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Autore: Breakeven    28/08/2012    20 recensioni
"Che sfacciata, non mi servono dei gatti per poter comprare una stupida spazzola per gatti" sussurrò Harry, piano.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Simona. Un giorno ci incontreremo al supermercato, e non sapremo se salutarci o no.

Supermarket

"There’s an old voice in my head that’s holding me back
Well tell her that I miss our little talks
Soon it will be over and buried with our past"

(of Monsters and men, Little Talks)

"Louis, non capisci! C'è il 90% di sconto, sarebbe da stupidi non prenderlo!"
Harry era incredulo; Louis proprio non ci arrivava, a certe cose.

"Harry." Cominciò Louis. "A cosa dovrebbe servirci una spazzola per il pelo dei gatti? Ti faccio notare che noi non abbiamo alcun gatto, a meno che tu non mi nasconda una tua qualche identità felina."
Louis era spazientito, molto spazientito. Decise che dopo quel giorno non avrebbe mai più portato Harry al supermercato con lui.

"Louis, Louis, Louis..." prese a spiegare Harry, stizzito. "Vedi, qualsiasi cosa potrebbe tornarci utile un giorno! È evidente che non diventerai mai una perfetta casalinga come me"

"Non credo di essere interessato" borbottò Louis, ancora poco d'accordo.

Allora, per tentare di convincere Louis, Harry si avvicinò ad una signora anziana vicino a loro, che osservava quelle stesse spazzole, e la prese per un braccio, dicendole:

"Oh, guarda Lou, la signora ammira le spazzole! Scusi, le comprerà di certo, vero? Lei sì che sa cosa vuol dire gestire una casa! Glielo spieghi lei, al mio ragazzo, gli dica quanto sono utili queste spazzole, la prego!"

La signora sembrava abbastanza spaventata -il che è assolutamente normale- ma rispose ad Harry:

"Sì si... Lei quanti gatti ha?"
"Nessuno, ovviamente!" sorrise Harry.
Louis trovava la cosa davvero spassosa.
La signora sgranò gli occhi, turbata. "Cosa, scusi?"
Al che Harry, indispettito e visibilmente insoddisfatto, lasciò all'istante la signora, che si avviò stordita verso il reparto dei detersivi.

"Che sfacciata, non mi servono dei gatti per poter comprare una stupida spazzola per gatti" sussurrò Harry, piano.

Louis lanciò ad Harry un'occhiata divertita, ed Harry farfugliò:
"Almeno non era omofoba".
Louis rise immediatamente, innescando un sorriso imbarazzato di Harry.
"Ok, allora, propongo di avventurarci nel reparto formaggi, prima che si esaurisca tutta la fonduta, e poi dovremmo anche fare un salto a...."
"Sei davvero, davvero adorabile." lo interruppe Louis.
Harry arrossì confuso, e Louis sfiorò il contorno delle sue labbra con un dito.
Allora Harry decise di prenderlo per mano, e insieme si nascosero dietro i barattoli di cibo per cani.
Una tenera carezza, un dolce sospiro. L'ennesimo bacio rubato.
Erano soli, protetti soltanto da quella fragile e oscillante piramide di barattoli che nascondeva tutto il loro mondo.
Solo Harry e Louis, solo Louis ed Harry.
C'erano solo loro, e tutto il loro infinito, idilliaco amore.

Harry fece per sbottonare il cappotto a Louis, ma lui lo fermò, poggiando la sua mano sopra quella di Harry:
"Aspetta, Haz. Paghiamo velocemente, e poi andiamo subito a casa" sussurrò piano.
"Va bene. Prendo una cosa e arrivo."
Harry schioccò un fugace bacio a Louis, si sistemo i capelli e si diresse rapidamente verso le spazzole, ma Louis lo chiamò:
"Harry, no."
"Louis... Perfavore." Pregò Harry.
Louis guardò Harry, e non fu capace di resistergli.
"Va bene, ma sbrigati. Sono piuttosto... Oh, ti prego, devi sbrigarti! Ti aspetto fuori." Louis corse a pagare con un' insolita luce negli occhi, le cose che avevano preso.

Solo dopo -molto dopo- , si accorse che Harry aveva comprato anche un orrendo soprammobile, diverse scatole di omogeneizzati e un colorante per capelli. Sorrise, e tornò divertito in camera da letto.



Spazio di quella che si fa chiamare autrice:
Rieccomi qui. Non so da dove sia venuta fuori, ma ecco un'altra Larry!
So perfettamente che non sono gradita, ma dovete sopportarmi, in un modo o nell'altro, già!
Allora, la canzone citata all'inizio è merito della mia antipatica cugina (si si A. sei proprio tu!) che la metteva a ripetizione durante questi lunghi pomeriggi. Non mi piace molto, ma mi ha ispirato moltissimo.
E detto questo, Grazie per essere arrivati fin qui, grazie mille. Vi adoro, dal primo all'ultimo.
Bises.
 

  
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