Questa è la storia di una ragazza orfana di nome Bella Anatroccolo, che era un po' brutta e perlopiù imbranata - inciampava persino nelle formiche.
Un giorno un ragazzo, Eduardo Culla, si innamora di lei, però Bella nota qualcosa di strano in lui.
Un giorno, mentre va a fare una gita in spiaggia con gli amici, incontra un vecchio amico d'infanzia, Giacobbe Verde, che le racconta che Eduardo è un pipistrello e le narra anche di un altra leggenda, quella dei Quileute, che sono degli spiriti che poi diventano micetti - e questo lo hanno scelto loro.
Giacobbe ha una cotta per la brutta Bella che inizia a frequentare Culla, ma non sa che tutta la sua famiglia è una banda di svitati pipistrelli. Un giorno Eduardo la porta a conoscere suoi fratelli: Rosetta, una bella donna ma molto a peste; Giannino, che è un biondo apatico, fidanzato con Alice; per ultimo Emmanuele, un aramdio a quattro ante. Bella conosce anche il papà di Eduardo, Carluccio, e la mamma Esmeralda. Poi Eduardo porta Bella a fare una partita di calcetto, durante la quale arrivano degli amici di Carletto: Vittoria, Giovanni e Lauro, che essendo anche loro pipistrelli vogliono mordere la brutta Bella. Ma Eduardo gli tira una pantofola addosso così decidono di inseguire Bella. Tutti i Culla sono sempre a sorvegliare Bella, che è sempre in ospedale perché ogni volta inciampa nella coperta.
Dopo un po' chiama Giovanni a casa di Bella, dicendole che il suo cane Charlie è in pericolo e che se vuole salvarlo deve andare di corsa al vecchio canile. Bella, scema come non mai, non se lo fa ripetere due volte e corre la canile dove trova Charlie, il suo cagnolino, e un pipistrello che le salta addosso. Giacobbe, che era li per picchiare un cane, vede la scena, si muta in gatto e salva bella riportandola da Eduardo. Bella, però, prova a salire in groppa a Giacobbe, ma cadde e cammina a piedi. Si tuffa dal marciapiede e si frattura una gamba; Eduardo la porta alla festa di fine anno scolastico zoppa.