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Autore: Pu96    27/08/2012    5 recensioni
Si voltano tutti a guardarmi, ma i miei occhi restano posati sul viso di Louis: ha la mascella serrata, le guance arrossate, la rabbia sprizza tra le labbra sottili. Eppure, appena sente il mio dolore, rallenta. Deglutisce, respira, e si concentra su di me. Mi sta proteggendo, sta stravolgendo sé stesso per cercare di essere forte, ed io non voglio questo. Fa un passo nella mia direzione, allunga una mano, ma siamo ancora troppo distanti.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Saw you standing across the room, 
I Couldn't speak, I couldn't move.
Till it's you and me I'll keep you safe and warm,
And it's you and me I don't want anything more
 
 
 
 
Troverò la mia strada per il tuo cuore.

“Noi crediamo che dovreste smetterla.”
Questo è l’inizio della fine: cinque parole, pronunciate con un tono finto cortese, un accenno di acidità e uno sguardo sostenuto. Un “noi” che infrange tutta fiducia per le tre persone sedute davanti a me e Louis. I sorrisi che ci concedevano sono spariti, le smorfie e le risate hanno lasciato un’ombra di disprezzo nella loro postura. Si mordono le labbra, lasciando trapelare un vago dispiacere, mentre il mio fidanzato accoglie quella frase come un pieno pugno in petto. Non ci guardiamo, ma raggiungo la sua mano, sta tremando, non riesce nemmeno a ricambiare la mia stretta.
“Stronzate, Liam. Questo non l’ho mai detto!” Ed è Niall ad urlare. Niall, il ragazzino che ci pregava di non litigare, perché trovava le grida terribilmente fastidiose. Il piccolo uomo dagli occhi di cristallo che ci supplicava di non innervosirci. Si alza dal divano, quasi per escludersi completamente dalle parole appena pronunciate. Guarda Zayn e Liam con tale incredulità che mi stringe il cuore. Si schiera davanti a me, lo userei volentieri come difesa, visto che sono completamente disarmato. Tutto ciò che riesco a sentire è un tizzone incandescente di delusione che mi divora lo stomaco, mi bagna le guance e mi obbliga a sopprimere i singhiozzi. Percepisco lo sguardo rabbioso di Louis, ma non ha ancora trovato le forze di ribattere a quel tradimento: nonostante lo nasconda, il suo cuore è straziato quanto il mio.
“Dio santo, Niall! Stiamo parlando del nostro futuro. Ci siamo tutti e cinque in gioco, non solo loro due.”  Dallo scricchiolio del divano intuisco che anche Liam sia in piedi, probabilmente per raggiungere meglio lo sguardo dell’irlandese. Eppure non alzo gli occhi, non sono pronto a osservare i miei amici discutere per la mia relazione, non sono pronto a credere che stia accadendo sul serio. Mi sembra buffo che ora siamo “loro due”, non dicevano così sei mesi fa, quando abbiamo svelato loro la nostra relazione. Cosa è cambiato? La quantità di pettegolezzi, probabilmente, e il nostro prossimo cd. La nostra omosessualità potrebbe sabotarlo, o almeno, questo è ciò che i nostri migliori amici ci stanno propinando. Solo allora mi accorgo di non aver sentito la voce di Zayn, così focalizzo l’ultima figura rimasta seduta davanti a me. Mi sillaba uno “scusa” e, da come sta torturando l’orlo della camicia, riesco a capire che è mortificato. Ma non posso perdonarlo, non quando mi chiede di rinunciare al mio amore per la carriera. Scuoto la testa in segno di diniego e lui non parla più. Si arrende, e vederlo rinunciare così facilmente alla nostra amicizia, mi proietta in un nuovo baratro. 
“Cosa ci state chiedendo? Tenetevi le vostre boiate da buonisti e ditelo chiaramente. Pensate che la mia relazione con Harry ci penalizzi? Pensate che dovremmo smetterla di vederci per vendere di più?” Ora è il turno di Louis. Non riesco a ribattere e guardo tutto dall’esterno. E’ andato addosso a Liam e Zayn, tant’è che Niall gli ripete più volte di fermarsi. Parlano tutti talmente forte da spaventarmi. Noi avevamo giurato di superare tutto insieme, ed ora l’obbiettivo è ferirsi a vicenda. Mi copro il viso con le mani, raggruppando tutto il coraggio che trovo nei cocci della mia anima. Volano sguardi che uccidono a pochi metri da me, ed io compio uno sforzo immenso per rompere il mio silenzio.
“Calmati, Lou.” Ma la mia voce è spezzata, incespica su sé stessa e mi fa apparire terribilmente debole. Si voltano tutti a guardarmi, ma i miei occhi restano posati sul viso di Louis: ha la mascella serrata, le guance arrossate, la rabbia sprizza tra le labbra sottili. Eppure, appena sente il mio dolore, rallenta. Deglutisce, respira, e si concentra su di me. Mi sta proteggendo, sta stravolgendo sé stesso per cercare di essere forte, ed io non voglio questo. Fa un passo nella mia direzione, allunga una mano, ma siamo ancora troppo distanti. Niall gli accarezza le spalle, cercando di dimostrare tutto il suo appoggio. Rimaniamo sospesi nella nostra lontananza, sto per alzarmi, prendere la sua mano e uscire con la dignità rimasta, ma giocano lo scacco finale. Moriamo tutti a quelle parole, forse perché sono una verità che ci era stata celata, o semplicemente perché è la voce del nostro Zayn a pronunciarle. 
“Se non finite la vostra relazione, avete chiuso con noi.” Un ultimatum, certo. Non possono ufficialmente debellarci dalla band, così si limitano a tagliarci fuori dalle loro vite. O perdo Zayn e Liam, o perdo Louis e Niall. Siamo tutti sconfitti, in questo momento, ed io non posso scegliere. La mia bocca è socchiusa in completo silenzio, nessuno parla, nessuno prende una decisione. Poi vedo il guizzo negli occhi di Louis, ed io vorrei pregarlo di rimanere voltato verso di me con la mano tesa e la debolezza nascosta. Vorrei pregarlo di raggiungermi, accoccolarsi sui cuscini, e godersi i miei baci. Ma il rumore dello schiaffo sulla guancia del ragazzo mulatto risuona come uno sparo. 
Sono io a gemere, non riuscendo più a trattenere il rumore di me in pezzi. Louis resta incredulo a fissare la propria mano, preso alla sprovvista dall’eccesso di rabbia. Zayn non reagisce, non si muove minimamente, consapevole che quel momento sarebbe arrivato. 
Il maggiore guarda lo zigomo arrossato che ha causato. Riesco a vedere i suoi occhi imperlarsi di lacrime, lascia cadere le braccia sul corpo, per mostrarsi completamente indifeso. Sta per sussurrare una richiesta di scuse, ma non riesce a pronunciare nemmeno la prima parola, che risuona un altro tonfo.
“Tocca Zayn un’altra volta, frocio, e giuro che vi faccio sbattere fuori.” Liam ha spinto Louis. Louis, il mio Louis, è disteso per terra, con le mani sulla testa, che ha rovinosamente sbattuto contro il pavimento. Riesco a leggergli il dolore nel viso, ma so che se tentassi di alzarmi per raggiungerlo, le mie gambe non reggerebbero nemmeno un passo. Sopprimo un altro urlo, ma fermare le lacrime è totalmente inutile in questo momento, mi accascio sul tappeto, sperando che qualcuno riacquisti la ragione. Eppure dai passi affrettati che attraversano il pianerottolo e la porta che sbatte, è facile dedurre che Zayn e Liam abbiano chiuso qui la conversazione. 
Louis pronuncia parolacce interrottamente da un minuto, e dai mugolii che affiorano tra una e l’altra, comprendo che la fitta alla testa è piuttosto forte. I miei singhiozzi sono talmente alti che coprono il respiro di Niall. Il nostro ragazzo occhi cielo è in piedi accanto a noi, ci osserva mortificato per alcuni secondi, poi esce correndo. Riusciamo a sentirlo gridare per le scale, mentre tenta di fermare Liam, ma usa parole talmente sprezzanti che dubito qualcuno lo stia ascoltando.
 
Silenzio. 
I passi fuori dall’appartamento svaniscono, la voce dei ragazzi si disperde nel traffico, il mio tossire strozzato si placa. Sembra che i sensi siano attutiti, sembra che il dolore sia scomparso, sembra che siamo stati ricoperti con una coperta calda. Noto che le mie mani sono strette in pugni talmente stretti da avere le nocche bianche, tremano appena. Alzo il viso straziato e gonfio di lacrime e  mi avvicino a Louis. E’ ancora lì, fermo, disteso sul pavimento, con un macigno di rabbia che gli schiaccia i polmoni. Mi siedo accanto a lui, e basta uno sguardo, perché sia il suo momento di sfogarsi. Posso essere io forte per entrambi, posso essere io quello che lo stringe tra le braccia e sussurra che tutto andrà bene. Posso essere io a proteggerlo.
Inizia ad urlare, mentre fredde e pungenti lacrime gli scorrono sulle guance. Le raccolgo tutte, con le labbra, continuando a impreziosire la sua pelle dei miei baci. Le mie mani scorrono lente sul suo viso, accarezzano la mascella, la fronte, le spalle. Adagio la mia testa sul suo petto, continuando a toccare il suo corpo, fino a quando non finisce il fiato. Vengo scosso dai suoi brividi, ma presto si arrestano anche quelli, lasciandoci nuovamente inermi e avvolti nella quiete. Riesco a sentire il battito del suo cuore.
“Harry?” Non è a suo agio nella parte del ragazzo fragile. La sua voce è toccata da un velo di imbarazzo, immerge la mano nei miei riccioli, e mi coccola lievemente. Cerca di minimizzare la sua sofferenza, nonostante sia il suo primo crollo davanti a me, e questo ha sconvolto entrambi. Alzo la testa e lui abbassa gli occhi, così riusciamo a incrociarci senza nemmeno spostarci. 
“Dimmi…” Sussurro dolcemente, cercando di mostrarmi calmo e tranquillo. Mi chiedo come possa essere resistito così a lungo senza distruggersi. Come abbia sopportato i miei dubbi e i miei pianti senza mai mostrarsi fragile. Mi chiedo come possa aver camminato mano per mano con Eleanor, ed avermi sorriso una volta tornato a casa. Le persone non capiscono quanto sia difficile essere noi, in questo momento. Ma non è questo a turbarmi. Ciò che mi spaventa è che nessuno vede il suo cuore infranto. Pensano davvero che affronterei questo da solo? Pensano che sarei qui a tatuarmi la mia omosessualità su tutto il braccio se non avessi le sue labbra da assaporare? Louis è il mio punto fermo. Lo sarà sempre. Anche se qualcuno me lo porterà via.
“Ti amo, sai?” E con queste parole mi insegna gentilmente a respirare di nuovo: a riprendere fiato, a sperare nel lieto fine. Perché non importa tutto ciò che dobbiamo affrontare, se poi resistiamo per questi momenti. Il mondo sarà un luogo ostile e spaventoso, ma mi bastano i suoi occhi. Sorrido e gli afferro la mano, ma Louis la sposta e la posa sul mio petto. Inizia a ripetere quattro parole, le pronuncia senza riprendere fiato, sembra quasi che me le canti. "Siamo solo io e te. Solo io e te."


Ma eccoci di nuovo!

1) La canzone che ho scelto: vi prego, se non l'avete ascoltata leggendo la mia ff, tornate in cima e cliccate sul link. Si chiama "you and me" ed è dello splendido Ryan Star. Ora, io conosco solo due sue canzoni, ma sono entrambe nella mia lista di preferite. Credo sia un cantante strepitoso, e l'ispirazione per questa storia è tutta sua.
2) Faccenda Louis: Ebbene sì, tempo fa avevo dedicato una mia os a Harry, ma questa volta le cose sono cambiate. Sono rimasta delusissima dal comportamento di alcune Larry Shipper. Dopo che Louis è andato al V festival con Eleanor ed ha bloccato alcune ragazze pro-larry su twitter, tutti si sono rivoltati contro di lui! 
Intendo dire che sotto le ultime foto di Harry, dove non sprizza di gioia, si prendeva il nostro Boo a male parole. 
Ora, non so quanto i manager abbiano interferito negli ultimi avvenimenti (anche se per quanto riguarda twitter, credo al 100%) ma non permetto a nessuno di dire che Louis non stia soffrendo. Mi dispiace, ma no. NO.
Anche se Louis fosse etero, l'attrazione verso Harry è assoluta. Il suo continuare ad uscire con Eleanor sarebbe probabilmente, il dover convincersi di amarla. E avere dubbi su sè stessi è terribile, quindi non osate trovarmi altre scuse.
Louis ama Harry e sta facendo di tutto per proteggerlo.
Per favore, pensate prima di dire boiate.

E' per questo che ho insistito sul dolore di Louis in questa os. 
Perdonatemi se è troppo strappacuore.
3) Grazie a chiunque mi abbia letto e recensito. Love you.
  
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