“Etciù! Davvero Kurt, non dovevi. Ti stai-etciù-rovinando il Ferragosto”
“Blaine, per favore. Taci” disse passandogli un fazzoletto.
Blaine si zittì immediatamente, le sue proteste furono soffocate da un lento e lungo bacio. Strinse il ragazzo in un abbraccio accoccolandosi maggiormente sul letto della sua camera, insinuando una mano tra i suoi capelli soffici e avvicinandolo per poter approfondire il contatto. Dopo pochi minuti, che parvero ore, il ragazzo moro si staccò pretendendo ossigeno. Guardò Kurt mordendosi un labbro come se stesse evitando di parlare. Ma Kurt sapeva benissimo a cosa il suo ragazzo stesse pensando e gli sorrise dolcemente.
“Blaine, davvero. Preferisco stare con te rischiando di prendermi il raffreddore anch’io che stare in spiaggia con gli altri a festeggiare”
“Ma ti perderai i fuochi d’artifcio!”
Accarezzandogli dolcemente una guancia, posò i suoi occhi celesti in quelli oro di Blaine, ancora più lucidi a causa dell’influenza.
“Che me ne faccio dei fuochi se guardandoti ho le stelle?”