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Autore: Sweet Marshmallow_    27/08/2012    3 recensioni
“Buongiorno, potrei entrare?” gli chiese, timorosa.
“Ti piacerebbe, bambinetta, andare a fare la gatta morta con i One Direction, vero? Eh ma io non ci casco!” la derise, ridendo per finta.
“Ma che cosa sta dicendo? Sono un’amica di Louis William Tomlinson!” le disse acida, socchiudendo gli occhi.
L’uomo sulla cinquantina stava per ribattere, quando la porta si spalancò, mostrando il ragazzo dagli occhi come il cielo e i capelli castani, esattamente come lei.
Le viso si increspò nel sorriso più bello che Melissa avesse mai visto, mentre avanzava velocemente verso di lei, per poi cingerle i fianchi quasi con forza e posando le sue labbra sottili su quelle carnose della quindicenne.
In quei pochi secondi, il mondo della Smith fu completamente sconvolto, mentre una sola cosa si faceva sempre più chiara e limpida: era ancora innamorata di Louis Tomlinson.
[Triangolo-Quadrato / NiallxLiam] 
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Beautiful and impossible. I wish.

Come una sola anima può vivere in due corpi separati

 
Questa Fan Fiction fa parte del Project Ten Dreams + 1.
 
Se copierete qualcosa da questa Fan Fiction verrete perseguitati a termine di legge (Se è già stato scritto qualcosa del genere siete pregati di dirmelo, perché non ne avevo idea) perché è stato partorito tutto dal mio cervello, e spero di non dover denunciare nessuno per plagio.
Grazie.
 
Numero di Capitoli: 30 [Ogni capitolo avrà il nome di una loro canzone, o di una che hanno cantato]
Rating: Arancione
Genere: Generale
Avvertimenti: Triangolo
Note: La mia Fan Fiction più seria dei One Direction, sarà dura da scrivere quindi non vi prometto aggiornamenti costanti, vi posso solo assicurare che farò del mio meglio per renderla degna di essere letta.
 
Meme_Chan Boo Bear

 
 

1. Prologo

 
Camminava a testa alta per i corridoi dell’edificio.
Tutte le volte che la sua figura entrava in un corridoio, in una classe, o persino in bagno, tutti, sia ragazzi che ragazzi, frenavano qualsiasi loro attività, ammutolivano, e i loro occhi erano tutti puntati su di lei.
Quel giorno era lo stesso: i suoi capelli castani con qualche ciocca rossa erano mossi come sempre e oscillavano al leggero vento scaturito dalle grandi finestre situate nella parte alta del corridoio, i suoi occhi, che sfumavano dal blu al color ghiaccio, erano fermi davanti a se, e non degnavano di uno sguardo nient’altro che il punto dove era diretta.
Indossava una canottiera bianca, sopra di essa una maglietta larga a maniche corte, semi-trasparente, che le lasciava scoperta una spalla, con la scritta nera: Beautiful and Impossible, proprio come tutti i ragazzi della scuola la consideravano.
Le gambe dritte e affusolate erano coperte da un paio pantaloni neri di pelle, e ai piedi portava un paio di Blazer Blu.
Sulle spalle, una cartella nera della Eastpack, e nella mente solo l’idea della lezione successiva: Storia.
Era la prima della scuola in tutte le materie, e frequentava già la quinta superiore, nonostante avesse ancora 16 anni, i professori avevano insistito per farle saltare tre anni di studi.
Tutti sapevano quanto lei fosse ricca, quanto si potesse permettere ogni singola cosa, e questo non faceva altro che allontanare gli altri ragazzi da lei, infatti non aveva nessun amico.
O meglio, una persona c’era, ma non abitava neanche nel suo stesso paese, lei abitava in Italia, mentre lui in Inghilterra.
Però non era l’unica, in tutta la scuola, una ragazza c’era che aveva avuto il coraggio di parlare con lei, e ora poteva considerarla anche una vera amica.
La ragazza era Martina Street, aveva gli occhi castani e lunghi capelli biondi lisci, il perfetto contrario di Melissa, come il fatto che lei avesse la pelle abbronzata; aveva un anno in più di Melissa ed era andata a scuola prima, fin dalla prima elementare.
Fu insieme a lei, infatti, che Melissa si sedette agli ultimi banchi della materia che entrambe più odiavano, nei posti che nessuno osava occupare quando loro non c’erano.
“Ehi, Meme, non è che mi presteresti gli appunti? Li copio in fretta, mi sono dimenticata di farli” si scusò, sorridendo leggermente, dopo una mezzoretta dall’inizio della lezione.
“Certo, sono nel diario” sorrise raggiante Melissa all’amica, lei era l’unica persona che potesse ricevere un sorriso da parte di quelle rosse labbra leggermente carnose e da quei denti bianchissimi, che non fosse un sorriso finto oppure sarcastico.
Martina era un vulcano di parole, non stava mai zitta un attimo, quando stava facendo qualcosa per cui non potesse parlare e si dovesse concentrare, iniziava a cantare, o peggio ancora a fare degli strani versi sconosciuti.
Era talmente persa nei suoi pensieri, che non si accorse di quando la sua amica si fermò improvvisamente dal cantare la sua canzone preferita, “Save you tonight”, per fissarla in modo sbalordito.
“Ma questo è Louis Tomlinson!” urlò poi, e tutta la classe si girò, Melissa compresa, chi già persa nei suoi sogni, e chi che si guardava in giro in cerca del famigerato cantante.
La ragazza dai capelli biondi sbatté con violenza il diario sul banco di Melissa, che fino a poco prima era rimasta a guardarla con aria confusa.
Quando abbassò lo sguardo, notò con disappunto che il suo diario era aperto sulla pagina del 24 dicembre, dove spiccava una foto di lei e Louis insieme, abbracciati, e un’altra in cui si davano un bacio sulle labbra.
“Louis Tomlinson? Dove?” iniziò la ragazza più “troietta” della classe, come diceva Martina, facendo sventolare i suoi capelli biondi e sbattendo le lunghe ciglia degli occhi verdi.
In un secondo, tutte le ragazze (quasi tutte rifatte) si fiondarono intorno al tavolo di Melissa, mormorando degli: “Ooh” appena guardavano le foto.
“Sono fotoritocchi?” chiese una.
“Lo conosci?” domandò un’altra.
“Ma state insieme?” azzardò un’altra ancora.
Per fortuna, non dovette sopportare queste domande a lungo: cinque minuti dopo, infatti, suonò la campanella, e tutti gli studenti uscirono da scuola.
“Che cosa sono quelle foto?” chiese quando entrambe furono fuori dalla scuola Martina a Melissa.
“Lo conosco, va bene? Siamo... amici, diciamo” rispose sbuffando Melissa, accelerando il passo e lasciandola indietro.
“Perché non me l’hai mai detto? Insomma, sai quanto mi piacciono, perché me l’hai tenuto nascosto?” le chiese ancora triste, abbassando lo sguardo e facendola fermare.
“Mi dispiace, ok? Poi io e Louis non ci vediamo comunque da un po’; certo, ci sentiamo, ma non è la stessa cosa, non volevo darti false speranze” le spiegò, poggiandole una mano sulla spalla con fare consolatorio.
“Conosci Louis Tomlinson dei One Direction” commentò solamente la mora, per poi affiancare l’amica ed avanzare insieme a lei, senza proferire altre parole se non un “Ciao”, prima che cambiassero strada per dirigersi in due case diverse.
La casa di Melissa era decisamente enorme: una villa bianca su quattro piani, con 16 camere, 8 bagni, 6 cucine e 13 salotti.
Viveva da sola, tranne per suo padre che era un uomo di affari importante in tutto il mondo, e che quindi tornava a casa una mezza dozzina di volte all’anno.
Sua madre era morta quando aveva sei anni, quando la nave sulla quale stava viaggiando è affondata.
Lei, anche dieci anni dopo, spesso si ritrovava a fissare il mare per ore, sperando che la madre ritornasse, anche se sapeva che era una cosa stupida, perché suo padre le aveva sempre promesso che un giorno sarebbe tornata.
James Smith era sempre fuori per lavoro, ma voleva alla figlia un bene dell’anima, quindi provvedeva sempre per comprarle cose ultima moda o mandarle un sacco di soldi con il bancomat che aveva pensato bene di farle fare, pensava così di comprare il bene della ragazza, anche se non capiva quanto a lei bastasse un padre presente.
Quel giorno, appena tornata a casa si addormentò, con una sola idea: chiamare Louis al più presto.

 

*Angolo dell’Autrice Fissata*
Bonsoir :)
Ecco qui, questa Fan Fiction per me sarà puro e semplice divertimento, e diciamo che rispetterà i miei sogni su quei cinque ragazzi, cosa spererei di fare se loro fossero con me J
Non so cos’altro dire, se non che anche questa volta sono riuscita a scrivere 1000 parole :D
Un bacio a tutti quelli che seguiranno, questa è la riscrittura della mia ex Fan Fiction “Rosa Nera”, e dato che la prima aveva avuto successo, spero ce l’abbia anche questa riscrizione, molto più bella secondo i miei gusti (Avviso! Per la prima volta in assoluto ho detto che qualcosa che ho scritto mi piace!)
Un bacio, grazie a tutti :D
 
Meme_Chan Boo Bear 

 

  
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