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Autore: niiietta    26/08/2012    9 recensioni
« No... »
Draco Lucius Malfoy deglutì rumorosamente.
« Non può essere vero... »

Perchè quella non poteva essere assolutamente la fine della sua regale e perfetta vita!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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«  No... »
Draco Lucius Malfoy deglutì rumorosamente.
«Non può essere vero... »
 
 

That’s amore

 
MALFOY MANOR
LUGLIO
 
 
Si stiracchiò fra le coperte con un sorriso beato sul volto. Eh già, il nostro Draco Lucius Malfoy adorava i giorni di vacanza, soprattutto quelli estivi.
Con una calma per lui deliziosa, ancora assopito, si mise seduto sul letto, dando un occhiata al lato opposto al suo: sua moglie, Astoria, si era già alzata. Scrollò le spalle e cercò le ciabatte tastando il pavimento coi piedi
Ancora non sapeva che quella tranquillità stava per essere spezzata.
E di lì a pochi minuti.
Se ne stava tranquillo in terrazza sulla sua sedia a dondolo a sorseggiare del caffè e leggere il giornale quando fece la sua comparsa suo figlio, sedicenne, Scorpius. Con un sorriso pieno d’orgoglio, gli fece cenno di avvicinarsi.
Dopo la guerra, Draco Malfoy era cambiato molto.
Aveva scelto di crescere suo figlio in un modo differente da come era stato cresciuto lui. Anche Lucius Malfoy era arrivato alla consapevolezza di aver seguito una strada sbagliata per degli ideali altrettanto sbagliati e ora faceva di tutto per far sì che il loro prezioso ragazzo, luce dei loro occhi, crescesse nel modo migliore possibile.
«Papà, ti ricordi che giorno è oggi?»
Draco lo guardò perplesso.
«Oggi... oggi è venerdì, papà...» tentò nuovamente Scorpius.
Draco aggrottò le sopracciglia, pensieroso.
Dallo sguardo pieno di aspettativa di suo figlio doveva essere una cosa importante.
Lo vide sospirare: «Venerdì... la cena...»
Finalmente ricordò.
«Oh! Sì, certo! Come dimenticarlo...»
Al ritorno per le vacanze estive da Hogwarts, suo figlio gli aveva parlato di una persona importante e di un invito a cena a casa sua per gli inizi di Luglio. Prima di accettare, Draco aveva cercato di saperne di più. Il figlio, però, aveva sempre sviato il discorso, dicendo che preferiva lo scoprisse a tempo debito.
Alla fine aveva accettato solo perché aveva capito quanto fosse importante per lui, eppure, dall’inizio, un brutto presentimento non lo aveva abbandonato.
Nemmeno in quel momento.
«Allora è tutto a posto, vero?» chiese titubante Scorpius.
Draco lo guardò per qualche secondo.
«Ma certo» sorrise alla fine.
Scorpius ricambiò il sorriso, raggiante.
«Perfetto! La mamma è andata a comprare qualcosa da portare con noi stasera. L’invito è per le diciotto e trenta!» disse, tutto contento, per poi congedarsi.
Draco guardò preoccupato la sua figura sparire oltre la soglia.
Eh sì, proprio un brutto presentimento.
 
 
*    *    *
 
 
«Papà, dai, sbrigati!» lo sollecitò Scorpius, salendo le scale che portano al grande ingresso. Astoria lo seguiva.
Come faceva a stare così tranquilla?!
Accigliato, li raggiunse.
Se possibile, la faccia rilassata dei due, nel momento in cui suonarono il campanello, lo preoccupò ancora di più.
La luce proveniente dall’interno della casa rivelò la figura di quello che doveva esserne il padrone.
Padrone di casa...
Draco gelò sul posto.
«Ben arrivati!» li accolse il sopraccitato.
«Buona sera, signor Potter» sorrise educatamente Scorpius.
 
Draco pensò di star per svenire.
No, quella non era la fine della sua regale e perfetta vita.
Quei capelli sparati in ogni direzione in modo così maledettamente irritante non significavano nulla.
E nemmeno quel sorriso da idiota Grifondoro.
E neanche - deglutì - neanche quegli stupidi occhialetti tondi.
 
Come in trance, superò con sua moglie e suo figlio la soglia.
Udì la porta chiudersi alle sue spalle.
Fece vagare lo sguardo sulla figura di fronte a lui.
La fronte...
No.
No, non lo era.
Quella non era una stupida cicatrice a forma di saetta.
Lo vide avvicinarsi e tendergli la mano.
«Da quanto tempo, Malfoy!»
Sorriso da idiota Grifondoro...
Sgranò gli occhi, sconvolto.
Vide sua moglie e suo figlio avvicinarsi cautamente.
Guardava fisso quel sorriso idiota ma non lo vedeva veramente. Non lo vide nemmeno scemare.
No, quella non poteva assolutamente essere la fine della sua regale e perfetta vita.
«Papà...»
Al suono di quella voce, si risvegliò.
Si voltò verso suo figlio.
Suo figlio...
Cingeva le spalle ad una ragazza minuta coi capelli marca Weasley. Sia lui che lei lo guardavano preoccupati.
Si accorse solo in quel momento che tutti i membri della famiglia Potter li avevano raggiunti all’ingresso.
«No...»
Draco Lucius Malfoy deglutì rumorosamente.
«Non può essere vero...»
 
 
Nessuno muoveva un muscolo.
 
 
Draco inspirò, lentamente.
«Scorpius...» disse poi, con una calma inquietante.
«S-sì, papà?»
Puntò gli occhi sulla ragazza stretta a lui.
«Lei è la persona importante»
«Sì, papà»
«Lui è Potter» disse ancora, senza voltarsi verso il suddetto.
«S-sì, papà»
«Siamo a casa Potter»
«Ehm, sì, papà»
«E lei è la figlia di Potter»
«S-sì, lei è Lily. Lily Potter»
 
Ci fu un attimo di silenzio preoccupante.
Qualcosa stava nascendo in Draco, un pensiero, un pensiero che pian piano prendeva forma.
Un esigenza.
Voi non lo sapete, ma c’era una piccola cosa, un vizio, se così lo si può definire, che Draco ha in questi momenti.
Un piccolo, piccolo vizio.
Un esigenza.
«Astoria»
Lei trasalì.
«D-dimmi, caro?»
Si voltò verso di lei, negli occhi uno sguardo folle.
Scorpius temeva il peggio ma era pronto ad intervenire. Pensava già al suo scopo, al fatto che era irremovibile: Lily era importante e non sapeva bene come, ma sarebbero stati insieme. Sarebbero fuggiti, se necessario, avrebbero vissuto lontani al mondo, l’avrebbe resa felice in ogni modo, avrebbe lavorato, avrebbe...
«Dammi il mio brandy!»
Lei spalancò gli occhi, sconvolta, e lo stesso fece Scorpius. Ma cosa... ?
«Tesoro, ma...»
«Il mio brandy!»
Il silenzio che seguì fu peggio dei precedenti.
 
«Caro, ma siamo ospiti, non possiamo--»
«Ho detto, il mio brandy!»
Astoria non sapeva che fare.
Era conscia del fatto che suo marito in questi momenti aveva bisogno del brandy - oh, si, che ne aveva bisogno - ma non poteva darglielo! Non aveva neanche la minima idea di dove trovarlo, in quel momento!
Aprì la bocca e la richiuse varie volte, cercando un modo per salvare l’insalvabile.
Poi, una luce rischiarò le tenebre--
Anzi no, era solo Potter.
«Ci penso io!» dichiarò.
E come no...
«Malfoy, vieni, nello scantinato ne abbiamo qualche bottiglia, te ne offro io!»
Draco lo guardò a fondo. Gli prudevano le mani dalla voglia di piazzare un bel pugno su quella faccia idiota. Poi si girò verso suo figlio e vide i suoi occhi preoccupati.
Sospirò.
Si strinse la radice del naso con la punta delle dita.
«Portamici e offrimelo, prima che mi renda conto di ciò che sto facendo...» borbottò, mentre Harry, ridendo fragorosamente, gli mise un braccio intorno alle spalle e lo condusse nel luogo della salvezza.
O quasi...
 
*    *    *
 
 
Ginny e Astoria ridacchiavano e chiacchieravano complici mentre preparavano la tavola in sala da pranzo e, di tanto in tanto, controllavano l’arrosto nel forno.
Scorpius e Lily, nel mentre, se ne stavano semi sdraiati nel divano.
Scorpius le accarezzava i capelli mentre la stringeva e lei, il capo sul suo petto, se ne stava accoccolata contro il suo fianco.
Sospirò, agitata.
«Sei preoccupata anche tu, vero?» le chiese Scorpius.
Lei annuì: «Dici che stanno bene?»
«Non lo so... è andato tutto a gonfie vele ma...» sospirò.
Lei lo scrutò per un po’.
«Andiamo a controllare?» propose lei.
Lui ricambiò il suo sguardo, poi le sorrise: «Sì, andiamo»
 
 
 
Mentre Scorpius e Lily erano preoccupati per loro, nello scantinato, Harry e Draco, facevano ciò che nessuna persona del mondo magico si sarebbe mai aspettata: ridevano e bevevano. Insieme.
«Oh, che ricordi, il viaggio in Italia!» esclamò Draco, fra una risata e l’altra.
«Quali ricordi?» gli dava corda Harry, decisamente più sobrio di lui, mentre gli versava dell’altro brandy.
Draco agitò pericolosamente il bicchiere, facendo schizzare qualche goccia che andò a imbrattare il bancone: «Quali ricordi, mi chiedi, Potter?»
Harry annuì, divertito.
Draco si alzò dal suo sgabello col sorriso più spensierato che Harry gli avesse mai visto, agitò il bicchiere - altre gocce sul bancone - e dichiarò:
«Venezia!»
Harry scoppiò a ridere.
Draco aveva la cravatta legata intorno alla fronte a mo’ di benda e, mentre parlava, l’estremità che gli penzolava sulla tempia sinistra, dondolava in ogni direzione.
Tenendosi la mano sulla pancia dal troppo ridere, Harry lo incitò: «Venezia?»
«Ma certo!» esclamò subito Draco, infervorato, rischiando di cadere per un movimento troppo brusco nel piantare il piede sullo sgabello: «Venezia! Italia, Venezia e le sue gondole!»
«Gondole?» gli fece eco Harry, cercando di trattenere le risate.
«Yeah!» esultò Draco, ridendo tutto contento, «Sapessi quanto sono bravi i gondolieri a cantare!»
«Davvero?» continuò Harry, sbuffando una risata che gli era sfuggita al controllo.
«Certo! Cantavano una canzone che ci starebbe proprio bene in questo momento!»
Draco sorrise furbo e puntò il suo sguardo vacuo su Harry, che sussurrò un “Oh, per Merlino”.
«Canta con me, Potter!» esultò.
Harry non ebbe neanche il tempo di replicare che Draco cominciò:
When the moon hits you eye like a big pizza pie
That’s amoreee
Harry scoppiò a ridere di nuovo, buttando indietro la testa.
When the world seems to shine like you had too much wine
That’s amoreee
«Andiamo, Potter, canta!»
«Cosa?!»
«Dai, ricomincio!»
«Oh, per Merli--»
When the moon hits you eye like a big pizza pie…
«That’s amoreee!»
«Grande, Potter!»
Harry si alzò dallo sgabello, mettendo un braccio intorno alle spalle di Malfoy e dondolandosi con lui, lo seguì:
When the world seems to shine like you had too much wine
That’s amoreee
-That’s amoreee
Bells will ring -ting-a-ling-a-ling, ting-a-ling-a-ling - and you’ll sing “Vita bella!” - Vita bellaaa!
Hearts will play -tippy tippy tay, tippy tippy tay - like a gay tarantella!
- TARANTELLA!
 
Wheeen the stars make you drool just like pasta and fazool
That’s amoreee - THAT’S AMOREEE!
 
Fu proprio in quel momento che Scorpius e Lily si affacciarono nella stanza.
 
When you dance down the street with a cloud at your feet,
You’re in love - la la la la laaa
 
Le loro facce sconvolte non vennero notate dai due che continuavano a cantare nel modo più sguaiato possibile.
 
When you walk down in a dream but you know you’re not dreaming,
Signoooree - uh uh uuh
 
«No»
Lily guardò Scorpius, ancora allucinata.
 
Scuzza me, but you see, back in old Napoli,
- THAT’S AMOREEEE!
 
«Il brandy… mio padre non deve mai, MAI, bere del brandy!»
 
 
*    *    *
 
Le risate e i canti - canti?- dei due futuri consuoceri si udirono per tutta la notte, scatenando l’esasperazione degli altri abitanti della casa. E non solo.
 
-Insonorizzateli!-
 
 
 
*   *   *
 
 
 
QUALCHE MESE DOPO
MALFOY MANOR
VIGILIA DI NATALE
 
 
«Padre, Scorpius e gli altri sono arrivati!»
Lucius Malfoy guardò perplesso suo figlio prima di andare ad accogliere gli ospiti.
«Altri?» si chiese, perplesso.
Sapeva che suo nipote Scorpius era andato a svolgere delle faccende ma...
«SORPRESA!»
Il suddetto amato nipote si presentò seguito da altre cinque persone.
Un occhialuto sfregiato, una rossa marca Weasley e tre ragazzi: due maschi - uno terribilmente simile all’occhialuto - e una ragazza.
Stessi capelli rossi-Weasley.
Ragazza Potter-Weasleiana stretta a suo nipote.
Suo nipote.
Ragazza.
Occhialuto-Potter.
Weasley.
Figli.
Potter, Weasley, famiglia Potter.
Vigilia di Natale.
Faccende da svolgere.
Malfoy Manor.
Ospiti.
Potter... Malfoy...
«‘Cissa!»
«Sì, Lucius?»
«Dammi il mio brandy!»
 
 
 - Fine -

 
Angolino!

Bene! Eccomi approdata anche in questa sezione!
Questa è la primissima fanfiction che scrivo e... beh, spero vi rubi almeno un sorriso!
Quando balenò nella mia mente? In una normale mattina primaverile, poco prima di andare a scuola - sì, io alle sette del mattino penso a queste cose - grazie a
questa bellissima e stupenderrima foto vista il giorno prima :D




Lo so, non è molto normale ma... NON E' CARINISSIMO QUESTO CRICETO? IO LO AMO.
Beeeh ora smetto di rompere! Se vi va recensite, lo spero tantissimo e mi farebbe molto piacere! 
Un bacio :) 


 
DottoressaCaroto
  
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