CRASH
Era l'ennesimo piatto scagliato a terra e Milady si era pure ferita quando uno dei piatti si era solo scheggiato. Lo aveva recuperato per distruggerlo definitivamente.
Non sentiva dolore ma tanta rabbia. Sì, tanta ma tanta rabbia.
Eppure il suo piano era andato benissimo. Nessun intoppo, tranne che lui: D'Artagnan.
Non sopportava che lui fosse l'unico a non essere affascinato dalla sua bellezza, non sopportava che lui fosse stato l'unico a tenerle testa ma soprattutto, non sopportava di esser stata risparmiata da lui. Egli aveva un modo di guardarla che le faceva rabbia.
Era il tipico sguardo di pietà verso una vittima ma lei non si era mai sentita come tale.
Com'era possibile che tutti, ma dico tutti gli uomini fossero affascinati da lei tranne che lui?
Ad Athos, Porthos, Richelieur, persino Rochefort rimanevano turbati dalla sua bellezza e avvenenza ma D'Artagnan, no. Lui aveva occhi solo per Constance (questo era risaputo).
Era proprio questa la questione: perché non aveva effetto su D'Artagnan il suo magnetismo?
La cosa a cui non riusciva neppure a pensare era del perché se la prendesse così tanto!
Che diavolo le stava prendendo?
Era sempre lei che teneva in mano le regole del gioco e, ora, invece, era lui che teneva in mano le regole del gioco con lei?
Andò a dormire ma già sapeva che non avrebbe chiuso occhio per la rabbia.