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Autore: _Nuwanda_    26/08/2012    2 recensioni
Sanji,lo conosciamo tutti. È un vero e proprio Don Giovanni oltre che un ottimo cuoco e combattente ma,se durante i suoi anni che a trascorso al Baratie,avesse incontrato un'altra vera passione e un ragazzo speciale? Spero di avervi incuriosito ma,avverto chi crede che Sanji possa essere a tutti gli effetti etero di non leggere questa fic ma,spero che la leggiate in molti. Vi saluto cari.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Sanji
Note: AU | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Amore adolescenziale




Il mare sembrava immobile,fermo. Ma sapeva benissimo che non lo era,lo sentiva scontrarsi contro la chiglia della caravella. Dalla sua bocca uscì un piccolo sbuffo di fumo e nelle sue mani si disintegrò un'altra sigaretta. La gettò a mare,come se fosse arrabbiato ma non lo era,aveva solo ansia di iniziare a ballare. Già,ballare. Sanjiera bravo in tre cose: Farsi picchiare da Nami,cucinare e ballare.
Sanji non voleva che si sapesse e allora aveva deciso di allenarsi con la scusa che doveva sistemare la cucina mentre tutti dormivano ma quella notte,i ragazzi della sua ciurma avevano deciso si fare uno spuntino di Mezzanotte,tanto perchè non avevano mangiato tanto:solo 8 polli da 2 chili ciascuno,60 chili di pasta e centinaia di pasticcini.
Alle due di notte,Sanji li trovò stremati sul pavimento della cambusa e non fece a meno di scuotere la testa esaurito. Ma vedendo che nel gruppetto -morto- sul pavimento c'era anche Zoro decise di andare nella palestra.

Nella palestra c'era anche un gira dischi. Si chinò sullo scaffale più basso e tirò fuori un disco di musica classica impolverato. Gli soffiò sopra e lo mise sul gira dischi. La musica iniziò ad annegare il silenzio della notte. Sanji allargò le braccia e fece una piroetta,poi un'altra ancora dall'altro lato. Chiuse gli occhi e si fece trasportare dalla musica girando su se stesso. Adorava ballare più che cucinare e corteggiare le ragazze.
Glielo aveva insegnato un suo veccchio amico al Baratie. Zeff voleva che imparasse a combattere e a cucinare ma lui preferiva imparare a ballare la danza classica. Il suo amico(se si può chiamare amico) si chiamava Otani e girava il mondo per esibirsi nei più grandi teatri del mondo e si era fermato per qualche tempo al Baratie con suo padre,un vecchio amico di Zeff.
Otani aveva i capelli ramati e gli occhi chiari,aveva un bellissimo sorriso oltre a un bellissimo fisico. Sanji lo vide ballare nella sua stanza e gli chiese se gli poteva insegnare qualche trucchetto e Otani accettò volentieri.

“Allora...devi mettere le mani così”Otani lo seguiva passo passo,gli faceva vedere come muoversi e quando Sanji aveva qualche incertezza Otani si metteva dietro di lui,gli prendeva le mani e si muovevano come se fossero una cosa sola.
Sanji danzava ancora per la stanza,girando su se stesso,toccando terra con le mani per poi alzarle al cielo. Ricordarsi di Otani era dura per lui. Nella sua adolescenza aveva avuto molte ragazze ma Otani fu il primo. Fu il primo a farli provare delle cose vere.
Sanji si muoveva più velocemente e fece un salto in aria per poi atterrare delicatamente con i piedi,senza rumore. Lacrime di ricordi scivolavano sulle pareti della faccia di Sanji fino a incresparsi sul mento.

Ricordarsi di Otani era difficile per lui. Ricevette la notizia della sua morte sei mesi dopo che Otani se ne andò dal Baratie lasciando la mente e la autostima di Sanji in una confusione totale.
“Quando torno voglio vederti volare su quei piedi chiaro?” Otami glielo aveva detto sorridendo, stringendo le sue mani a quelle di Sanji per poi avvicinarsi al viso del piccolo cuoco per sfiorarli le labbra. Sanji saltò e saltò ancora e girò su se stesso.
“Quando torno,scapperemo via di qui,insieme e ci guadagneremo da vivere nei teatri di tutto il mondo o nei ristoranti di tutto il mondo. Avremo una vita felice e spensierata”Sanji ogni volta che si ricordava di Otani ballava più velocemente,più forte rischiando di farsi male gravemente.
“Anche se...al mondo sembrerà assurdo,noi faremo il Lago dei Cigni insieme”
Otani gli aveva promesso che avrebbero ballato il Lago dei Cigni insieme a lui una volta famosi...ma questo non accadde.
Dopo anni Sanji non riusciva ancora capire se amava gli uomini o le donne,o entrambi.
L'unica cosa che sapeva al momento che gli piaceva corteggiare le ragazze e sedurle.
La musica finì lasciando nel mondo reale un Sanji sudato e stanco. Il cuoco di bordo si lasciò cadere su uno di quei divani rossi fuoco mentre un'altra musica riempiva la sala. Si portò le mani sul volto e cercò di vedere davanti a se la faccia di Otani. Si ricordava ogni minimo dettaglio dal taglio dei capelli e ogni lentigine che occupava il suo volto. Ricordava anche come Otani lo toccava quando danzavano insieme o come si guardavano ridenti quando sentivano parlare di donne dai cuochi.
Ricordava la sua voce così adulta e potente ma anche giovane e spensierata.
Guardò fuori dalla finestra. Era ancora troppo presto per lasciare sola la notte con i suoi incubi. Sanji voleva sognare,voleva sognare Otani e per farlo si alzò e ricominciò a danzare.


Cosa si fa per non ricordare un amore adolescenziale.






Note dell'autrice *sorride nervosa*:
Nn so se a qualcuno possa piacere ma ho sempre pensato che Sanji fosse anche un bravo ballerino di classico per la sua postura sempre dritta ed elegante. L'aggiunta di Otani non so bene come spiegarla ma la trovo molto dolce. Spero che qualcuno la possa apprezzare...baci.

   
 
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