"Aurora, sei in onda tra cinque minuti." Dice uno dei produttori dell'Ellen Show.
Mi alzo dalla poltrona di pelle bianca, sistemandomi la gonna. "Come sto?" Chiedo a mia madre.
"Benissimo, come sempre." Sorride incoraggiante. "Sii te stessa, ti ameranno."
Annuisco nervosamente. Questa intervista con Ellen è la più importante che abbia fatto finora. 
"Aurora, sei in onda tra un minuto!" Lo stesso tizio di prima mi fa cenno di seguirlo. "Allora, Ellen ti presenta, tu sorridi ed esci. Capito?"
Annuisco di nuovo. E se inciampo? Non dovevo mettermi i tacchi, dannazione! Mi maledico mentalmente mentre una ragazza mi sistema il microfono sul vestito.
"Date il benvenuto alla bellissima Aurora Ray!" Dice Ellen, e parte una raffica di applausi.
Ok, ecco il momento. Ricorda: respira piano, sorridi, e muoviti con grazia. Esco dal backstage sorridendo e salutando con la mano. Dopo quella che sembra un'infinità, raggiungo Ellen e la abbraccio.
"É fantastico averti qui." Mi sorride appena ci sediamo.
"É un sogno esser qui!" Rido, guardandomi intorno. Wow, lo studio sembra molto più grande in TV.
"Allora, arriviamo dritti al punto." Sorride Ellen. "Sei stata scoperta, come Justin Bieber, su YouTube dalla tua agente Beth, e poi?"
"Beh, poi mi ha presentata a uno dei proprietari della Hollywood Records, e ho cantato per lui." Sorrido.
"E deduco che tu gli sia piaciuta." Continua, sempre sorridendo.
"Si." Mi misi a ridere. "Ho firmato un contratto ed eccomi qui!" Batto leggermente le mani sui braccioli della poltrona.
"Bene. So che è appena uscito il tuo primo disco, Lyrical Judgement. Come ti senti?"
"Oddio, è pazzesco. Sono molto orgogliosa del disco, spero che i fan lo apprezzino." Sorrido.
"Parlando dei tuoi fan: ne hai moltissimi! E vanno sempre aumentando!" Sorride. "Mi hanno twittato per mesi perchè tu venissi a questo show."
Rido. "Si, sono magnifici. Non avrei mai pensato che avrei avuto così tanti fans."
Sorride. "Cosa ne pensano i tuoi amici di questo?" Si mette a sedere composta e incrocia le gambe. "Voglio dire, la tua vita è cambiata in un baleno."
Annuisco, leccandomi le labbra. Ora sparerò una delle mie cazzate, me lo sento. "Si, beh, sono molto felici per me. La mia migliore amica, Taylor, è quella più emozionata. Ogni volta che sente una mia canzone sulla radio, si mette a urlare." 
Tutti si mettono a ridere. Oddio, ok. Meno male, è andata. Prendo un bel respiro e mi riconcentro su Ellen, che ride.
"Bene, ora parliamo di ragazzi." Annuncia, facendomi l'occhiolino.
Mi nascondo il viso tra le mani e gli altri ridono. "Dobbiamo proprio?" Guardo Ellen.
Ride. "Si. Allora, hai un ragazzo?"
Ci penso un po' su. Stalkerare un ragazzo fino a casa e sapere a memoria che boxer indossa ogni giorno, può essere considerato come avere un ragazzo? No? Allora no, non ce l'ho.
Sorrido. "No, sono single."
"Per la gioia di tutti i ragazzi!" Ride, alzando i pollici in segno di ok. "Davvero, è pazzesco. Non penso di aver mai visto così tanti ragazzi in studio." Indica un gruppo di ragazzi della mia età che indossano magliette con la mia faccia sopra.
Ok, questo è troppo strano! Sorrido, nonostante tutto.
"Che carini." Dico semplicemente, prima di voltarmi di nuovo verso Ellen.
"Bene, purtroppo il nostro tempo finisce qui. Mi raccomando, Lyrical Judgement è nei negozi da ieri! Andate a comprarne una copia!"
Ok, è finita e sono ancora viva. Non penso che mi sarebbe mai potuta andare meglio! 

Entro nel SUV nero che mi dovrebbe portare al prossimo appuntamento. Batto il cinque a Joe, la mia guardia del corpo, e mi allaccio la cintura.
Il mio stomaco inzia a brontolare. Che cosa imbarazzante! É l'1.45 e stamattina mi sono alzata troppo tardi, il che significa niente colazione, a casa Ray.
"Mamma, ho fame." Guardo mia mamma che parla al telefono con qualcuno.
Mette una mano sul telefono. "Tranquilla, l'appuntamento è al Rouge. Mangeremo lì." Annuisco.
"Di che si tratta?" Chiedo ancora.
Sospira e porta il telefono lontano dall'orecchio. "É una sorpresa, Rory."
"Oddio!" Balzo a sedere composta. "Canterò con Beyoncè?!"
Ride, alzando gli occhi al cielo. "Non ancora, penso sia troppo presto. Ora lasciami parlare al telefono." Dice.
Faccio spallucce e tiro fuori il telefono, giocando a Temple Run per il resto del viaggio. Ha, ho battuto il record di Taylor! Devo ricordarmi di dirglielo, quando torno a casa.
Ovvero mai più.
Una mezz'ora dopo arriviamo davanti al Rouge, superando una sfilza di gente. Joe esce fuori dalla macchina, mentre mia mamma e io rimaniamo dentro per precauzione.
Guardo fuori dal finestrino. Ci sono tanti, decisamente troppi paparazzi. La cosa è strana, non ne ho mai visti così tanti tutti insieme.
Una volta che Joe li ha allontanati tutti, io e mia madre usciamo dalla macchina, facendo scortare da due omoni enormi dentro il ristorante.
Mia madre mi prende per mano e avanti verso un banco. "Salve, abbiamo un appuntamento con Scooter Braun e Beth Conigan."
Scooter Braun? Perchè questo nome è così familiare? Mhm.
Il ragazzo dietro al banco controlla qualcosa sul computer, poi annuisce e prende due menù, facendoci strada verso un tavolo.
"Ecco qui." Dice, appena ne raggiungiamo uno in fondo alla sala. Posa i menù sul tavolo e se ne va.
Beth si alza, sorridendo. "Aurora, Gwendolyn, vorrei farvi conoscere Justin Bieber, Scooter Braun e la madre di Justin, Pattie."
Stringo la mano a tutti, sorridendo. Tutti tranne Justin. "Piacere, sono Aurora."
"Oh, lo sappiamo!" Sorride Scooter appena ci sediamo al tavolo. 
Justin non ha nemmeno alzato lo sguardo dal telefono, perciò penso che non gli importi molto di conoscermi.
"Justin, metti via il telefono." Pattie gli da una leggera gomitata e lui alza gli occhi al cielo.
"Perchè? Non stiamo parlando di niente di importante." Dice.
"Adesso." Ripete sua madre, e Justin mette via il telefono, riluttante. "Mi dispiace per mio figlio."
"Ah, tranquilla." Sorride mia madre. "Anche Aurora è sempre attaccata al telefono. É ridicolo."
Dopo aver ordinato il pranzo, non ne posso più. "Allora, qual è il punto di questo incontro?" Mi guardano tutti, compreso Justin. Wow, che avrò mai detto?
Beth sorride. "Beh, abbiamo un'idea." Dice, sorridendo e guardando Scooter.
Inarco un sopracciglio. "E quale sarebbe?"
"Ecco, siete tutti e due a un buon punto della vostra carriera." Scooter indica me e Justin. "Aurora, il tuo primo album è appena uscito, perciò il tour comincerò presto, e Justin sta per pubblicare Believe. Entrambi avete bisogno di pubblicità positiva."
"Che stai cercando di dirci, Scott?" Justin lo guardo, inarcando un sopracciglio.
"Tu e Aurora siete i due cantanti adolescenti più famosi del momento, e avete storie simili. La gente vi adora perchè siete giovani e siete entrambi stati scoperti su YouTube. Se voi ragazzi... Usciste, o anche... Steste insieme... I media impazzirebbero." Spiega Scooter, sorridendo.
Spalanco la bocca leggermente, sperando di non risvegliare gli istinti ormonali di un cantante diciottenne. "Quindi volete che..." Indico Justin, poi me. "Stiamo insieme? Per pubblicità?" Annuiscono.
"Cazzo, no!" Sbotta Justin, incrociando le braccia. "Ho già fatto abbastanza cazzate come questa."
"Concordo." Annuisco. "Non ho mai firmato un contratto che implicasse avere un ragazzzo per finta."
"Ragazzi, la gente lo fa di continuo!" Esclama Scooter. "Non è niente di così grosso."
"E farà molto bene alle vostre carriere." Aggiunge Beth, sorridendo. 
"E se vogliamo una relazione vera?" Dico, incrociando le braccia. 
"Mamma." Justin guarda Pattie. "Sei davvero d'accordo con questo?"
Pattie esita qualche istante, poi annuisce. "Justin, è solo per un po'. Farà bene alla vostra carriera. E poi, pensa positivo: potevano sempre trovarti qualcuno molto peggiore di Aurora." Sarebbe un complimento? 
Justin alza gli occhi al cielo. "Pensi che solo perchè è carina, io accetterò?" Ha detto che sono carina? Mi sto perdendo troppe cose, momento!
"No." Risponde Pattie. "Ma Aurora sembra una brava ragazza." Mi sorride e le sorrido anche io. "Potrebbe aiutarti. Ti lamenti sempre del fatto che nessuno sa cosa stai passando. Beh, Aurora lo sa."
"Mamma, non sarà la mia vera ragazza. É solo per il pubblico." Conclude Justin, ancora incredulo. Ti capisco, fratello.
"Chi lo sa?" Beth fa spallucce. "Magari inizierete a piacervi."
Io e Justin ci guardiamo scettici. Non penso che mi potrebbe mai piacere un ragazzo di cui il telefono sembra un prolungamento della sua mano.
"La gente non si innamora solo perchè i loro agenti li hanno accoppiati come si accoppiano le tigri per far si che non si estingano." Sbuffo, allontanando il piatto pieno di pasta. Non ho più fame. Ed è raro che mi passi l'appetito!
"Non voglio mentire alle mie fan." Dice semplicemente Justin.
Scooter e Beth sospirano, rassegnati. Si, così si fa! Justin apre la bocca di nuovo, e cerco ogni possibile modo per infilarli qualcosa dentro cosicchè non dica cazzate.
"Scooter, mi fido di te. Hai sempre fatto ciò che è meglio per me, perciò se dici che potrebbe funzionare, funzionerà." Prende un respiro, leccandosi le labbra. Oddio. "Lo farò." Dice infine."
"Perfetto!" Beth salta in aria, attirando l'attenzione della gente che mangia accanto a noi. Si risiede, schiarendosi la voce. "Sarà molto più facile di quello che pensate, ragazzi."
"Pronto?!" Sventolo una mano davanti al suo viso. "Io non ho detto che accetto. E non lo farò."
"Aur-" Interrompo Beth velocemente.
"Godetevi il pranzo." Dico, alzandomi da tavola. "É stato un piacere, Scooter. Pattie." Sorrido e mi allontano, uscendo dal ristorante.
Tiro fuori il telefono e chiamo Taylor per farmi venire a prendere. Non ci crederà mai.

I CAN TAKE YOU HOOOOOME :D
Ciao, belle! :)
Boh, ho postato il primo capitolo dopo averlo riscritto tipo tre volte, perchè ogni volta continuavo a schiaccare la croce rossa (LOL, l'ospedale!), e mi spariva tutto.
Non so, spero vi piaccia, anche perchè ho delle belle idee é.é
Comunque, spero di ricevere qualche recensione :)
Ciao belle. (: