Stavo correndo  a tutta velocità, per arrivare in tempo al London Heathrow Airport, per accogliere Deborah, che finalmente era arrivata anche lei a Londra.
Mi misi a correre guardando l’orologio, per vedere se ero in tempo….Lei atterrava alle 16:10, ora erano le 16:07… Non potevo farcela, era una lotta contro il tempo.
Arrivai solo per le 16:15 all’aeroporto.
Entrai sempre correndo, ma guardandomi in giro, per vedere se era lì che mi aspettava, quando…andai a sbattere contro due tipi, che subito si misero a ridere.
“Beh, che c’è da ridere?” dissi rialzandomi.
“Nono, niente signorina, solo che ci sembra che lei sia un po’ tanto distratta!” disse uno dei due tipi, quello con il cappello verde.
“No, è che sto cercando una mia amica…Beh, però anche voi, potevate spostarvi, o no?” cercai subito di addolcirmi, dopo la mia brutta presentazione.
“Noi? Ma se noi eravamo qui che…” disse quello con il cappello di lana, che fu il primo a colpirmi, anche perché c’erano 30° gradi fuori e lui aveva quel cappellino di lana…Boh…
“Si, ok, ora devo andare, addio ragazzi!” dissi correndo via rossa come un peperone e senza lasciare il tempo a quei due tizi di replicare.
Finalmente trovai Deb, che era al bar che mi stava aspettando.
Ci salutammo e la portai a casa mia.
Eravamo tutte e due molto agitate, la sera saremmo andate al concerto dei One Direction, era sempre stato il nostro sogno, e ora si stava avverando.
Quel pomeriggio ero veramente stanca e allora decisi di fare un sonnellino. Mi coricai sul mio letto, ma non riuscivo a dormire, continuavo a pensare a quei due strani tizi…
Mi sembrava di averli già visti quegli occhi, e anche quel cappello, ma dove? Boh, con tutta la gente che vedevo ogni giorno chi se lo ricordava più? Però quelle voci così…così…calde, bellissime ero sicura di avere parlato con qualcuno con quelle voci, ma non  mi ricordavo proprio.
Boh, alla fine mi riuscii ad addormentare con questi dilemma, e mi svegliai per le 20:30…Era tardissimo!
Dovevamo ancora cenare e prepararci, alle 22 dovevamo essere all’ Arena…
Ci vestimmo velocemente, io mi misi degli short di jeans, con una maglia bianca di Abercrombie, e ai piedi le mie immancabili Converse bianche.
Deb si mise anche lei degli short bianchi, con una maglia rossa di Jack Wills, con le Nike Blazer azzurro elettrico.
Eravamo pronte, avevamo cenato e ci incamminammo verso l’arena, con il cuore che batteva a 200 all’ora!
Non ci credevamo ancora, e ridendo e scherzando, facendoci dei filmini mentali su quella sera arrivammo all’Arena…C’era già un casino di gente…Non so come, però riuscimmo ad entrare e a prendere la quarta fila.
Entrarono, le lacrime iniziarono a scendermi, ero veramente lì, non era un sogno ed ero con la mia migliore amica. Iniziarono a cantare, What Makes You Beautiful, Tell me a lie, Use Somebody, Torn e ad un certo punto  guardai nello schermo, e vidi il primo piano di Harry, quegli occhi verdi, quella voce così unica…ma, aspetta un attimo, quegli occhi verdi? Quella voce così unica? Non poteva essere vero, non poteva essere vero, non ci potevo credere, e poi quegli occhi azzurri, quelli di…
In quel momento capii che era tutto vero, realizzai e iniziai ad urare, ancora più forte, le lacrime che avevano smesso di scendermi erano ricominciate a scendere, più di prima, piene di gioia e di felicità.