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Autore: Umi rebel 90    11/03/2007    11 recensioni
la lotta per la vita contro l'organizzazione e la dichiarazione finale di Shinichi.. E' da poco che mi sono appassionata a questo cartone e non faccio che pensare ad altro, perciò mi farebbero molto piacere delle recensioni ^__^ grazie e buona lettura
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Yukiko Kudo, Yusaku Kudo | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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contro l'organizzazione e il proprio cuore

A Gin, uno degli uomini in nero dell'organizzazione, capitò di fare uno strano sogno in cui rivide quel ragazzo..Shinichi Kudo.

Stranito da ciò volle parlarne con Vodka e, nonostante quest'ultimo fosse un pò scettico al riguardo, decisero di andare a controllare direttamente nella casa del ragazzo.

Intanto erano arrivati a Tokyo i genitori di Shinichi: Yusaku e Yukiko Kudo, venuti in vacanza da Los Angeles per fermarsi una settimana di quell'estate splendida. Destino volle che Yusaku avesse appena pubblicato il suo ultimo (e non ultimo) giallo e Yukiko che già aveva intenzione di andare nella casa di suo figlio per darci una pulita volle portare una copia del libro per fargli un regalo, proprio lo stesso giorno in cui anche gli uomini dell'organizzazione sarebbero passati a far visita alla casa del "piccolo" detective.

Così, mentre Yukiko era intenta a fare pulizie sentì aprirsi la porta della casa e dei passi che andavano verso il salone dove Shinichi teneva tutti i suoi amati gialli; quando li vide mentre frugavano dappertutto, per come erano vestiti capì chi avesse di fronte e continuò a spiarli da dietro la parete seguendo attentamente tutti i loro movimenti. Gin però si era già accorto che qualcuno li stava osservando e prima di andare via lo fece notare anche al suo compare. Yukiko aveva intuito che la possibilità che l'avessero scoperta c'era, dopo averli visti parlare sottovoce e iniziò ad allontanarsi per andare a nascondersi in un'altra stanza ma...

-dove ti credi di andare?- disse Gin

A quella domanda Yukiko non aveva risposta ma avvertì solo un grande senso di adrenalina e brividi di freddo percorrergli la schiena, insieme al cuore che batteva forte e rimase per un attimo immobile col respiro sospeso. Provò a scappare per la casa ma erano in due e anche molto più veloci di lei così dopo un breve inseguimento la acciuffarono e la portarono via.

-perchè non la uccidi?- disse Vodka a Gin

-si, sarebbe bello ma penso che ci potrebbe essere più utile viva per scoprire se davvero Shinichi è tornato- fu la risposta di Gin

Due giorni dopo a Shinichi o meglio, a Conan venne voglia di andare a casa sua per rileggersi uno dei suoi innumerevoli gialli e tra di essi trovò il regalo di sua madre e si mise naturalmente a leggerlo.

Il giorno dopo ricevette una chiamata da suo padre preoccupato dal fatto che Yukiko non si era fatta più vedere nè sentire.

-sarà tornata a Los Angeles!- rispose tranquillamente Conan

-ma è strano..ha insistito tanto per stare una settimana qua per vedere il suo bambino decresciuto..- disse Yusaku

-ha ha ha...davvero davvero simpatico...-

-l'ultima volta che l'ho vista stava usciendo per andare a casa tua per lasciarti un regalo e per fare un pò di pulizie-

-si il regalo l'ho trovato: è un tuo nuovo giallo..scontato!-

-come fai a dirlo?!- chiese sorpreso il padre

-il tuo nome sulla copertina papà...-

-vabbè ti è piaciuto?-

-ehm..dicevi della mamma? Si sarà addormentata in casa mia!-

-uffa..! Non riesco mai ad avere un opinione da te sui miei gialli ultimamente mi rispondi tutto svogliato! Ti sei innamorato?-

-veramente è da sempre che sono così! Comunque si, è carino rilassati! Senti se ho notizie di lei te lo dico! Ciao!- e così dicendo riattaccò il telefono.

Mentre Yusaku era un pò preoccupato, Conan non lo era per niente, perchè immaginava che la madre avesse deciso di dormire lì visto che per finire le pulizie in casa sua, essendo una gran bella villetta, ci sarebbero voluti più di un giorno.

Però se era in casa perchè non si è fatta viva quando sono andato io? Eppure era pomeriggio! E poi avrebbe avvertito papà! Forse è meglio se per scrupolo vado a controllare.

Una volta arrivato a casa provò a chiamarla ad alta voce ma non ebbe alcuna risposta; poi notò che la casa non era stata completamente pulita e iniziò a preoccuparsi. Allora la chiamò sul cellulare ma non rispose nessuno. Al secondo tentativo invece una voce maschile disse:

-ciao Shinichi!- disse Gin, che aveva letto il nome sul display del telefonino

-chi sei?!-

-tre notti fa ti ho sognato ancora vivo ed ecco che il mio incubo diventa realtà! Ha ha ha!-

-dov'è mia madre?-

-hai paura? Anche lei sai..tale madre tale figlio!-

-smettila di scherzare e dimmi chi sei!-

-no, dimmi tu piuttosto come hai fatto a sparire dalla circolazione? E Sherry? Scommetto che la conosci e che sai dov'è!-

-Gin! No, voi! Accidenti! Senti ti dirò tutto ma faccia a faccia e voglio che lasciate mia madre!-

-oh calma signorino Kudo! Gli ordini li do io! Ma va bene ci sto se è ciò che vuoi!-

-voglio sentire la voce per essere sicuro che stia bene!-

-tenga signora Kudo, suo figlio la desidera al telefono!- disse Gin rivolgendosi alla madre

-Shinichi, amore come stai? Shinichi Shin mi devi autare non voglio morire! Sono ancora giovane e bella!-

-mamma fidati di me! Il rischio è grosso ma è l'unica cosa per avere qualche speranza perchè tutto finisca!-

-ci incontriamo al Luna Park a mezzanotte di oggi- disse Gin a Shinichi, dopodichè riattaccò il telefono.

Erano le dieci di sera, per cui aveva solo due ore di tempo.

Shinichi sapeva di andare incontro alla morte e così decise di chiamare Ran.

-ciao Ran, come stai?- chiese Shinichi

-bene ma..cos'è quella voce triste?-

-Ran non ci voglio girare troppo intorno per cui te lo dirò subito: sono in pericolo di vita, ma non poco..-

-cosa vai dicendo??- chiese spaventata Ran

-mi spiace Ran, la mia passione, quella del detective a volte lo comporta, ciò nonostante rifarei tutto quello che ho fatto se tornassi indietro..ma volevo dirti che..-

-Shinichi...-

-non piangere ti prego, vorrei che tu fossi felice io ci tengo a te!-

-ma che cosa pretendi? Sei ingiusto con me!-

-Ran, io...-

Ma il telefono gli venne chiuso in faccia e Ran continuò a piangere. Shinichi, che poteva apparire come un insensibile e un duro, il pianto di Ran era per lui un grosso dolore, lui l'avrebbe voluta abbracciare per non mollarla più, la voleva sposare.

Andò a casa di Ran per poterla vedere, ma lei, convinta che Conan fosse Shinichi gli chiese di fargli compagnia in camera sua perchè voleva sfogarsi per via di Shinichi e mentre piangeva in ginocchio davanti a lui con le braccia intorno al suo collo, gli disse:

-non lasciarmi sola...-

Non vorrei mai lasciarti sola, mi spiace, mi spiace veramente.

Shinichi decise di andare "all'appuntamento" con suo padre, che si sarebbe nascosto e sarebbe stato utile se si fosse trovato lui, Yukiko o entrambi, in pericolo di morte e ci fosse stata una speranza di salvarsi, e con Shiho (Ai), che sarebbe poi andata al laboratorio segreto dell'organizzazione dove elaborava i dati dell'apotoxin per copiarli e trovare successivamente un antidoto.

Una volta sul posto, dopo aver verificato che Gin e Vodka erano lì, Shiho iniziò a dirigersi al laboratorio, ma prima che potesse andare Shinichi la prese per un braccio e le disse:

-Shiho mi raccomando, fai il più in fretta possibile e poi torna subito dal professor Agasa-

-d'accordo ma stai attento anche tu, vorrei rivederti- gli disse Shiho sottovoce nell'orecchio

-eh? Si certo..- rispose Shinichi preso alla sprovvista da quell'atteggiamento che aveva ultimamente Shiho nei suoi confronti

E mentre Shiho correva verso il laboratorio, Shinichi si accingeva ad andare dagli uomini in nero; Gin, vedendo un bambino a quell'ora tutto solo nel luna park che fra l'altro si avvicinava a loro rimase immobile e un pò pensieroso.

-Gin io sono Shinichi, dov'è mia madre?- disse Shin una volta arrivato di fronte a loro

-come?!- chiese esterrefatto Gin

-libera mia madre e ti racconterò tutto!-

-guarda- disse Gin indicando una panchina del luna park giusto qualche metro più in là -tua madre è legata a quella panchina sotto alla quale ho piazzato un giocattolino a tempo, se vuoi che non esploda muoviti a parlare, hai solo 8 minuti di tempo!-

-la pillola che mi hai dato può far morire, ma chi è predisposto geneticamente, invece che morire, torna bambino. Io ho avuto fortuna!-

-anche Sherry è diventata una bambina?-

-si, anche lei, ma se non c'è in questo momento è perchè dopo avergli detto che ti avrei incontrato qui stanotte è sparita lasciando solo questo pezzo di carta- disse Shin consegnando un foglio a Gin che aveva fatto scrivere a Shiho, con scritto: ADDIO Shiho

Gin riconobbe la firma e quindi ci cascò. Buttò via il foglietto, prese Shinichi di peso e andò a legarlo insieme alla madre.

Sapevo che non ci avrebbe mai lasciati andare..

-bene, vedo che nonostante tutto continui ad avere quell'aria da superiore! Tsk..bè addio, ma per davvero stavolta!- disse Gin per poi andarsene.

Avevano a disposizione solo 1 minuto e mezzo circa. Dopo che gli uomini in nero erano spariti dalla vista, Shinichi attivò il radar che li avrebbe salvati ed il corrispondente trasmettitore che aveva lasciato al padre: lui sapeva che li avrebbero uccisi, ma nel caso ci fosse stata una possibilità di salvarsi doveva essere attrezzato con qualcosa che fosse sicura, cioè che quelli dell'organizzazione non avrebbero mai trovato in caso di percuisizione, così si era diretto subito dal professor Agasa per farsi costrure un mini-pulsantino attaccato ad una specie da apparecchio per denti mobile di quelli al palato, che premette con la lingua.

Suo padre corse velocemente e slego prima Yukiko con tutta calma dopodichè iniziò a slegare Shinichi che gli urlò:

-ti vuoi muovere?!? Tra poco esploderemo tutti!!-

Il padre allora fece caso hai beep-beep che si sentono quando sta per esplodere una bomba e così gridò alla moglie di correre veloce il più lontano possibile, dopodichè sollevo Shinichi per il colletto della maglia e lo scaraventò lontano da lì e corse dietro a Yukiko.

BOOOOOM!!!!!!!

Erano salvi, ce l'avevano quasi fatta. Shinichi chiamò subito Shiho.

-allora Shiho? Come procede?-

-ho quasi finito di copiare tutti i dati, erano pieni di protezioni! Tu come stai?-

-sono vivo...e anche i miei-

-sinceramente non pensavo di parlare con un morto! Intendevo se ti sei fatto male, scemo! Cos'è successo me lo vuoi dire?-

-bè..stavamo per morire esplosi, ma nessuno si è fatto niente! Ascolta, Gin e Vodka stanno tornando, sono andati via circa da 4 minuti. Fai in fretta e stai attenta a non lasciar tracce di te-

-puoi fidarti- rispose infine Shiho e chiuse la chiamata.

Shinichi era un pò preocupato per lei, ma decise di non pensarci troppo e la prima cosa, o meglio la prima persona che gli venne in mente fu Ran..

Il peggio ormai è passato, presto la riabbraccerò, se va tutto liscio..speriamo! Tornerò un liceale diciasettenne e finalmente potrò dichiararmi!

Poi pensa ai suoi genitori e al fatto che non lo avevano cercato dopo l'esplosione e così si diresse verso di loro..

-no dico voi due..invece di sbaciucchiarvi potevate anche pensare che sarei potuto essere rimasto ferito!- gli rinfacciò

-amore mio!- gridò Yukiko sollevandolo e riempiendolo di baci -ecco sei geloso? Te ne do quanti ne vuoi di baci!-

-mammaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! Finiscila! Papà aiutami!- gridò Shinichi divincolandosi

-ah il mio ometto! Tesoro dagli un pò di baci anche da parte mia!- disse ridendo Yusaku

-papà questa me la paghi! Mettimi giù!!!-

A questo punto Yusaku pensò che forse era troppo e che dev'essere anche umiliante essere trattato così a diciasette anni, quindi lo tolse dalla stretta di Yukiko e lo mise giù, ma Shinichi gli sferrò comunque un calcio nella caviglia.

-ahia!- gridò Yusaku

Shiho uscì dal laboratorio e si nascose aspettando il ritorno di Gin e Vodka. Li vide entrare e chiamò Shinichi per avvertirlo. Quest'ultimo chiamò la polizia: parlò con l'ispettore Megure e gli spiegò di chi si trattava, cosa avevano fatto e gli disse come e dove avrebbero dovuto agire. Fortunatamente riuscirono a prenderli e a metterli al fresco. Dopo qualche giorno riuscirono ad arrestare anche tutti gli altri membri dell'organizzazione.

Shinichi decise che non si sarebbe più fatto vivo nelle sembianze di Conan, perciò disse a tutti che si sarebbe trasferito in America. Ran riuscì a trattenere a stento le lacrime perchè era convinta che fosse Shinichi ad andarsene per sempre e a lasciarla sola. Ayumi si fece promettere che sarebbero rimasti in contatto, d'altra parte a lei piaceva Conan. Mitsuhiko e Genta erano solo un pò tristi, mentre Ai era indifferente perchè sapeva la realtà: Shinichi sarebbe rimasto a casa del professor Agasa fino a che lei non avesse creato un antidoto per ritornare alla loro vera età.

Dopo circa due settimane...

-Kudo ho trovato l'antidoto che ci farà tornare grandi per sempre-

-ottimo! Finalmente potrò rivedere Ran e risolvere altri casi, guardarmi allo specchio senza sentirmi male e tornare a casa mia!- esclamò contento il piccolo Shinichi

-già....- rispose malinconica Shiho

-che hai?- chiese stranito Shin

-nulla..mi gira la testa- mentì

E così presero la pillola e tornarono grandi.

Ai disse che si trasferiva in Europa ma anche lei rassicurò i bambini che si sarebbero scritti.

Poverini..prima Conan ed ora io...

Shiho non voleva che Shinichi si dichiarasse a Ran, perchè in tutto quel tempo trascorso insieme gli era iniziato a piacere. Decise di frequentare l'ultimo anno di scuola (Shiho ha 19 anni) nello stesso liceo di Shinichi e quando lo disse a lui, prima rimase un pò perplesso poi disse..

-dai si, ci può stare..un'altra ragazza che mi farà il filo ci può stare fra tutte quelle che ci sono già..- rispose

Shiho arrossì ma prima che lui potesse accorgersene si voltò e se ne andò.

Quello stesso giorno Shinichi chiamò Ran...

-ciao Ran!-

-Shin...Shinichi?!-

-è un pò che non ci sentiamo!-

-sei tu che sei sparito!-

-domani torno a scuola-

-ah che b..bene, finalmente!-

-brrrr..che freddo! Me lo merito..mi farò perdonare! Promesso!-

-domattina io e te parliamo che ti piaccia o no e se sparisci di nuovo per qualche caso sappi che io non ti vorrò più vedere!!-

-ok ok..a domani..non sparirò..-

Ran si preparò meglio del solito anche se era molto arrabbiata con lui. Durante la lezione fissò Shinichi tutto il tempo che come al solito non ascoltava la lezione e...scriveva?!

Non capisco come faccia ad avere degli ottimi voti se non sta mai attento! Ma è strano..cosa starà scrivendo? Di solito dorme o sta stravaccato sulla sedia pensando a chi sa cosa!

A ricrezione..

-tieni Ran- disse Shinichi a Ran porgendole un foglio, dopodichè se ne andò trasportato da una marea di amici, compagni di squadra e ragazze che sembrava che non lo mollassero più e ad un certo punto sentì una voce familiare:

-wow! Ecco perchè sei così montato!-

-Shiho! Allora ti trovi bene?-

-si più o meno-

-perchè più o meno?-

-mi piacerebbe essere più piccola di due anni- così dicendo fece per andarsene ma Shinichi la afferrò per una mano e la portò nel cortile della scuola

-Shiho ascolta io ho capito-

-quindi?-

-io sono innamorato di Ran, mi spiace..-

-sei sicuro? Non ho possibilità?-

-no- disse duro

Shiho fece per abbracciarlo ma lo ingannò e lo baciò. Tutta la scuola si era attaccata ai vetri assistendo alla scena. A Shinichi dispiaceva scansarla ma non voleva quel bacio così cercò di spostarla senza essere troppo brusco.

-ho afferrato, ma sappi che non mollo-

-è giusto lottare- disse Shinichi andandosene

Sonoko che aveva assistito alla scena corse da Ran a raccontarle tutto la quale si sentì molto meglio sapendo che lui voleva solo lei e che era stato così gentiluomo (d'altra parte cosa poteva pretendere? Doveva rassegnarsi al fatto che avesse tutte le ragazze della scuola che gli facevano il filo), inoltre era ancora più felice per la lettera che le aveva scritto: Shinichi le aveva raccontato tutta la verità di quello che gli era accaduto. Non ebbe il tempo di chiedergli scusa per aver dubitato di lui che iniziò la lezione, durante la quale ogni tanto si volgeva verso di lui che la faceva ridere facendo di tanto in tanto i versi alla professoressa, o l'occhiolino a lei o cose simili.

All'uscita da scuola..

-Ran! Vieni a casa mia oggi?-

-Shinichi scusa se ho dubitato di te!- disse Ran saltandogli in collo

-non ti preoccupare! Allora?-

-si certo che vengo!-

Quel pomeriggio parlarono di molte cose, giocarono con gli shangai e fecero anche a pugni. All'ora di andar via Shinichi invitò nuovamente Ran a quel ristorante dove l'aveva già portata, deciso più che mai a dichiararsi; Ran accettò ma in quel momento apparve Shiho sull'uscio di casa Kudo con una pistola rivolta verso Ran.

-Shiho cosa ti passa per la testa?!- gli urlò Shinichi

-l'hai detto anche tu, no? E' giusto lottare!-

-certo ma stai esagerando! Metti giù quella pistola!- disse mettendosi davanti a Ran per proteggerla

-Shinichi togliti di torno- disse Ran andando incontro a Shiho.

Ecco adesso sfodera tutte le sue mosse di karate e per Shiho è finita..me lo sento...

-Shiho non è così che si risolvono le cose, so che eri un membro dell'organizzazione e probabilmente lì ti hanno insegnato solo che se vuoi una cosa basta impugnare un'arma..ma non è così-

-forse hai ragione ma vedi io sono sempre rimasta sola, lui è l'unico che ho sentito veramente vicino ed è sempre stato l'unico in grado di capirmi davvero, se si mette con te io lo perderò!-

-no Shiho affatto, ti considero un'amica, ormai fai parte della mia vita in un modo o nell'altro, io ti voglio bene e sai che se avrai bisogno di me io ci sarò sempre per qualunque cosa, perchè questo è il significato dell'amicizia- rispose Shinichi

-ma non avrai più tempo per me! Penserai ai casi, penserai a lei e mi metterai da parte!- gridò Shiho piangendo sempre puntando la pistola verso Ran

-invece si te lo prometto! Ora metti giù la pistola! Fidati di me-

-davvero Shiho puoi credergli..lo conosco da quando siamo piccoli e quando è così serio puoi star certa che non te ne pentirai di dargli retta- disse sorridendo Ran

Shinichi si avvicinò a Shiho, le tolse la pistola dalle mani e la strinse al petto per consolarla; dopo anche le due ragazze fecero pace. Shiho se ne andò e i due andarono al ristorante. Mangiarono di gusto e prima che arrivasse il dessert..

-allora mi dici cosa volevi dirmi l'altra volta? Scommetto che mi hai portata di nuovo qui per la stessa ragione!-

-hai indovinato..- così dicendo Shinichi si alzò dal tavolo, andò davanti a Ran, la fece alzare e, tenendola per mano, tirò fuori una scatolina blu dalla tasca; la porse a Ran che sbigottita da quel momento la aprì e dentro vide luccicare un piccolo anello d'oro bianco con dei brillanti messi a formare un cuore e con in mezzo un piccolo diamante.

-Shinichi...-

-Ran vuoi sposarmi?-

A Ran il cuore batteva forte, non se lo aspettava per niente ma la risposta fu ovvia:

-si Shinichi!-

A questo punto Shinichi la baciò..finalmente..

-cosa??? Vi siete fidanzati?- fu la domanda di tutti coloro a cui lo dissero

Qualche mese dopo si sposarono e dopo un anno nacque un bambino che chiamarono Conan. I genitori di Shinichi erano molto contenti, quelli di Ran un pò meno, Shiho fu abbastanza felice per quello che poteva, Sonoko era un pò invidiosa, Heiji e Kazuha sognavano di arrivare anche loro a quel punto ma non osavano dichiararsi, così Shinichi e Ran si ci misero di buon impegno e alla fine anche Heiji si dichiarò. Ormai erno divenuti tutti amici, avevano conosciuto anche Kaito Kid e la sua fidanzata, ma Heiji e Shinichi continuarono ad essere grandi rivali nel fare i detective.

  
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