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Autore: Giu1996    28/08/2012    5 recensioni
Racconto la morte della piccola Rue. Dal suo punto di vista.
I suoi pensieri prima di lasciare per sempre quel mondo crudele.
'Qui sogna dolci sogni..'
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Rue
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono rannicchiata su un albero e le fronde dei rami mi nascondono completamente.
Come stabilito con Katniss, ieri ho acceso il primo fuoco e dopo aver visto che i Favoriti avevano abboccato alla trappola sono scivolata tra gli alberi fino al luogo del secondo fuoco. L’ho acceso. Dopo poco ho sentito un’ esplosione. Un’ esplosione così forte da far tremare tutta la terra. Ne sono seguite altre, altrettanto forti.
I Favoriti hanno lasciato perdere i fuochi. Hanno capito che era solo una trappola per tenerli lontani dal loro campo.
Katniss deve essere riuscita nell’impresa.
Katniss deve aver fatto saltare in aria le provviste di cibo dei Favoriti.
Sapevo che ce l’avrebbe fatta.
Lei è salva. In cielo ieri notte non hanno mostrato il suo volto stanotte.
Ovvio che è ancora viva.
Lei è intelligente. È la più intelligente qui nell’Arena.
È pomeriggio inoltrato e mi chiedo dove sia Katniss. Sicuramente sarà nel luogo dove avevamo programmato di ritrovarci. Solo che io non mi sono arrischiata a muovermi di qua perché i Favoriti stavano perlustrando il bosco ieri notte, in cerca del dinamitardo e della persona che aveva fatto da esca. Si starà preoccupando per me e io ho una voglia matta di rivederla.
Decido di provare con il segnale stabilito. Canto le quattro note alle ghiandaie. Ripetono il suono. Dopo un momento di silenzio sento che le ghiandaie stanno riprendendo nuovamente il motivetto. Katniss ha cantato agli uccelli. Scendo giù dall’albero per raggiungerla. Sono appena atterrata nella radura che sento calare sopra di me una rete che mi imprigiona.
Grido più forte che posso.
Sono in trappola.
Sapevano che prima o poi sarei uscita allo scoperto. Stavano solo aspettando.
Hanno lasciato di guardia un ragazzo.
-Katniss! Katniss!- lancio un grido acuto. So che lei è qui nelle vicinanze.
Adesso ho veramente paura.
-Rue! Sto arrivando!
Sono già consapevole della fine che mi aspetta. In fondo la mia unica qualità era quella di nascondermi, di sfuggire a tutti e tutto.
‘’Prendermi è difficile’
A quanto pare non così tanto.
Vedo Katniss correre a perdifiato e allungare una mano verso di me.
So già quello che mi capiterà ancora prima che una lancia mi trafigga.
Dolore. Un dolore straziante.
Sono ancora cosciente, ancora per poco, mi dico.
Vedo una freccia nel collo del ragazzo del Distretto 1 che mi ha colpito. Katniss lo ha preso e lo sta spingendo via da me.
Mi chiede se ce ne sono altri in giro e rispondo di no. Credo proprio di no.
 
Vedo il dolore nei suoi occhi quando si piega sopra di me. Mi stringe semplicemente la mano senza dire niente. Sa che sono consapevole di non avere speranze.
Non ho mai avuto speranze in realtà. Come potevo solo pensare di sopravvivere? Ho sempre saputo quale sarebbe stata la mia fine. L’ho saputo sin da quando è stato estratto il mio nome il giorno della mietitura. Il mio destino era segnato. Non avrei mai potuto vincere. Siamo tutti pedine nelle mani di Capitol City. Veniamo mossi su un enorme scacchiera secondo i desideri degli Strateghi. E negli Hunger Games non c’è mai stato posto per una ragazzina di 12 anni incapace di uccidere. Loro vogliono spettacolo. Così adesso tutte le telecamere saranno puntate su di me. Stanno tutti aspettando la mia morte.
Morte.
Questa parola mi colpisce più della lancia. Questa parola più affilata di qualunque lama.
 
-Hai fatto saltare in aria il cibo?- le sussurro
-Fino all’ultima briciola- risponde.
E questo mi conforta. Adesso ha più possibilità di farcela. Ha sempre avuto molte possibilità di salvarsi, in realtà. A differenza di me.
-Devi vincere- le dico, perché è quello che desidero con tutto il cuore.
--Lo farò. Vincerò per tutte e due, adesso- me lo prometto e io so che è vero, sarà così.
Ora più che mai farà di tutto per uscire di qui vincitrice.
E già me la immagino tornare nel suo Distretto.
 
Lo sparo del cannone che sentiamo deve essere per il ragazzo del Distretto 1.
Io sono ancora in vita.
E il poco tempo che mi rimane voglio passarlo con Katniss. Sono felice che ci sia lei al mio fianco.
L’unica che mi ha voluta come alleata, l’unica che ha creduto in me.
-Non andare via- le dico stringendo più che posso la sua mano.
-Certo che no. Sto qui con te-
Mi sposta la testa sulle sue ginocchia e finalmente mi sento a casa. Mi sento protetta.
 
-Canta- non ho più la forza di parlare ma lei capisce il mio debole sussurro.
Inizia il canto e mi sento bene. Come non mai. Credo sia questo il paradiso.
Sento un calore pervadermi tutto il corpo. La sua voce è dolce e familiare.
Ogni timore se ne è andato. So che sarò felice adesso, mi augurò solo che lo sia anche Katniss.
Sento a malapena le sue parole. Me ne sto andando da questo mondo.
 
Scorgo la spilla della ghiandaia imitatrice appuntata sulla sua camicetta.
Sono felice di vedergliela ancora indosso.
 ‘Tu ce la farai, tu sei la ghiandaia Katniss’ penso.
 
‘Qui sogna dolci sogni che il domani farà avverare,
qui è il luogo in cui ti voglio amare.’

 
Sono questi gli ultimi versi che riesco a sentire prima che il mio cuore smetta di battere.
 
Per sempre.

Spazio autrice: Ecco qua! La mia prima fic su HG. Spero vi piaccia! E spero di aver reso bene gli ultimi pensieri di Rue. Ho sempre amato quella ragazzina e quella scena mi fa piangere ogni volta. Grazie a tutti quelli che spenderanno un minuto del loro tempo per leggerla e per commentarla.
  
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