Non so se questa song-fic può piacere, ma per me è il significato più appropriato a questa stupenda canzone di Elisa. La mia musa ispiratrice è stata una mia vecchia conoscenza che ho intravisto per strada solo per un attimo

 

 

 

 

A un passo dal possibile

A un passo da te

 

Non avrei mai immaginato l'effetto che ancora mi fai.

Dopo così tanto tempo, ancora sento il cuore a mille quando vedo quello sguardo buffo, quello che mi dice "Ehi Hermione sei proprio tu?"

Si Draco, sono proprio io.

 

Paura di decidere

Paura di me

Di tutto quello che non so

Di tutto quello che non ho

 

E' stato un attimo, un attimo devastante...come dicevi sempre tu....E l'indecisione ha preso il sopravvento

Ho avuto paura di quello che avresti potuto fare; non so nemmeno se in effetti mi hai davvero riconosciuto, se avessi capito che sono proprio io, perchè un anno non è poi molto tempo, ma è abbastanza per cambiare all'esterno, per mostrare un volto duro al mondo, in vece di quella sola e fragile che ho dentro e che solo tu conosci. In quell'attimo ho avuto paura di me; giorni infiniti mi ci sono voluti, per costruire dei muri necessari a proteggermi da tutto e da tutti all'esterno di me. Giorni infiniti a cercare spiegazioni per tutto quello che di te ancora non so.

Solo per cercare di non soffrire più come mi hai distrutto tu.

Eppure ho avuto paura; tanta paura di quello che ancora non ho.

Le difese da te.

 

Eppure sentire

nei fiori tra l'asfalto

Nei cieli di cobalto c'è

Eppure sentire

Nei sogni infondo a un pianto

Nei giorni di silenzio c'è

 

Ho sentito in fondo all'anima tutto quel vortice di sensazioni che mancava al mio cuore da una anno, tutto quell'odio e quell'amore, l'immensa passione, che mi facevi sentire e in un attimo ero su, tra le stelle in paradiso o giù, tra le fiamme dell'inferno.

Ho sentito in un attimo tutte le lacrime delle mie notti insonni, versate per la tua assenza ed il tuo silenzio insopportabile.

Sento ancora sotto il viso il cuscino bagnato di sale.

Seno ancora il gelo di quel letto vuoto senza te.

 

Un senso di te

C’è un senso di te

 

Tu sei una di quelle persone che più si fanno ricordare per la gioia e d il dolore; dentro di me esiste e resiste ancora un senso di te.

 

Eppure sentire

nei fiori tra l'asfalto

Nei cieli di cobalto c'è

Eppure sentire

Nei sogni infondo a un pianto

Nei giorni di silenzio c'è

 

Vorrei correrti incontro,o vorrei semplicemente che tu mi seguissi e mi fermassi, solo per perdermi ancora una volta nel tuo sguardo di tempesta. Per risentire ancora un momento l'uragano di emozioni dentro me, mentre risento il profumo dei fiori dei prati in cui ci siamo abbandonati a quei secondi di nirvana, in cui ci siamo sfiorati l'anima. Vorrei risentire ancora una volta i rumori delle città che abbiamo vissuto insieme. Vorrei perdermi di nuovo con tutt i sensi in quel cielo blu cobalto di quel giorno, l'ultimo insieme.

E dopo tutto questo sento più forte ancora l'angoscia e il silenzio della tua lontananza.

 

Un senso di te

C’e un senso di te

 

Passo dopo passo continuo ad andare e nel silenzio che mi lascio dietro c'è un senso di te

 

Un senso di te

 

Mentre cammino per la mia strada, tu ormai sei lontano e quelle lacrime salate di un tempo tornano in questo istante lente e inesorabili, scendono delicate fin sulle labbra,come un bacio triste e malinconico in cui c'è un senso di te

 

C'è un senso di te

 

_Elisa R= 11; Eppure Sentire (Un senso di te)_