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Autore: GigyMorrison    27/08/2012    0 recensioni
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Io sono una di quelle persone particolari, stravaganti, che le persone guardano con disgusto e un pizzico -giusto un pizzico- di inquietudine.

Sono una di quelli che amano fare mattina coi Joy Division a palla nelle orecchie, che si diverte a guardare i Muppets anche se ha 18 anni, che crede che un'analogica sia più preziosa di una digitale, comune, banale reflex, che ama i film muti perchè crede che molte volte le parole siano inutili e di troppo e che si droga di cappuccini.

Sono una di quelli che non aprono mai bocca quando stanno in mezzo agli altri, che si sente a disagio in mezzo alle persone, sono una specie di pipistrello che sta bene al buio.

Non so se sia normale a 18 anni essere così, e neanche m'interessa. Chi può determinare cosa è o non è normale? Da dove arriva il concetto di normalità? Chi è quel buffone che si è sognato di coniare un termine simile?

E' anormale divertirsi a schiacciare le bollicine d'aria dei sacchetti di nylon? E' anormale trattenere il fiato per qualche secondo per provare piacere nel conseguente stordimento? O ancora distendersi a terra in mezzo a un campo mentre l'odore della pioggia che sta arrivando inizia a lembirci il cuore, il cervello?

Cos'è normale? Alzarsi ogni giorno alla stessa ora, mangiare ogni giorno la stessa pasta al pomodoro, stare per una vita con una persona che non ami più ma che non hai il coraggio di lasciare perchè non sarebbe giusto, farsi condizionare dagli altri nello scegliere una macchina, uno stile di vita, una persona con cui stare? Dedicare la propria esistenza al tedium vitae? No, perchè a questo punto si ritornerebbe al punto di partenza e non se ne verrebbe più fuori.

Forse gli animali se la cavano meglio di noi, non hanno la necessità di incaponirsi su qualcosa e di perderci il sonno o il nesso, che dir si voglia. Loro si basano sul semplice senso. Forse dovremmo tutti prendere esempio da quella gallina che deridiamo per il portamento buffo e che finisce la sua vita in pentola, che comunque vadano le cose non sa neanche di essere esistita e non ha ricordi.

Alla fine, il nostro destino e il suo non  sono così diversi. Entrambi finiremo per essere polvere su altra polvere. Quella che compone questo mondo becero e indifferente.

   
 
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