“Esagerata, solo perché la tua pappina è marrone e quella del ricettario è di un morbido giallino, non significa che tu abbia sbagliato tutto.”

Ok, questa potevo evitarmela, “Avrai sicuramente sbagliato qualcosa”

Lei annuisce, e inizia a riprendere tutti gli ingredienti.

“Tesoro, mi aiuteresti?”

Lei non può farmi queste domande mentre bevo, lei non può sempre farmi sputacchiare il tutto sopra la prima cosa che incontro.

“Cos?”

“Ti prego, sono in stato confusionale”

“No, non se ne parla”

“Fallo per me”

“No”

“Dai”

“No”

“Dai”

“No”

“Dai”

La cosa è alquanto inquietante, visto che l’eco dei suoi Dai, e dei miei No, sta rimbombando per tutto il perimetro della nostra dimora.

Dopo essere passati per la camera da letto, essere entrati dentro lo sterminato armadio e scelto abiti decenti, e aver attraversato il lunghissimo corridoio; adesso io mi trovo sotto il tiepido getto della doccia, mentre lei imperterrita e seduta sul bordo della vasca continua a ripetermi quell’odiosa parolina che mi si è attaccata in testa e sta minacciando la mia sanità mentale.

“Dai”

“No”

“Dai

“No”

Giuro. Non ne posso davvero più.

Solitamente Hermione non è così petulante, lo diventa solo quando abbiamo ospiti.

Merda!

“Amore, chi hai invitato a pranzo?”

Vorrei che questo fosse solo un incubo, la mia piccola diventa insostenibile quando si tratta di invitare qualcuno a pranzo o a cena, e anche dopo quasi un anno di felice matrimonio continuo a chiedermi il perché del suo masochismo.

Perché prova gusto nell’autodistruzione?

“Draco”, sospira un po’ troppo rumorosamente e ciò desta sospetti in me, “ho invitato Blaise e Pansy… e…”

Tiro un sospiro di sollievo, non ci sarà neppure bisogno di preparare qualcosa di decente da mangiare, visto che le loro bocche saranno troppo occupate nel fare altro.

L’unica cosa che ci occorre è la chiave della stanza degli ospiti, e dopo il misfatto basterà bruciare le lenzuola, come a voler evitare la peste.

Afferro l’accappatoio e comincio a frizionarmi i capelli con un asciugamano.

Hermione però non mi sembra del tutto rilassata.

“Se hai invitato quei due, non devi affannarti per riuscire nella preparazione di un pranzo impeccabile”,le dico dolcemente posandole un casto bacio sulle labbra.

“Draco, il problema è che ho anche…”,deglutisce, “…invitato Harry e Ginny”

E’ decisamente un incubo.

“Credo che dell'’acqua debba avermi manomesso il padiglione auricolare…”

Potty e Weasley no, se rinchiudessimo quei due in una stanza non rimarrebbe più niente, ed io tengo troppo ai vecchi cimeli di famiglia che invadono la mia casa, tengo alla mia incolumità e tengo troppo alla donna che amo e che sta tormentandosi le labbra.

Non vorrei che un piatto volante arrivasse a colpirla.

Mi avvicino, e con il pollice le tocco leggermente le labbra, per fare in modo che smetta di torturarsele.

“Ti ho fatto arrabbiare… so che…”

Le sorrido, è così tenera che non potrei mai avercela con lei. Mai.

Mi chino sulla sua esile figura, “Non potrei avercela con te…”, le sussurro prima di lambirle le labbra invitanti con la lingua e avere accesso alla sua bocca. Accesso che non mi viene negato.

“…solo con Potty e quella psicotica frustrata sessualmente di sua moglie, se osa far volare anche solo un piatto…”, sorride sulle mie labbra, e dopo averla stretta possessivamente contro il mio petto la trascino dentro la doccia con il sottoscritto e riusciamo ad accantonare il pensiero su quei quattro uragani che si abbatteranno su casa Malfoy.

 

 

Bagnati e soddisfatti.

Il miglior modo per dimenticare ciò che avverrà a momenti, è fare l’amore con la propria moglie.

Sì, lo so che tra di noi finisce sempre così, e forse visti dal di fuori potremmo apparire come una giovane coppia immatura e in calore 24 ore su 24, ma giuro che non è così.

Ho sempre sostenuto che il nostro matrimonio sia migliore di quello di Blaise e Pansy e quello di Potty e Psicotica Weasley, perché è una sorta di via di mezzo.

Non ci diamo dentro come conigli in calore e non facciamo in modo di spendere tutti i nostri soldi in servizi di piatti.

“Draco… è tardissimo”,dice, mentre sollazzato sul letto la osservo mentre si veste.

“E allora? Non è la prima volta che mi vedono in boxer”

“Non è per questo, è solo che dato il piccolo imprevisto della doccia, ci siamo dimenticati di cucinare”, in tutta sincerità io ho voluto dimenticare di cucinare, “e abbiamo pochissimo tempo per trovare una soluzione.”

E’ vero. Per quanto non m’importi di sfamare quei trogloditi, io devo in qualche modo nutrirmi.

Detto fatto.

Con un puff mi smaterializzo, pronto per andare a prelevare la soluzione.

 

                                                                  ***

 

Eccomi a destinazione e solo adesso mi rendo conto di essere in boxer.

Mi aggiro furtivo per il maniero, sperando di non incontrare nessuno, sarebbe piuttosto imbarazzante dover spiegare a qualcuno del mio precario abbigliamento, soprattutto se si tratta dei propri genitori.

“Draco?”, una voce insicura arriva forte e chiara al mio orecchio, sono stato scoperto, accidenti!

Mi giro a rallentatore sfoggiando un bellissimo sorriso, uno di quelli di rassicurazione.

“Madre, ma che bella sorpresa…”

Ok, la sorpresa gliel’ho fatta io, visto che mi trovo a girovagare a Malfoy Manor senza preavviso e senza abiti.

“Risulto invadente se ti chiedo il perché della tua visita inattesa sprovvisto di indumenti decenti?”

E’ un bene dire alla propria genitrice che esco da momenti di puro godimento con la mia consorte?

Meglio evitare di causarle un infarto, è ancora troppo giovane e bella per perire.

“La nostalgia dei genitori può portare ad azioni avventate”

Anche la paura di dover affrontare una questione privata come la vita sessuale con la donna che ti ha messo al mondo, porta ad azioni avventate, infatti credo che la mia bocca si sia scollegata dal cervello, dando vita a quello scempio di frase a dir poco agghiacciante!

Con molta probabilità adesso crede che la mia adorabile mogliettina mi abbia portato all’alcolismo o alla droga.

“Lucius”, la giornata non poteva essere migliore, ci mancava solo il paparino.

“Cissy, cosa...”, ma anche lui si ferma quando nota la mia persona in soli boxer aggirarsi per il corridoio.

“Draco, è uno scherzo?”

Che rottura! Quanto la stanno facendo lunga per un paio di boxer che non lasciando nulla all’immaginazione indosso a quel gran bel ragazzo che è il loro unico figlio!

“Ok, avete ragione… il mio comportamento è imperdonabile, ma ho bisogno di un elfo”

Ecco! Detto così sembra che sono frustrato sessualmente e che proverò a sfogare i miei istinti repressi su un povero elfo.

Che ribrezzo! Però potrei sempre proporlo a quell’idiota di Potter!

“Un elfo?”, la voce dei miei genitori sembra essere incuriosita e terrorizzata allo stesso tempo.

“Un elfo”, scappo nelle cucine, e dopo averne preso uno mi smaterializzo a casa mia, e non me ne frega un bel niente se i miei sono ancora lì imbambolati a chiedersi se non sia arrivato il momento di farmi internare al San Mungo.

 

                                                                  ***

 

“Eccomi”,esordisco trionfante, Hermione però mi guarda riluttante, “Un elfo? Stai forse dicendomi che per uno stupido pranzo noi schiavizzeremo una povera e indifesa creatura che non chiede altro che un po’ di libertà e un giardino dove correre e giocare felice?”

Sì, me lo immagino uno di questi obbrobri che zampetta felice in un prato fiorito, rincorrendo un altro essere simile a lui che spalanca le fauci felice e gioioso.

Patetico!

“Hai invitato quei pazzi a pranzo?”

“Sì”

“Ti sei fatta sedurre dal sottoscritto lasciando in 13 la preparazione del pranzo?”

“Ehm… sì”

“Concordi con me nel dire che anche se non ti fossi lasciata sedurre, cosa improbabile, non avresti saputo comunque dove mettere le mani e avresti dato i a quei poveri pazzi solo un’insalata scondita?”

“Sì”

“Se hai risposto positivamente a tutte le domande, l’unica soluzione è far preparare il pranzo a questo scempio che ho rubato ai miei genitori”

Indico l’esserino verde, e non so il perché, ma mi sembra di aver dato vita ad una televendita.

“Ok”, si rassegna all’evidenza, “Ma dopo il pranzo lo liberiamo”

“Sai quanto mi piacerebbe, ma credo che i miei rivendicheranno la sua presenza”,faccio spallucce e la vedo accompagnare quello schifo verde marcio in cucina; io intanto ne approfitto per indossare qualcosa.

 

                                                       ***

 

Casa Malfoy

Ore 13,00

Quello che doveva essere un tranquillo Sabato dopo una settimana da paura.

 

 

Era tutto perfetto.

Hermione appariva rilassata.

L’elfo era misteriosamente sparito.

Un pranzetto niente male avrebbe fatto credere agli ospiti che fosse tutta farina del sacco di Hermione, e Draco Malfoy era vestito di tutto punto.

Uno scampanellio avvertì l’arrivo dei primi ospiti, e quando Hermione e Draco aprirono la porta si trovarono dinnanzi il pornografico e ormai conosciuto spettacolino in cui amavano esibirsi i coniugi Zabini.

“Avete mai provato a parlare?”,chiese acido Draco, trascinando di malavoglia quelle due sanguisughe dentro casa.

“Qualche volta, ma la bocca ci piace impegnarla in altro”,rispose saggiamente Pansy con le braccia ben saldate al collo di Blaise, che continuava a consumarla con sguardi affamati.

“Dicono che anche respirare faccia bene”, ma anche le parole di Hermione furono vane; a quanto pareva, quei due amavano praticare la respirazione bocca a bocca, anche quando non era strettamente necessario.

Si accomodarono in salone, e la fatica fu enorme visto che fare un po’ di conversazione sembrava utopia.

Improvvisamente delle voci agitate e con tono superiore, arrivarono alle orecchie dei coniugi Malfoy, che abbandonando i loro bicchieri colmi di vino sul pregiato tavolo, corsero alla porta d’ingresso consapevoli che quelle voci non potevano far altro che appartenere agli altri due ospiti.

Forse, almeno con quei due, avrebbero potuto fare qualcosa che si avvicinasse ad una conversazione.

“Sei sempre il solito ritardatario”

“Se tu non ti fossi messa a parlare al telefono con tutta la tua famiglia a quest’ora saremmo arrivati in orario”

La scena raccapricciante era ormai conosciuta dai Malfoy.

Quei momenti non avrebbero dovuto esistere, e  se Draco continuava a chiedersi il perché sua moglie aveva dato vita a quel pranzo, Hermione stava iniziando a capire che era un’idiota e che quel Sabato avrebbe fruttato di più se avesse fatto altro con suo marito.

“State bene?”, una di quelle domande a cui si risponde sempre sì, per il sol fatto di non voler mortificare chi te lo chiede con il preciso motivo di mostrarsi gentile, e non effettivamente interessata ai tuoi problemi.

“Per niente”,ruggì Ginny.

“Lo stesso vale per me”,rincarò Harry guardandola in cagnesco.

Il pranzo si preannunciava da… brivido!

“Bourbon o Chardonnay?”,chiese Draco avvicinandosi alla consorte con ambedue  le bottiglie.

“Entrambe”, l’alcolismo sembrava l’unica via di fuga.

 

                                                                  ***

 

Il pranzo era degenerato, ma qualcosa di positivo vi era stato.

Le urla di Harry e Ginny avevano fatto in modo che Pansy e Blaise si staccassero per cercare di avere un po’ di silenzio… quei rumori insopportabili li distraevano.

Draco stava maledicendosi poiché dopo numerosi bicchieri del vino più forte che possedesse, non era ancora riuscito a perdere conoscenza, ma essendo che la sua piccola, stava rischiando di rimetterci la pelle- poiché seduta tra i coniugi Potter- decise di trascinarsi dietro gli uomini e lasciare spazio alle donne e parlare di tutte quelle cose frivole che piacevano tanto.

 

                                                                  ***

 

“Finalmente un po’ di calma.”,disse Draco spaparanzandosi sul divano, non curandosi della sua postura poco signorile.

“E’ mai possibile che non sappiate fare altro che baciare e litigare? Non potreste trovare una via di mezzo?”,chiese imbestialito come una iena.

Blaise ed Harry si guardarono attoniti, con molta probabilità non credevano possibile che esistesse una via di mezzo nel matrimonio.

“Vuoi forse dirmi che tu ed Hermione non litigate?”,chiese beffardo Harry, facendo imbestialire ancor di più il padrone di casa.

Un lungo sospiro e una grande forza di volontà nell’evitare di iniziare a scagliare lui, oggetti di cristallo e porcellana sopra quell’idiota dello Sfregiato.

Forse stava iniziando a comprendere gli atteggiamenti feroci di Psicopatica Weasley. Forse.

“E vuoi forse dirmi che non fai sesso con tua moglie?”,altra lungimirante domanda fatta da Blaise, quello che doveva essere il suo migliore amico.

Forse Draco, stava iniziando anche a capire il perché Pansy infilasse la lingua nella bocca del marito sempre… era sicuramente per evitare di sentire le sue stronzate abominevoli di dimensioni colossali, perché se le gli avesse dato modo di aprire bocca per proferire parola, a quest’ora la loro relazione sarebbe stata nelle medesime condizioni di quella di Potty.

“Vi siete bevuti il cervello o cosa? Mi sembra ovvio che io ed Hermione litighiamo e facciamo del sesso sublime”

I due lo guardavano sconvolti, quasi come se avesse appena dichiarato di essere gay.

Era inconcepibile come quei due riuscissero a conciliare due cose così diverse.

Fare sesso era ben diverso dal litigare.

Draco pensò inevitabilmente di trovarsi ancora insieme a quei due casi disperati di Tiger e Goyle.

 

 

                                                                  ***

 

La situazione delle donne non era migliore.

Pansy sospirava afflitta limandosi le unghia, Ginny inferocita si rigirava tra le mani un piccolo peluche, ed Hermione continuava a bere imperterrita.

Quella sera l’avrebbe passata in compagnia del gabinetto, ma la cosa non le dispiaceva più di tanto.

“L’ultima volta che ho fatto sesso con Harry è stato in viaggio di nozze”, disse furiosa, mentre uno sguardo scioccato di Pansy faceva capire che lei sarebbe morta senza fare sesso.

“Avete mai provato a parlare con calma?”,chiese Hermione, animata dagli effluvi del troppo vino che circolava allegramente nelle sue vene.

“No, litighiamo… è l’unico modo che ci è rimasto per comunicare”

“E tu Pansy?”, chiese poi.

“Noi comunichiamo attraverso il linguaggio del corpo”,fece maliziosa.

Hermione scosse la testa: erano due casi persi, che soffrivano di strane patologie… del tutto stupide.

“Sai cosa mi ha regalato a San Valentino quell’idiota?”

“No”

“Un paio di mutandoni di lana, non li usa neanche la prozia Tess… te ne rendi conto?”

Hermione roteò gli occhi, e ingollò un altro sorso.

“Io ormai non la uso neanche più la biancheria intima…”, il tono di voce allegro di Pansy fece salire un conato di vomito ad Hermione; quella donna la voleva morta.

“Avete mai provato a cercare di costruire un rapporto equilibrato, basato sia sui litigi che sul sesso? Ogni tanto parlare con il proprio partner può portare a trovarsi su lunghezze d’onda differenti, ma per esperienza personale posso assicurarvi che fare pace dopo un litigio è un’esperienza indimenticabile”

Le due ragazze sgranarono gli occhi, e la guardarono come se fosse una marziana che predicava la pace e l’amore nel mondo.

 

 

                                                                  §§§

 

Fine. Abbiamo finalmente messo fine a questa disastrosa giornata da incubo.

Parlare con quei due deficienti è stato spossante, ho davvero creduto che Tiger e Goyle si fossero impadroniti dei loro corpi grazie alla Pozione Polisucco.

“Sono sfinita”, la mia piccola si butta sul letto, è davvero stanca, ed anche terribilmente sensuale avvolta nella bianca canottiera che usa come pigiama.

Le bacio lievemente una tempia.

“Concordi con me, nel dire che conosciamo solo gente turbata mentalmente?”, si volta verso di me e mi bacia teneramente, “Lo penso… e dopo questa terribile giornata non ho più dubbi”

Continuiamo a baciarci senza sosta, improvvisamente sento la sua piccola mano sul mio petto che cerca di allontanarmi da lei.

“Cosa succede?”

“Quasi dimenticavo… i tuoi genitori hanno mandato un gufo”

“Cosa volevano?”

“Non ho capito bene… ma hanno allegato un paio di pantaloni e una camicia…”

Sì, conosco solo gente turbata mentalmente!

 

 

                                                                                     The End

 

 

 

Eccezionale? Oltre Ogni previsione? Accettabile? Scadente? Desolante? Troll?

 

Kisses^^

 

 

  
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