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Autore: Zhalia94    24/08/2012    3 recensioni
[Fiction classificata seconda al contest "Quello che fu prima dell'inizio]
[Fiction partecipante al contest "Quello che fu prima dell'inizio"]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata ad Aly e Marghe.
Ragazze, non posso più immaginare di stare un giorno senza voi
Vi voglio bene <3



Titolo:The missing piece
Fandom: Huntik
Personaggi:Lok
Genere: Fluff, Sentimentale
Avvertimento:One-shot.
Rating:Verde
Note Autore(facoltative):
 
Capitolo Unico – Lok
 
Era una monotona sera di autunno. Il vento fischiava dolcemente attraverso le lunghe file di
cipressi, creando una dolce melodia. Più in là, alla fine del verde viale, una piccola villa solitaria,
celata dall'oscurità che scendeva pian piano.
Un bambino, non più grande di sei anni, si rigirava tra le lenzuola, non riuscendo a prendere
sonno. “Perché papà non è venuto alla mia festa di compleanno, oggi?”, si chiese. “Aveva
promesso che sarebbe venuto!” si disse. “Non mi ha nemmeno scritto una lettera o mandato un
regalo!”. Lacrime di dolore misto a rabbia cominciarono a imperlargli gli occhi e lì rimasero,
come prigionieri incatenati alla parete di una cella, finché il bambino non le cacciò via,
costringendosi a non dar sfogo a quel suo capriccio.
Sapeva che il padre era sempre molto impegnato a causa del suo lavoro e che, molte volte, era
costretto ad andare dall'altra parte del mondo. Stava via mesi, e quando tornava a casa non si
fermava, mai, più di due settimane: quelli per Lok erano i giorni più belli di tutto l'anno.
 
Il bambino si alzò a sedere sul letto. Sentiva troppo la mancanza del padre. Aveva bisogno di
sentirne la presenza, in qualche modo. Rimase lì, fermo, per qualche secondo, la testa persa in
un'idea folle.
Presa la sua decisione, si alzò. S’infilò le scarpe e un giacchino, quello azzurro con la scritta
Converse che gli aveva regalato il padre per il compleanno dell'anno precedente.
Deciso e sicuro di sé, fece per aprire la porta della camera. << Lok, che stai facendo? >>. Alla
voce della sorella la mano di Lok non fu più in grado di aprire la porta.
Il bambino si avvicinò alla sorella e, accarezzandole dolcemente la guancia ed i biondi capelli le
sussurrò: << Sst... non ti preoccupare... ora dormi... >>; e a quella sensazione di benessere e
tranquillità che riceveva dai gesti e dalle dolci parole del fratello, precipitò nuovamente in
un lungo sonno.
 
Quando Lok fu sicuro che la sorella si fosse riaddormentata, abbassò la maniglia della porta e
uscì, attraversando, così, il corridoio, poi la sala d’ingresso in punta di piedi.
Dando, furtivo, un'ultima occhiata intorno, aprì la porta d'ingresso e uscì.
La volta celeste era illuminata da milioni e miliardi di stelle, che conferivano ai fili d'erba i loro
riflessi argentei. Il vento accarezzava dolcemente il viso di Lok, scompigliandogli i capelli.
S’incamminò verso il bosco.
 
Dopo poco giunse nelle prossimità di un lago, sulle cui acque trasparenti si rifletteva la candida
luna sorridente. Era quello il posto in cui aveva giocato con il padre, l'ultima volta, quell'estate,
prima che lui partisse di nuovo, per poi non far più ritorno.
Lok si mise seduto sull'erba umida, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dai ricordi,
riassaporando ogni singolo attimo di quel magico momento.
Nella carezza del vento ora sentiva la presenza di suo padre, e a quella sensazione non riuscì a
trattenere le lacrime. << Perché non sei venuto? >>, chiese, come se il padre fosse lì, accanto a lui.
Non ricevette alcuna risposta, e quel silenzio doloroso lo fece precipitare. Le lacrime non la
smettevano di scendergli sul viso, facendogli prudere le guance.
 
Quando avrebbe riabbracciato il suo adorato papà?
 
 
[Fiction classificata seconda al contest "Quello che fu prima dell'inizio]
[Fiction partecipante al contest "Quello che fu prima dell'inizio"]
 
Correttezza grammaticale/sintattica: 14/15 Commento: la storia è scritta con una grammatica perfetta, ma c'è
un punto in cui i tempi verbali sono differenti e la narrazione si ingrippa.

Originalità: 7.5/10Commento: tutto sommato, la storia è originale. Anche se l'infanzia di Lok è un tema tutto
sommato "comune", visto che anche nel cartoon si parla del suo dolore per l'abbandono del padre.

IC dei personaggi:  5/10Commento: e qui è la nota dolente. Lok qui è molto maturo, o almeno è ciò che la
fiction mi fa intendere. Il problema è che Lok è sempre un ragazzino, e già nella prima serie ha bisogno di
qualcosa come venti puntate per maturare. Va bene che si trattenga e cerchi di sembrare più adulto, ma qui è
davvero troppo.

Gradimento personale:  3.5/5Commento: in fondo la storia mi è piaciuta, ma come ho detto l'OOC di Lok non
mi è affatto digeribile.

Totale: 30/40
   
 
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