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Autore: Alissyachan    28/08/2012    0 recensioni
"Superbia ed ingordigia porteranno il Leone a piangere per il suo destino.
Il Signore delle Terre d'Occidente cadrà per mano delle sue smanie espansionistiche, per mano di Colui che non viene soggiogato dall'oro, dalle belle parole e dalle false promesse.
Se Sua Altezza andrà in battaglia, il suo destino non può essere che la morte."
[Antica Roma x Antica Grecia]
[light Antica Roma x Germania Magna]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Antica Roma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche nota da parte dell'autrice:

1. Ok, lo ammetto: non sono una delle scrittrici più brave di questo sito o, per parlar di qualcosa di più ristretto, di questo fandom ma sto cercando d'impegnarmi a fare qualcosa di buono;
2. Accetto critiche che siano costruttive e non distruttive: se avete intenzione di commentare con "Che schifo, cos'è questa cosa!? Datti all'ippica!" beh, potete fare a meno (scusate la franchezza ma molte volte mi è capitato di leggere recensioni che non avevano né capo né coda ed erano del tutto inutili e solo a sfondo denigratorio dell'operato di un/una determinato/a autore/autrice);
3. La coppia principale di questa oneshot è la Antica Roma x Antica Grecia: come potrete notare durante la lettura, Antica Grecia è una donna;
4. Si, c'è un piccolo accenno di Antica Roma x Germania Magna, non vi state immaginando le cose;
5. Mi sono ispirata all'undicesima canzone dell'opera dei Sound Horizon, MOIRA. E' molto bella, ve la consiglio;
6. Ora vi lascio alla lettura, dato che ho già rotto abbastanza! <3










 
ALLA MERCE' DEL DESTINO
Antica Roma(Romolus) x Antica Grecia(Artemisia)
slight Antica Roma x Germania Magna
 
 
Mani in grembo, occhi chiari puntati verso il nero cielo notturno ricoperto da pallide e timide stelle, i pochi capelli scuri lasciati liberi dall'acconciatura e scompigliati dal vento, un peso sul cuore che non sembrava voler lasciare in pace la sua anima per neanche un secondo: era Grecia, in quella notte, a presentarsi in quelle condizioni, al mondo ormai dormiente, dalla sua terrazza illuminata solamente dalla luce chiara della Luna.
 
Guardava il cielo senza alcuna tregua, quasi in cerca di una risposta che, sapeva ormai, non sarebbe mai stata quella desiderata: una risposta di salvezza per il suo amato che, come annunciato da tempo,  il giorno dopo sarebbe partito per combattere contro i popoli germanici che minacciavano le sue terre a Nord. 
Ed era da tempo che una brutta sensazione riguardante questa guerra non le faceva passare notti tranquille. Era finalmente arrivata al punto di saturazione e, dopo giorni e notti di esitazione, era riuscita finalmente a trovare il coraggio di consultare l'oracolo di corte: se avesse saputo quale sarebbe stato il verdetto, non l'avrebbe mai fatto. 
Era egoista come pensiero, lo ammetteva, ma avrebbe preferito rimanere ignorante e vivere in codesto stato per ancora un po'.
Probabilmente il tutto sarebbe stato più facile da sopportare.
 
Sospirò, scuotendo appena la testa e chiudendo gli occhi: si, certo, sarebbe stato più facile vivere in quello che, alla luce dei fatti, decretava essere ormai solo un bel sogno, ma l'ignoranza non avrebbe di sicuro impedito al destino di compiere il suo volere.
Uomini, piante, animali e persino Nazioni: erano tutti, nessuno escluso, alla mercè del destino e dei suoi capricci.
 
Si strinse nelle spalle, lasciandosi scappare un verso di tristezza e sconsolazione: se solo potesse, si disse, se solo potesse modificare l'andamento degli eventi...
 
-Artemisia?-
 
Ella si girò, cercando di scacciare la tristezza dal suo cuore e dal suo volto, per poter così affrontare lo sguardo incuriosito dell'amato che, entrato nelle sue stanze per l'ultima notte prima della partenza, se ne stava diritto e orgoglioso davanti ai suoi occhi.
 
-Romolus.-
 
Lui le si avvicinò, aprendo le braccia e posandole le mani sulle spalle: - Artemisia, mia cara, c'è qualcosa che non va? Perchè quelle lacrime?-.
 
Lacrime? 
 
Si toccò una guancia con le dita della mano: erano bagnate.
 
-Oh.-
 
Non era proprio riuscita a non far estrapolare i suoi sentimenti, vero? Che povera sciocca era stata a pensare di poter nascondere il dolore e la tristezza che aveva nel cuore davanti alla figura di quello che era l'uomo che glielo aveva rubato: - Non è niente, Romolus.-. Mentì, ovviamente.
 
-Artemisia, mia cara, sai che non sopporto quando menti davanti all'evidenza. E' successo qualcosa?-
 
Egli strinse un po' la presa che aveva sulle spalle della donna, cercando di non farle male: mai avrebbe potuto fare, lui, del male alla sua amata e mai nessun'altro avrebbe potuto farlo con lui in vita. Quando ella non rispose ancora, però, fece scivolare le mani sulle braccia della donna, incitandola ancora a dirgli che cosa le stesse succedendo.
 
-Per favore, amore mio.-
 
Artemisia scosse la testa, cercando di sfuggire alla sua presa. Come avrebbe potuto riferirgli quello che l'oracolo le aveva rivelato e predetto? Si morse il labbro quando, non essendo riuscita nella sua impresa di liberarsi, le veniva imposto per l'ultima volta di parlare.
 
-Romolus, tu sei proprio sicuro di voler partire per fare guerra ai popoli germanici?-
 
Lui le sorrise: - Ovviamente! Non posso lasciare che lui minacci il mio territorio più a lungo di quello che non ha già fatto.-
 
Un sospirò le scappò dalle labbra prima di poter pronunciare la frase successiva:- Ho consultato l'oracolo oggi...-
 
Lui battè una volta le mani, ormai tolte dalle braccia della bella donna, e rise: - Oh, buone notizie, eh? Lui non potrà rallentare ancora la mia espansione!-.
La donna scosse la testa, trovando quasi ridicola la sicurezza che la nazione davanti a lei dimostrava in situazioni come quelle.
 
-Ha detto che cadrai.-
 
Le risate si fermarono, facendo cadere l'intera stanza in un pesante silenzio.
 
-Io? Cadere? Ma andiamo.-
 
-Romolus, dammi ascolto, non andare. Trova piuttosto un compromesso con Alri- -
 
-Non pronunciare quel nome in mia presenza!-
 
E fu di nuovo silenzio.
Lui ridacchiò tristemente, portandosi una mano alla testa e massaggiando i capelli scuri e ribelli, in maniera imbarazzata:- Hai così poca fiducia nella mia forza?-.
 
Lei si portò una mano all'altezza del cuore, guardandolo con serietà:- Sai perfettamente che non è questo il punto, Romolus.-
 
-Artemisia, ascoltami, Roma non cadrà perchè io non cadrò per mano sua.  Lui dovrà soccombere al mio potere, alla mia forza. Non viceversa. La questione è chiusa.-
 
-Non puoi andare contro il destino! Gli dei ti sono e saranno avversi!-
 
Lui la guardò, allora, con superbia e sfida negli occhi. Un sorriso beffardo gli si era formato sul viso, mentre con la mano faceva un gesto come per scacciare qualcosa:- Non m'importa niente del destino, dell'oracolo o degli dei, io non perderò. Io non cadrò perchè io sono il grande Impero Romano d'Occidente. E sottometterò quel barbaro.-
 
-Per favore, Romol- -
 
-Domani partirò, Artemisia, tornerò vincitore e con nuove terre.-
 
Quanto peccava di superbia ed ingordigia, il suo amato? Non aveva ancora capito che questo l'avrebbe portato alla rovina? Perchè? Perchè doveva essere così ottuso? Perchè non poteva lasciare al germanico la sua libertà e magari trovare un accordo? Perchè sottometterlo?!
 
Le lacrime ricominciarono a scendere, infine, quando, oltrepassata la porta, il grande impero non fu più presente nella stanza e lei di nuovo sola con i suoi pensieri, impotente, e il cuore spezzato dal dolore della futura perdita.
 
-Addio, Romolus.-
 
 
 
"Superbia ed ingordigia porteranno il Leone a piangere per il suo destino.
Il Signore delle Terre d'Occidente cadrà per mano delle sue smanie espansionistiche, per mano di Colui che non viene soggiogato dall'oro, dalle belle parole e dalle false promesse.
Se Sua Altezza andrà in battaglia, il suo destino non può essere che la morte."
 
 
 
 
 
Anni dopo, l'Impero Romano d'Occidente cadde.





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Ed eccoci, infine, ai saluti! Ringrazio chiunque sia riuscito ad arrivare fino in fondo alla lettura, chi commenterà, chi per volontà divina o meno metterà la storia tra seguite, preferiti o ricordate.
Ringrazio tutti, in pratica! <3
See ya soon (?), o forse no.

-Alissyachan
  
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