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Autore: areyoukiddinme    29/08/2012    0 recensioni
"- Vi incoroniamo Regina e Re di questo posto, di questa vallata, del lago e dell’amore che portate dentro!- esclamarono. Regina e Re di un posto che esisteva solo per noi." Una storia breve, romantica, malinconica. Una storia che parla di un Re e una Regina che trovarono l'amore in un luogo dove la speranza era lontana.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This is the story of a land that you won’t find on human maps
This place lies beside a lake of whispers unsaid
In a Valley of panic and fear, creating something different
That other people can barely see and feel.
 
Ormai frequentavo quel posto da mesi. “Stranger Land“ si chiamava, ed era lì, nascosto tra gli alberi, in una vallata illuminata solo dalla luna. Mi accorsi subito di che pasta erano fatti quelli che si servivano del locale e della sua ampia vallata, ma ben presto ci feci l’abitudine e mi creai anche io la mia compagnia. Infondo non erano persone cattive, anzi, erano più simili a me di quanto non pensassi. Usavano droghe, di ogni tipo, si ubriacavano, ululavano malinconicamente alla luna la loro libertà e la loro tristezza affogata nell’alcol e addormentata dai calmanti. Cominciai a farne uso anche io. Mi piaceva bere, da sempre, inserirmi in quel contesto così crudo non risultò poi così difficile. Passavamo le serate a suonare, a ballare sotto la luna, a passeggiare nel piccolo bosco che era lì accanto, ad abbandonarci a quello che chiamavamo sballo, senza preoccuparci di nulla, nemmeno di noi stessi.
 
There was a Queen, she was always smiling to her crowd..
 
Una sera, una come tante, tra rum e risate, voci alterate e canzoni vidi lei, così diversa da quel luogo, così bella, accompagnata da qualcuno. Il suo sorriso sembrava illuminare l’intera vallata, i suoi occhi scuri e grandi, contornati da lunghe ciglia, sembrava appartenessero ad un meraviglioso cerbiatto.  Si avvicinò a me, sorridente ed io ero muto, perso nei suoi occhi. “Gaya” si chiamava. Strinsi la sua elegante mano mentre sentivo il suo sguardo scavarmi dentro, nell’anima. Non udivo più nulla, solo i miei respiri, il mio cuore. Non l’avevo mai vista prima, ma me ne innamorai perdutamente dal primo istante.
 
There was a Queen and her King.
 
- Vi incoroniamo Regina e Re di questo posto, di questa vallata, del lago e dell’amore che portate dentro!- esclamarono. Regina e Re di un posto che esisteva solo per noi. Regina e Re eletti sul tetto di una vecchia Jeep abbandonata e incrostata di ruggine. La tenevo tra le mie braccia, era mia. La mia regina ed io il suo re. Ridevamo, eravamo felici, neanche fossimo tornati bambini. L’amavo e lei amava me. Mi baciò con quelle sue labbra morbide e carnose. Scesi dall’auto e aiutai lei a fare lo stesso, prendendola in braccio. Afferrai la sua mano, la strinsi. Mi sentivo salvo. Ce ne andammo da lì, attraversammo il bosco, ci liberammo dei vestiti e ci tuffammo nel lago illuminato dalla luna. Sembrava ci bagnassimo d’argento
- Sei il mio re.- mi sussurrò guardandomi negli occhi.
- E la tua regina ti ama..ti amo, Shannon..ti amo semplicemente.- quelle parole. Seppure le avessi sentite altre volte mi facevano tremare e mi scuotevano dentro più di ogni altra cosa. La strinsi. La strinsi forte a me. Accarezzai i suoi lunghi e bagnati capelli scuri. Poi la baciai. Uscì dall’acqua e sapevo di doverla seguire. Quel suo corpo, così perfetto in ogni sua fattezza. Facemmo l’amore sull’erba morbida, le baciai il viso, gli occhi, le spalle. Era mia. Semplicemente mia.
 
There was a queen who loved to make plans and take care of me.
 
- Partiremo. Ce ne andremo da qui. Andremo in qualche paese lontano, al mare..o in un igloo.- Gaya disegnava dei cerchietti sul mio petto nudo e faceva piani, sognava e faceva sognare anche me.
- E avremo dei bambini!-
- I nostri principi e principesse!-
- Oh, si! E avranno tutti i tuoi occhi e il mio colore della pelle. Le tue labbra e il mio naso!- mi sfiorò le palpebre e la bocca mentre li nominava. Risi e lei rise con me. Si prendeva cura di me come io mi prendevo cura di lei. Mi sentivo amato veramente, forse per la prima volta in vita mia.
 
With all the strugge to set it free, the pestilence and all that shit..
 
Eravamo insieme da mesi ormai. Vivevamo insieme, mangiavamo insieme, ridevamo, ballavamo. Mi allontanai dalla vallata, dai miei amici, da quel posto, seppur fosse il luogo che mi aveva portato lei. Non bevvi più, non toccai più droghe. Lei era l’unica cosa di cui avevo bisogno di stare bene. Mi aveva portato fuori da quel tunnel in cui ero caduto.
- Non farlo mai più. Non voglio che tu stia male, che tu muoia.- mi disse, guardandomi ancora negli occhi, incantandomi con quel suo sguardo dolce.
- Non lo farò più.-
- Giuramelo, Shannon. Giuralo su ciò che hai più a cuore.- ripeté, accoccolandosi tra le mie braccia, poggiando la testa sul mio petto. La carezzai, come per tranquillizzarla.
- Te lo giuro, Gaya. Te lo giuro.- giurai su di noi.
 
The effort that we made, we fed them with lies.
 
I miei amici mi cercavano, mi fermavano per strada, mi supplicavano di tornare. “Ci mancano le tue melodie, Shan.” Dicevano. “Ci hai traditi per una donna”. Ricordo che deglutii. Erano miei amici ed io li avevo abbandonati, in un certo senso. Non volevo perdere la mia regina ma non volevo far star male loro. Lei in quel momento non c’era..una piccola visita pensai non l’avrebbe infastidita. D’altronde avevo promesso di non toccare più nulla. I giorni passarono e di nascosto andavo alla vallata, con i miei amici. Una sera bevvi. Un’altra sera presi una pillola. Riiniziai a farmi, giurando però ogni volta che sarebbe stata l’ultima sera, l’ultima pillola, l’ultimo sorso.
 
All that we fought for has gone, the world set fire and now we’re torn.
 
- Mi hai mentito!- mi gridò contro. Non avevamo mai litigato in quel modo, piangeva e io avrei voluto urlare di rabbia.
- Sono miei amici e tu mi hai allontanato da loro!- urlai anche io, puntandole l’indice contro.
- Hai ricominciato a farti, Shannon! Mi avevi giurato che non lo avresti mai più fatto! Lo avevi giurato, Cristo!-
- E’ la mia vita! La mia, cazzo! Tu non c’entri niente! Sei solo una fottuta bambina capricciosa che crede che la seguirò fino in capo al mondo. Il mio posto è qui! Mettitelo in testa! Non cambierò mai, tu non mi cambierai mai!- urlai, poi diedi un pugno ad una porta. La ruppi. Sentivo il sangue pulsarmi incontrollato nelle vene, la fronte madida di sudore e il respiro talmente accelerato che sembrava avessi corso per kilometri. Lei si limitò a guardarmi. Continuava a piangere, potevo vedere dei grossi lacrimoni uscire con facilità dai suoi occhi e scivolare sulla sua pelle, perdendosi sul collo. In quel momento capii. Dio, com’ero stato stupido. Mormorai il suo nome e cercai di prenderle una mano per stringerla. Tremavo. Si allontanò da me, tremante anche lei, ferita, impaurita. Scuoteva la testa e singhiozzava, uscì di casa. La seguii, le corsi dietro.
- Ehy, ehy. Dove vai. Gaya. No.- Mormorai velocemente, cercando di fermarla. Non mi rispose.
- Scusami..io..io non so cosa mi sia preso..ti prego. Non mi lasciare. Amore mio, ti prego.- la supplicai, spaventato. Non poteva succedere, non doveva succedere. Mi allontanò spingendomi via e uscì dal piccolo cancelletto di casa, andandosene.
 
No loving hands can wash away the rust, the regrets of my mistakes
I just cry for your attention, I look for some rest
Do you remember the time when we used to kiss beneath the threes
Those were the days when we both felt safe and pure.
I just love you…there is no other way I can explain..I Just love you..I do.
You walked away from me without saying goodbye,
This is the end, all that we’ve been through
It makes no sense, oh no.
 
 - Shannon, smettila.- mormorò.
- Gaya, ti prego. Ascoltami.- Non mi ascoltò, continuava a riempire borse di suoi vestiti, scarpe, cosmetici; tutto ciò che era suo e che era finito in casa mia. Dopo una settimana si era fatta di nuovo viva, mi chiamò e sentendo la sua voce il mio cuore pompò così forte che ebbi quasi caldo, mi si chiuse lo stomaco..doveva fare delle cose, mi disse, e io speranzoso e voglioso di vederla le dissi di venire il prima possibile. Arrivò con delle borse e il viso ingrigito. Non sorrideva, i suoi occhi lucenti erano spenti, rossi, gonfi. Ma era bella. Dio, l’avrei stretta a me così forte da farle male. Le giravo intorno, le parlavo cercando di dissuaderla da ciò che stava facendo. Dall’ andarsene.
- Ti supplico, ascoltami.- La fermai, la presi per le spalle e la guardai negli occhi.
- So di aver sbagliato, so di averti ferita…io non pensavo sul serio quelle cose. Devi credermi. Ero..ero solo un po’ su di giri. Non..non puoi permettere che tutto ciò che abbiamo avuto muoia ora..non posso permetterlo io. Ho bisogno di te. Io ti amo. Ti amo come non ho mai amato. Sei tutto, sei..sei tu la mia droga, il mio unico bisogno. Ti prego, non lasciarmi da solo. Ti giuro che non toccherò più nulla. Te lo giuro amore, su di noi.-
- Hai giurato una volta, Shannon. Non riesco a fidarmi di te. Non più. Nonostante io ti ami con tutta me stessa..nonostante, Dio..nonostante urlerei al mondo che ti amo, che ti amo con ogni singolo atomo del mio corpo..non riesco a fidarmi. Mi hai ferita, Shannon. Mi hai ferita. E hai ferito te stesso. Ho amato ogni singolo momento, ogni singolo bacio, ogni singola parola. Ma ora è finita.- prese le sue borse e se ne andò, senza neanche darmi il tempo di salutarla un’ ultima volta. E io la guardai andare via di nuovo, sta volta senza un ritorno, con il viso bagnato e gocciolante di lacrime.
 
‘Cause wounds will heal but scars are forever
Yeah, we both know we were complete together

And even if this 8/4 you won’t look back
I don’t feel these words like a monologue, oh, Lord I’m the one to blame.
This was the story of a land that you can find where dreams take rest, the King my Lord is dead
Waiting for his Queen.
 
Sono passati mesi da quando la vidi l’ultima volta e ora sono qui, solo, a leccarmi ancora le ferite come un cane. Seduto sulla stessa Jeep che coronò il nostro amore guardo il tramonto che si perde nella valle, con una birra in una mano e una sigaretta tra le dita. Non avevo mai visto questo posto di giorno, in effetti, perde la sua magia. Se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire il suo profumo nel vento. Se questi alberi centenari potessero parlare, tra le molte storie, racconterebbero anche quella di una Regina e del suo Re che innamorati giurarono il loro amore alla luna, in una calda notte estiva. Il nostro amore dormiente è nascosto e sorvegliato dalla foresta che lo custodisce e lo racconta, sussurrando, ogni qualvolta che il vento soffia tra i rami di questi alberi.  Mi alzo dalla Jeep e inizio a camminare, raggiungendo il lago che con il tramonto prende il colore dell’oro. Sospiro e chiudo gli occhi per poi svuotare la bottiglia di birra e buttare la sigaretta ormai quasi finita. Mi siedo a terra e guardo l’orizzonte dorato di questa valle con lei nel cuore e sulla pelle. Non tornerò mai più quaggiù. Non senza la mia regina. Questa è la storia di un posto che puoi trovare dove si risposano i sogni. Il re è morto aspettando la sua regina.
 
 
Nota dell’autrice:
Salve a tutti! La storia –come ho indicato e come avrete di certo capito- è bastata su una canzone a mio parere bellissima. La canzone in questione è intitolata “The King is dead”  degli Gaia Corporation (the) –Esatto, dal nome del gruppo proviene il nome della ragazza nella storia, anche se con una piccola modifica u.u-
Per la struttura mi ha ispirato un’altra SongFic –letta qui- e sebbene l’intera storia è completamente diversa mi è sembrato giusto renderlo noto. Spero sia gradita!
 
P.S. l’ho scritta sta notte, alle 4.00 del mattino…se qualcosa non dovesse essere chiaro, vi prego, capitemi..e perdonatemi se potete T.T
 
xoxo
   
 
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