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Autore: Eliza    08/03/2007    0 recensioni
L'arrivo della carrozza da Monterrey porta editti del Vicere e un nuovo residente per Santa Elena. Chi dovrà preoccuparsi di più, il Colonnello Montoya o la Regina? (tradotta da Fioredivetro)
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Scena 1

 

Scena 1

"Champagne. Cognac. Vecchio madeira. Ecco perchè non riesci a concentrarti. Sei diventato un ubriacone, Luis?"

//Non ancora, ma ci sto facendo un pensierino.//  Montoya non si stava affatto godendo la giornata, soprattutto perchè la prima persona che aveva incontrato appena mattina era stata Sabina, tutta impegnata a rovistare tra i suoi documenti. Per fortuna, aveva trovato solo quelli ufficiali.

"Bisogna fare buona impressione sulla nobiltà locale. Me l'hai insegnato tu, mi corazon."

La moglie alzò la testa per fissarlo e lui quasi sorrise--sapeva quanto lei odiasse i vezzeggiativi. "Anche l'ampiezza della libreria accresce la tua influenza?E' una collezione notevole e dev'essere stato difficile e costoso ottenerla, in questo posto isolato. Trattati di guerra e storia. Lavori scientifici--Bacon, Newton, Galileo. Dante. Shakespeare. Una prima edizione del 'Don Chishotte'." Sabina pronunciò quest'ultimo quasi fosse un'accusa, come il simbolo di tutte le sue inadeguatezze. Non lo conosceva per niente.

"E' un regalo," rispose Montoya calmo.

"Hai amici generosi," ribatté lei sospettosamente.

"Uno o due." Non aveva intenzione di aggiungere altro a riguardo--meglio lasciarla immaginare. Inoltre, non voleva lasciarle credere che non era capace di gestire i suoi affari. "Ho trovato la maggior parte di quei libri nelle haciendas abbandonate, o in quelle requisite dallo Stato. Non tutte le persone che tornano in Spagna hanno la voglia, o la possibilità di portarsi via tutto. Faccio loro un favore conservando tali oggetti."

"Ed ecco che arriviamo alla terra."

"Cosa desideri sapere?Non ho segreti per la mia amata consorte."

Sabina lo guardò male, in risposta al sarcasmo, ma non si distrasse. "Dove hai la testa, Beata Vergine!Stai sprecando tempo con i terreni. Non ci hai fatto niente."

"Al contrario, li ho conservati in nome della corona, com'è mio dovere fare. Potrei chiedere a Monterrey i fondi per far fruttare la proprietà, ma hanno difficoltà anche a pagare i loro stessi lavoratori. Non voglio aggravare la situazione." Soprattutto, Montoya non voleva attirare l'attenzione sulle sue acquisizioni. I minerali, i diritti sull'acqua, ogni cosa che potesse essere trasformata in denaro liquido stava già dando i suoi frutti. I  contadini affittuari erano rimasti a lavorare come prima, quindi non c'era niente che indicasse cambi di proprietari, e una rendita regolare veniva spedita a Monterrey--anche se si trattava di appena un terzo del reale guadagno. Naturalmente, Montoya aveva capito cosa stava suggerendo Sabina, ma non era questo in momento di rivelarsi. Quella donna non era mai stata paziente.

"Con Agustin come Vicere, questo non sarà più un problema. Abbozzerò domani una lettera per riferirgli delle tue...preoccupazioni, e chiedere dei fondi per le migliorie. Dovremmo riuscire ad ottenere una buona percentuale sui profitti, come custodi di una così ampia fetta di terra della corona."

"Hai limitato i tuoi obbiettivi, vedo. Adesso ti accontenti di gestire una terra, invece di possederla?"

"Possedere un terreno qui!Perchè dovrei desiderare un mucchio di sabbia e cactus?Lo devi alla mia famiglia che i nostri figli abbiano tutti i vantaggi che il mio status comporta."

Il colonnello girò la testa e finse di tossire, dato che alle parole 'i nostri figli' rischiavano di riderle in faccia. Le poche volte che Sabina era rimasta incinta durante i loro primi anni di matrimonio, le gravidanze erano terminate prima che i segni fossero evidenti. Se La sua costituzione si era rafforzata dopo la ventina, ma Montoya non le aveva dato la possibilità di verificarlo. E ora non si fidava di lei abbastanza neanche per pensare soltanto di riprovarci.

Sabina strinse gli occhi e continuò ad apporre le sue ragioni. "Zio Gregorio ti ha fatto un enorme favore trovandoti una posizione così illustre, con il tuo passato..."

Montoya inclinò leggermente la testa, mantenendo lo sguardo fisso in quello di sua moglie. Si accertò di avere un tono di voce molto calmo. "Non l'ha fatto anche a *te* un favore, allontanando un marito che si rifiutava di seguirti ciecamente attaccato ad un guinzaglio?"

"Dovresti mostrare più rispetto per le persone più importanti di te," lo rimproverò lei.

In passato questo sbattergli in faccia il suo status sociale avrebbe comportato la sua sconfitta, o il suo uscire dalla stanza per controllare la rabbia. Ora, invece, si rilassò nella sedie e ridacchiò sotto i baffi nell'incontrare lo sguardo furioso della moglie. L'esperienza in California gli aveva insegnato a giudicare il vero valore delle persone. "Ma mia cara," rispose mellifluo, assicurandosi che lei capisse dov'era collocata nella gerarchia del nuovo mondo. "Lo faccio."

  
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