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Autore: Chiari    24/08/2012    0 recensioni
sfiga e fortuna si intrecciano ma diciamo che ne succederanno tante, ma se non ci fosse la mia migliore amica come fare? sei importante per me e spero che leggerai questa storia, ah si i capitoli sono molto corti! :( spero di riuscire a svilupparli man mano che andrò avanti
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Venerdì non uscimmo perché Javier era occupato e come previsto da Zayn un paio di giorni prima cenammo tutti in camera.
Pizza film e poker.
Cry scommise la sua casa, Ila Liam, io scommisi il mio futuro figlio e Giulia una ciocca di capelli di Harry.
I ragazzi scommisero le fish come persone normali.
Ci divertimmo bene ma poi Zayn dovette rovinare tutto.
Diede un pacchetto a Cry.
- Amore tiene questo è per te! Ho girato mezza Milano per comprartelo spero ti piaccia.
La faccia di Cristina diceva tutto.
Sbiancò in mezzo secondo lasciò cadere il pacchetto e iniziò a piangere rimanendo immobile in piedi a fissare quella cosa.
Poteva esserci sono una cosa dentro quel pacchetto: una bambola di porcellana.
Penso fosse l’unica cosa di cui avesse paura. Erano un trauma per lei.
- Potevi dirmelo che non ti piaceva senza fare tutta questa sceneggiata!
Presi Zayn in disparte e gli raccontai la storia, corse subito da Cry scusandosi e cercando di farla calmare. Quella bambolina era seriamente inquietante, per un momento fece paura anche a me.
La nascosi nell’armadio chiudendolo poi a chiave. Mi coricai con tutti lì non con l’intenzione di addormentarmi ma successe.
La mattina sentì una mano che mi toccava il viso, credendo che fosse Marco mi avvicinai e gli diedi un bacio sulle labbra, poi mi resi conto che non era Marco, non senti il suo piercing aprì gli occhi e vidi che era Harry.
Mi alzai di scatto, non era molto tardi ma tutti dormivano.
Harry aveva dormito in mezzo a noi.
Non si era accorto di nulla, continuava a dormire, magari pensava che fossi Giulia, o forse no visto che come mi alzai si sbragò tranquillamente nel letto. “Oddio questa stanza è un casino” pensai.
Passando per sbaglio pestai la mano di Zayn, che non emise manco un suono, si girò direttamente dall’altra parte.
Vidi che Ila era sveglia.
- Chia vieni con me, ti faccio vedere una cosa! ci cambiammo e scendemmo, mi portò nei parcheggi privati dell’hotel.
Mi portò davanti a una Ferrari nera.
Rimasi a bocca aperta.
- Vuoi rimanere lì a fissarla o sali e andiamo a farci un giro?
- Salgo!
- Ecco appunto.
POV CRISTINA: Mi svegliai e vidi che Chiara e Ila non c’erano Cercai invano di svegliare Zayn poi ci rinunciai lo scavalcai e andai a prepararmi la valigia.
Si poteva dire che la nostra camera era diventata una porcilaia.
Per terra si potevano trovare: mutande, vestiti, bottiglie di roba, cartine di Zayn, specchietti tascabili, trucchi, tinta per il ciuffo di Zayn e tanto altro.
Dovetti riordinare tutto e iniziai a preparare ,quando mi accorsi che mancava una cosa: la valigia di Zayn.
Allora lì mi venne il dubbio; sarebbe ripartito con noi? O sarebbe tornato in Inghilterra e mi avrebbe lasciato così?
Chiamai Chia ma non rispose, ma in compenso pensai di aver svegliato qualcuno perché senti la suoneria di Chia fino in camera mia.
Mi riaddormentai, o almeno credo, sognai che Zayn entrava in camera con una valigia nuova di zecca e io gli chiesi:
- E questa?
- Pensi che ti lascerò partire così domani?
- Non lo so..
- Ma tu sei pazza! Dopo averti conosciuto, ora credo nei colpi di fulmine e nell’amore a prima vista e probabilmente anche nel paradiso. Si perché quando tu mi baci io tocco le stelle, capisci questo?
- Si che lo capisco, è lo stesso per me!
Venne e mi baciò.
Sembrava così reale.
O aspettate un momento, lo era.
Tutto quello era successo davvero.
Non ci credo. Nemmeno se mi pagate. Ditemi su che programma di scherzi siamo.
Probabilmente su nessuno.
Scoppiai a piangere lo abbracciai fortissimo, non volevo lasciare la presa per nessun motivo al mondo, sembravo un koala che abbracciava il suo albero preferito.
Mi sollevò in braccio e continuò a baciarmi,.
- Io non ti lascerò mai. Mai. Hai capito?
- Si.
- Dopo gli esami, mi troverai fuori ad aspettarti.
- Ma dove starai?
- Da Chia!
- Aspetta ma quindi tu e lei avevate già deciso tutto!
- Certo!
- Ma da quanto vi conoscete voi due?
- Veramente siamo in 3! Io Giuly e Chiara sin da quando eravamo bambini siamo sempre stati molto uniti. Che ci conosciamo almeno da 16 anni! Poi noi abbiamo anche una casa a Bradford e quando ho compiuto 16 anni i miei genitori hanno deciso di tornare a vivere lì. Quanto mi è costato separarmi da quelle due pazze! Ci siamo sentiti sempre, ogni notte, facevamo le video chat con skype, ci raccontavamo tutto ciò che ci succedeva durante la giornata, Chiara mi dava dell’effeminato ect.! Si può dire che siamo migliori amiche come dice lei.
- Amici magari! Sai tu sei un ragazzo!
- Si ma sono effeminato per lei quindi..!
- Aah si giusto!
- Ma ti posso assicurare che sono un vero uomo!
- Ci credo!
- Invece tu e Chia quando vi siete conosciute?
- Sui banchi di scuola!
- Se mi avesse parlato prima di te sarei tornato correndo!
- Tanto io stavo già con Samuele perciò sarebbe stata una perdita di tempo!
- Anche quando sei venuta qua eri con Samuele eppure ora sei con me.
- Si ma se non fosse venuta Alice magari stavo ancora con lui.
- No io non credo.
- Chissà.
Finimmo di preparare le valigie e intuì che Chia era tornata quando sentì Gilia gridare: “stupidaaaaa” e Marco: “ aia cazzo”
Corse subito in camera mia preoccupatissima.
Zayn si stava facendo i colpi di sole.
- E poi non vuoi a chiamarti effeminato?
- Zitta vieni qua e aiutami!
- Arrivo un attimo!
- Muoviti mi sto incasinando
- Cry che è successo? Mi hai chiamato io ero con Ila!
- No nulla tranquilla avevo un dubbio che si è risolto 5 minuti dopo che mi è venuto.
- Si Zayn viene con noi!
- Ecco.
- Vado ad aiutarlo sennò questo fa la tinta al pavimento e al lavandino!
C’era un gran feeling fra i due, si può dire che erano dolcissimi perché sapevo che anche se Chia lo sbaciucchiava e si divertivano tanto insieme, non avrebbe mai osato provarci con lui.
Erano due scemi.
Non chi più dell’altro, ma penso Chia.
Era vero quello che diceva lei, quando era con lei e Giuly faceva un po’ l’effeminato, ma era una cosa molto dolce.
Chia finì di fargli la tinta e torno in camera sua.

POV CHIARA: Tornai in camera diedi due pugni sul braccio a Marco per farlo alzare e iniziare a pulire.
Non sapevo se dire a Giulia di quella cosa con Harry. Ma alla fine che male c’era, eravamo entrambi incoscienti, perciò non si poteva definire tradimento, giusto?
Spero.
Dopo che lo spiegai a Giuly, non se la prese, mi disse semplicemente di non preoccuparmi e mettermi l’anima in pace.
Fui un po’ sorpresa da questa reazione, ma meglio così.
Mi arrivo un messaggio di Javier: “domani aspettami all’aeroporto, ti voglio salutare. E non solo io.”
Freddo come un igloo del polo devo ammetterlo eh.
Simpatico il tipo.
Il pomeriggio uscimmo a fare le ultime compere, ormai conoscevamo Milano come le nostre tasche ma c’era ancora un posto dove non eravamo ancora andati, in via Berchet, dove si trovava l’Inter point.
Iniziai a sclerare di sana pianta, come penso stesse facendo Cristina al Milan point.
Mi venne la tentazione di prendere a bastonate i commessi prendere tutto e scappare ma marco mi fermò.
Mi regalò delle matite e mi prese anche la maglietta ufficiale di Milito.
- Amore, mi permetti una domanda?
- Dimmi.
- Ma tu i soldi per comprarmi tuta sta roba li caghi per caso? No davvero me lo sto chiedendo.
- Sei sempre così fine e femminile!
- Lo so!
- No me li ha dati mio padre per partire!
- Ah ecco.
- Quanto saresti piaciuta a mia mamma!
- Perché?
- Perché siete identiche! Ambiziose, un po’ rompiscatole, amanti di trucchi smalti e cazzate varie, ma soprattutto amate sfottermi, questa è la cosa che vi accomuna di più.
Gli vennero quasi le lacrime a parlarne, perciò non lo feci continuare.
- Io tua madre me la ricordo di sfuggita, l’ho vista una volta. A una festa credo, me l’avevi presentata e poi non l’ho mai più vista.
- Mi dispiace, chi si aspettava che morisse così. È colpa mia lo so.
- La finisci di dire che è colpa tua? Non è colpa di nessuno.
- Io sarei dovuto andare con lei! Ma ho preferito restare a casa.
- Se fosse dovuto succedere, sarebbe successo comunque. Che ci fossi stato tu oppure no. Mi hai capito?
- Si.. E ora basta deprimerti e addossarti le cose! Sono venuta qua con te, perché ti amo e mi voglio divertire. Con te.
- Hai ragione.
- Ecco appunto.
Per la prima volta in quelle due settimane, ci coricammo presto.
Il nostro aereo partiva alle 8 perciò forse era il caso di alzarsi presto.
  
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