Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Naive_    28/08/2012    1 recensioni
Devo ammettere che se fossi stata un po' più sveglia prima magari ora non dovrei farmi Charlotte-New York, 10 ore in auto per la cronaca, e ritorno e potrei semplicemente essere a casa ad aspettare che torni dalla tua vacanza negli States, potrei contare i giorni che ci separano e crocettare le caselle sul calendario.. Non che non lo faccia ora eh! Solo che, sai, fa un po' effetto dover andare avanti a crocette per 10 mesi, non credi?
[...]
Meno trecentotrč giorni.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*



Devo ammettere che se fossi stata un po' più sveglia prima magari ora non dovrei farmi Charlotte-New York, 10 ore in auto per la cronaca, e ritorno e potrei semplicemente essere a casa ad aspettare che torni dalla tua vacanza negli States, potrei contare i giorni che ci separano e crocettare le caselle sul calendario.. Non che non lo faccia ora eh! Solo che, sai, fa un po' effetto dover andare avanti a crocette per 10 mesi, non credi?
Ad essere sinceri il motivo per cui sto scrivendo č che voglio provare a descriverti com'è stato vederti comparire all'improvviso qui dav.. Alt. Stavo per dire davanti a me?
Scusami intendevo su questo schermo, sai, la nostalgia fa scherzi pesanti ogni tanto. Beh sei comparso così senza preavviso, senza che nessuno mi avesse preparata, ti sei messo davanti alla cam, hai sorriso e in un attimo ho smesso di esistere.
So di sembrare scontata ma ce l'hai una minima idea di cosa sia provare a descrivere una cosa così?
Allora, proviamo con l'esempio classico, hai in mente quando stai salendo le scale al buio, non vedi l'ultimo gradino e lo manchi?
Ora aggiungici quello che proveresti se succedesse appena dopo aver visto un bel film horror di quelli fatti bene (ed è inutile che fai finta di niente perché lo so che ti fanno paura) e fossi anche a casa da solo magari.
Hai in mente la situazione? No?
Beh fondamentalmente, cominci con un tuffo al cuore.
Più che un tuffo lo definirei un gettarsi a capofitto di questo povero cuore, sembra fermarsi di colpo per poi ripartire ad una velocità inaudita, i battiti sempre più violenti, finché non inizi a temere che ti balzi fuori dal petto.
Per non parlare del resto del corpo poi: ti manca la terra sotto i piedi e cominci a tremare, arrossisci di colpo, non riesci a formulare una frase di senso compiuto e ti limiti a biascicare insulti cercando di nascondere gli occhi che ti stanno diventando lucidi.
Ecco, ora capisci perché ho retto così poco prima di scoppiare a piangere e dirti che mi manchi quanto alla mia semiacustica manca l'amplificatore?
Il paragone grazie a dio me lo sono risparmiato, meglio aggiungerlo qui per dare un tocco di personale a questo delirio che non leggerai mai.

Meno trecentotre giorni.

*



           NdA
      Delirio di una notte insonne, non me ne vogliate.
      Da uno a dieci quanta pietą vi faccio?
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Naive_