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Autore: fellina    27/08/2012    4 recensioni
...ritornò in stanza e rimase a fissare l'intruso nel suo letto dalla porta.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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E' nato! E' nato! E' nato! Il terzo capitolo finalmente è nato! \*o*/
Miracolo!
\*o*/
...
Ma qualcuno si ricorda ancora di questa storia? ._.








Sempre più nervoso, Sasuke continuava ad osservare il libro che aveva davanti senza riuscire a studiare. I suoi occhi scorrevano il testo, ma l'inquietante sensazione di avere uno sguardo fisso addosso lo distraeva dal capire ciò che leggeva.
Tamburellava la matita sul bordo della pagina, senza fare molto rumore perché batteva con la gommina.
Veniva osservato sempre all'università, al konbini, per le strade, e conviveva con quella sensazione da quando era piccolo, ma mentre studiava gli dava i nervi. Non riusciva a staccare la mente dalla realtà per concentrarsi solo su quel libro aperto, perché lo stavano analizzando e registrando ogni suo minimo movimento. Ma anche l'armadio, la libreria, il comodino… Tutto quello presente nella stanza era stato sondato da quegli occhi verdi.

Un conto era lasciare che quel tizio dormisse nel suo letto, un altro era dover avere in casa anche quella ragazza.
La voglia di prenderla e buttarla fuori dal suo appartamento aumentava sempre più, ma era un Uchiha, era educato e non poteva fare un'azione tanto sgarbata. Non in modo sgarbato almeno.

Posò la matita e si avvicinò alla sponda del letto su cui c'era seduta Sakura, che appena notò che si stava alzando fece finta di nulla tornando ad occuparsi del biondo.
"Sembra che stia dormendo tranquillo" appurò osservandolo.
La rosa asciugò il sudore sulle tempie del ragazzo. "Sì, la temperatura si sta abbassando".
"Se vuoi puoi andare a casa. Hai bisogno di riposarti visto che hai lavorato tutta la notte."
"Ma se rimette o si sente male di nuovo…" ribatté istintivamente l'altra.
"Tranquilla, ci penso io. Avrai sicuramente anche tu da studiare e da fare, non serve che ti trattieni qui."
Le vide abbassare il viso, con un misto di preoccupazione e delusione. "Tranquilla, davvero" ripeté.
La ragazza lo guardò con un sorriso triste e si alzò seguendolo verso la porta dell'appartamento.
"Sasuke-kun… Scusami, non volevo darti disturbo. Se si sveglia ti prego di chiamarmi. ...Ciao."
Chiuse la porta, ma non riusciva ugualmente a rilassare la mente: gli esami erano vicini e, anche se era preparatissimo e sapeva di esserlo, era nervoso perché non doveva andare bene, doveva prendere il massimo. Non poteva rilassarsi con l'idea che non avrebbe avuto difficoltà.



Non era riuscito a riprendere a studiare, perciò invece di stare inutilmente sul libro preparò un po' di onigiri e mise un pentolino con dell'acqua sul fuoco.
Mangiò il suo pranzo guardando le sfere d'aria che minuscole si formavano sul fondo del pentolino. Non pensava a qualcosa in particolare, in realtà non pensava proprio a nulla. Quando l'acqua iniziò a bollire forte, ci gettò dentro il quadratino di dado, imboccò l'ultimo pezzetto e andò dal biondo con uno strofinaccio.

Fece tutto in modo sistematico.
Aggiustò dietro le sue spalle due cuscini, si impuntò con un ginocchio sul letto e lo trascinò di forza verso la spalliera sollevandolo da sotto le ascelle. Gli mise il canovaccio come fosse una bavaglietta e ritornò in cucina.
Spense il fuoco, gli ultimi granelli di dado vorticavano tra le bolle mentre una nuvola di vapore profumava l'aria. Versò il brodo in una ciotolina, mettendoci dentro anche un paio di cucchiai pieni di riso dal bollitore elettrico. Afferrò una buona quantità di tovagliolini e si andò a sedere sul letto.

Naruto lo guardava con gli occhi socchiusi e lucidi, ancora un po' febbricitanti.
"Su, forza! Apri la bocca e ingoia" disse il moro immergendo la posata nella ciotolina e premendo l'oggetto metallico tra le sue labbra, che si socchiusero il tanto che bastava a far scivolare il liquido dentro.
Avendo fatto pratica un po' di volte, Sasuke aveva notato che riusciva a fargli mangiare più facilmente il riso se lo accompagnava con il brodo e che dandogli dei comandi a voce il biondo come un automa eseguiva, anche se a fatica. Ed infatti il ragazzo ingoiò stringendo gli occhi e contraendo tutti i muscoli del viso per il fastidio e il dolore. "Fa schifo" soffiò a voce bassa e roca.
Sasuke fece finta di non sentire, ma pensò che se aveva la forza di lamentarsi voleva dire che si stava riprendendo.

"Chi sei?" continuò il ragazzo.
"Uno che si è rotto di farti da balia!" rispose stizzito, prendendo un'altra cucchiaiata e portandogliela con poca delicatezza alla bocca. "Ingoia" comandò. Naruto ingurgitò e in un soffio disse "Ramen" appena prima che la sua bocca si riempisse nuovamente di brodo, che gli colò leggermente sul mento.
Il suo viso venne travolto dalla mano del moro che lo ripuliva con un tovagliolino. "Certo, adesso prendo pure le ordinazioni per la cena!"
"Le ordinazioni…giusto…il ristorante..." mugolò il biondo tra una cucchiaiata e un'altra.
Sasuke lo guardò un po' stranito, ma non ci badò troppo e continuò ad imboccarlo.

Ad un tratto Naruto girò il viso di lato, evitando l'ennesima cucchiaiata. "No" gemette "basta".
"Non rompere e mangia" lo sgridò il moro cercando con la posata di fargli aprire la bocca, mentre un po' di brodo gocciolava inumidendo la bavetta.
"Dai che è quasi finito" lo incitò ancora raccogliendo gli ultimi chicchi di riso. Gli portò la ciotolina alla bocca, facendogli bere ciò che era rimasto.
Andò in cucina a lavare le stoviglie e le posate sporche, poi ritornò in stanza per far nuovamente stendere supino il biondo, ma lo trovò già tra le coperte, addormentato, mentre la bavetta era ad un angolo del letto.



Si era finalmente riuscito a riprendere e stava ripetendo gli argomenti per l'esame del giorno dopo. Il ragazzo aveva continuato a dormire e Sasuke aveva finito quasi per dimenticarsi che stava lì, ma presto ne avrebbe notata la presenza.
Infatti il biondo, dopo un paio di ore di sonno profondo, si risvegliò un po' intontito e si mise a sedere sul letto, osservando la stanza con occhi sottili. Il suo sguardo si fermò su di lui e, con voce un po' roca e impastata, chiese "E tu chi sei?"
"Non ora" rispose Sasuke quasi di riflesso, senza perdere la concentrazione.
"Ti chiami 'Nonora'?" chiese perplesso l'altro, piegando la testa di lato. "Io sono Uzumaki Naruto, piacere."
Sasuke si voltò a guardarlo sbattendo le palpebre confuso, ma ritornò sui libri ignorandolo.
Dopo un attimo di pausa, il biondo continuò "Che posto è?"
"Mh? Casa mia." rispose sbrigativo, nella mente ancora ripassava la terminologia.
"Perché sono qui?" chiese l'altro, senza però ricevere risposta. Il moro era completamente immerso nel ripasso e non notò che il ragazzo faticando si era alzato e gli si era avvicinato. Se ne accorse quando gli fu praticamente dietro le spalle domandando tra lo spaventato e il disgustato "Che roba è?"
Sasuke sussultò leggermente, sorpreso, e notando che si riferiva ai libri rispose "Economia".
"Siamo sicuri che sia scritta nella nostra lingua? Ci sono un sacco di parole strane." disse l'altro prendendo in mano un plico di fogli e osservandolo da vicino. "Cos'è questa parola vicino a 'produttivo' " chiese mostrandogli una riga con il dito.
" Fattore."
"Fa…eh?" chiese assottigliando gli occhi confuso.
"Fattore, fattore produttivo. I fattori produttivi sono quei fattori che rendono possibile la produzione. Con l'investimento il fattore produttivo aumenta, ma diminuisce la liquidità." spiegò come se fosse una domanda d'esame.
Il ragazzo continuava a fissarlo.
"In pratica" continuò il moro "spendi soldi in materie prime per far aumentare la produzione, quando questa darà i suoi frutti recupererai più soldi di quanti ne hai investiti."
"Ah" rispose secco il biondo, spostando lo sguardo sul foglio.
Il moro lo fissò pensando 'Non ha capito niente'. Prese il cellulare che era sulla scrivania, cercò il numero di Sakura tra le chiamate ricevute e le telefonò mentre il biondo posava con orrore i fogli insieme agli altri.
Sentì a malapena uno squillo prima della voce della rosa che lo salutava. "Sakura, il tuo amico si è svegliato e sembra star meglio" disse senza preamboli.
"Oh, bene!" le sentì rispondere contemporaneamente ad un "E' Sakura-chan?" detto dal biondo e subito dopo il cellulare gli sparì dalle mani.

"Sakura-chan" stava piagnucolando il tizio sfortunatamente non più moribondo al telefono "Come sono felice di sentirti, stavo iniziando a pensare di essere finito in un universo parallelo!"
'Che esagerato' pensò il moro guardando l'espressione buffa sul suo viso.
Il biondo continuò a parlare con la ragazza.

"Il ramen di Ichiraku…! …Non so …Miso o pollo? Uhm… Non riesco a decidermi... Davvero? Grande! Sakura-chan sei un angelo! Una dea! … Eh? Chi ti devo passare? … Chi è Sasuke-kun?"
Sasuke allungò la mano facendo segno di dargli il cellulare e il ragazzo glielo porse titubante.
"Sakura"
"Per te è un problema se ceniamo a casa tua? Porto io la cena se per te va bene…"
"Va bene"
"Bene! Che gusto preferisci di ramen?"
Ramen…? "...Al pomodoro."
"Ok, allora a dopo Sasuke-kun!"

"Ma hai la fissazione per il ramen?" chiese scettico al biondo posando il cellulare nuovamente sulla scrivania.
"Non è una fissazione! Io adoro il ramen!" proclamò l'altro solenne.
"Ok…Allora quella cosa di prima è come quando mangi tante ciotole di ramen, hai il portafoglio vuoto però hai anche energie. Se utilizzi quelle energie per lavorare, ti danno una paga e quindi il portafoglio ritorna pieno."
"Ah! Ho capito!" esclamò l'altro. "Il ramen è sempre la cosa migliore del mondo!"
"Al contrario se l'investimento va male..." continuò Sasuke alzando un po' il tono, "Se dopo che mangi ti metti a dormire e non lavori, non ti danno la paga e quindi hai solo perso soldi."
"Ho la pancia piena di ramen! Non sono soldi sprecati!" replicò turbato l'altro.
"Se non li sfrutti per qualcosa di utile sono soldi sprecati."
"Non offendere il ramen!" protestò il biondo, ma per un attimo gli mancarono le forze e si dovette appoggiare con una mano allo schienale della sedia per sostenersi, tenendosi con l'altra il fianco ancora dolorante.
"Torna a riposare, non ti sei ancora ripreso".
A malavoglia e borbottando, il ragazzo seguì il consiglio e si distese nuovamente a letto, riaddormentandosi subito.



"Nah, nah, ma non hai qualcosa da fare?"
Il biondo aveva dormito qualche ora, svegliandosi ancora più vispo di prima. Sasuke stava pensando di dargli una botta in testa per farlo riaddormentare.
"Ci sono dei libri lì se vuoi leggere" rispose indicando la libreria senza neanche voltarsi.
Naruto si alzò, andando a sfogliarne qualche d'uno.
"Ma sono tutti libri noiosi… Non hai dei fumetti? Dei videogiochi?"
"No"
"Che noia!"
"Che stress..."
"E' questa casa che è stressante! Stai sempre seduto alla scrivania? Come fai a svagarti un po'?"
"Non ho tempo da perdere con cose inutili come fai tu!"
"Razza di bastardo, che diavolo vorresti insinuare?"
"Ah" esclamò il moro come ricordandosi "C'è una televisione di là, nella stanza proprio di fronte a questa" continuò, sempre fissando i libri.
"Che arrogante bastardo…" mugugnò l'ospite, voltandogli le spalle stizzito, uscendo dalla stanza.



Sakura arrivò di sera, portando quattro ciotole di ramen, di cui due per Naruto.
Cenarono insieme abbastanza tranquillamente: Naruto pensava solo a divorare il suo pasto, Sakura sembrava aver capito che Sasuke non amava parlare di sé, perciò raccontò lei la sua giornata, cosa aveva fatto durante il tirocinio, delle persone che aveva incontrato.
Il moro fissò entrambi i ragazzi in silenzio: era la prima volta che aveva degli ospiti, che cenava con altre persone da quando era in quella casa. Alla fin fine non era tanto male, anche se Naruto gli dava i nervi, non sapeva neanche lui perché. Punzecchiarlo e vederlo agitarsi era stato quasi divertente.

Quando il biondo finì di mangiare, tirò un forte sospiro di sollievo. "Che bella scorpacciata, sono strapieno!" disse massaggiandosi la pancia. "Ora ci vorrebbe una bella dormita!"
Il moro sogghignò leggermente e il ragazzo si innervosì.
"E' solo perché devo finire di recuperare le forze! E poi sono in ferie in questi giorni! Devo riposare per riprendere al meglio! E…"
Un pugno di Sakura lo fece zittire. "Naruto!"
"Ma… Ha persino osato offendere il ramen! E poi…"
"Ti ha ospitato e ti ha curato! Sii riconoscente!" lo zittì lei nuovamente.
'Lavora? Avrà più o meno la mia età! Sembra un idiota! Non può essere già laureato!' pensò Sasuke. L'astio nei confronti dell'altro era aumentato ancora, trasformandosi in una sorta di rivalità.
Il biondo rimase a borbottare e mise il broncio come fosse un bambino.
"Scusalo, Sasuke-kun" disse la rosa con voce ancora irritata, forzando un sorriso "E' un moccioso idiota impertinente, non ci fare caso".
Quando si voltarono nuovamente verso il biondo, lo videro addormentato sulla sedia.
"E' crollato" sospirò la rosa "Sono stanca anch'io. Domattina dovrebbe essere in grado di andarsene da solo, ma per stasera potresti farlo restare ancora da te?"



La ragazza era andata via, il tizio era di nuovo nel suo letto e Sasuke non avrebbe potuto ancora per quella sera starsene in santa pace da solo.
Guardò l'orologio: era ora della medicazione.
Tirò le lenzuola e si sedette sul letto poggiandosi sulle ginocchia il kit medico. Gli sollevò la maglietta e abbassò il pantalone in modo da scoprire la ferita al fianco. Pensò fosse strano il fatto che durante la cena non ci fosse stata nessuna spiegazione sul motivo per cui era stato conciato in quel modo.
Tolse la garza che vi era applicata e tamponò la zona con un panno umido. Prese la pomata e se ne mise un po' sulle dita prima di iniziare a spalmarla sulla pelle. Il biondo mugolava infastidito.
"Wooh" urlò svegliandosi, saltando all'indietro verso la spalliera "Che diavolo stai…facendo?"
"Sta' fermo un attimo!" lo sgridò Sasuke, innervosito da vari pensieri che gli occupavano la mente. Tagliò un pezzo di garza dal rotolo e gliela applicò sulla ferita, sotto lo sguardo attento degli occhi azzurri.
"Ehm…grazie" disse Naruto un po' impacciato, un po' forse dispiaciuto per averlo trattato male prima visto che comunque il moro lo aveva accudito e continuava ad accudirlo mentre non stava bene.
"Ora dormi" fu la risposta di Sasuke, dandogli una pacca non troppo delicata sulla ferita, facendolo lamentare per il dolore.
"Bastardo!" soffiò l'altro a denti stretti. "Comunque non ho più sonno"
"Allora sparisci e tornatene a casa" disse sollevandosi e andandosi a coricare nel futon.
Naruto lo fissò un po' stranito, sembrava stesse cercando di capire se il moro fosse gentile o no. "Ma adesso è tardi e non ho idea di dove mi trovo!"
"Allora dormi."
Ci fu un attimo di silenzio, che il moro sperò davvero che continuasse.
"Nah… Davvero non hai fumetti?"
"Era meglio quando eri moribondo, almeno stavi zitto" sospirò Sasuke.
"Ehi! Ma che ti ho fatto?" borbottò Naruto offeso, rimettendosi sdraiato su un fianco.
"Ora dormi!"
"Non ho sonno! E' colpa tua che mi hai svegliato!"
'Domani…Domani andrà via e tutto tornerà alla normalità.'
  
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