29/08/2012
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I gotta go my own away
- Non puoi lasciarmi. Non così… -
La sua voce era candida, seppur rotta dal pianto.
Nell’immensità della notte più buia Kibum si costrinse a voltarsi e fermare la sua fuga, per contemplare il ragazzo illuminato dalla luna.
Taemin corse verso di lui e si aggrappò al suo petto, stringendo i lembi della maglia.
Kibum gli carezzava i capelli, mentre udiva singhiozzi che gli avrebbero strappato il cuore.
- Devo andare, piccolo… -
I've go to move on and be who I am
I just don't belong here
I hope you understand
Kibum aveva un sogno; aiutare il proprio paese e le persone bisognose tramite l’entrata nel militare, come volontario.
Sapeva che prima o poi l’avrebbero reclutato in ogni caso, ma preferì inoltrarsi da solo in quell’avventura.
Perché voleva scoprire se stesso.
Chi era?
Cosa voleva?
Sentiva di non appartenere più al mondo della musica, al loro gruppo.
E voleva disperatamente che Taemin lo capisse.
- Ma tu sei la mia umma…come puoi andare via? -
Continuava a piangere sommessamente.
Kibum scacciò una goccia perlacea e gli sollevò il mento con il pollice.
We might find our place in this
world someday
But at least for now
I gotta go my own away
- Questo non sarà il nostro futuro. Dobbiamo ancora trovare la nostra strada. La felicità. –
But I get my hopes up
and I watch them fall everytime
Another colour turns to grey
and it's just too hard to watch it all
slowly fade away
Era deluso dalle sue scelte.
Dalle sfumature più sgargianti si era ritrovato nell’oscurità totale.
Tutto era caduto in pezzi.
Continuava a stringerlo a sé dolcemente.
- E noi? -
Un sussurro del piccolo.
Erano sempre stati molto attaccati, vicini e complementari.
- Rimarremo sempre legati. Ti voglio bene. -
Si staccò con decisione e continuò a camminare, scongiurando la tentazione di tornare dal suo piccolo.
- E la fiducia? Perché non me ne hai mai parlato? -
- Non avrei mai voluto ferirti, scusami. -
La distanza tra loro li portava a gridare.
- Ma io ti amo. -
Un urlo di Taemin gli accalorò il cuore.
Si fermò pochi secondi, si guardò indietro.
Doveva lasciarsi tutto alle spalle.
Evitare sofferenze.
Continuò inesorabile ad avanzare, a passo più veloce.
Un grido si levò più volte dietro di lui.
- Ti amo! -
Ma oramai, aveva preso la sua decisione.
Era troppo tardi per una storia tra di loro e Kibum non sarebbe mai riuscito a immaginare Taemin come qualcosa di più di un amico.
Il suo amico.
Lo amava anche lui, ma in maniera diversa.
E non voleva illuderlo e restare con lui solo per non sentire i sensi di colpa attanagliargli le viscere.
- Scusa, piccolo. -
Sussurrò, più a se stesso.
E continuò il suo cammino verso il futuro.