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Autore: alexxx_fire_inside    29/08/2012    1 recensioni
Erano anni che ormai si morivano dietro quei due…
Lui, Matt Sanders, dipendente 25enne della fabbrica saldatrice Macfarland, la più famosa in tutta la cittadina.
Lei, Kimberly Macfarland, segretaria 24enne in quella stessa fabbrica, nonché figlia del titolare, Fred Mcfarland.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matthew Shadows
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano anni che ormai si morivano dietro quei due…

Lui, Matt Sanders, dipendente 25enne della fabbrica saldatrice Macfarland, la più famosa in tutta la cittadina.
Lei, Kimberly Macfarland, segretaria 24enne in quella stessa fabbrica, nonché figlia del titolare, Fred Mcfarland.

Matt, un ragazzone tutto muscoli, tatuaggi e piercing, innamorato della vita e della musica, occhi verdi, un sorriso che metteva in risalto le tenere fossette che facevano capitolare la povera Kim, e una voce roca ma calda e sexy allo stesso tempo, o almeno così la definiva lei.

Kim? Beh lei era una tipetta piccola ma cazzuta! Capelli lunghi di un rosso-viola che faceva impazzire Matt, grandi occhi azzurri sempre contornati da un sottile filo di eyeliner che ne aumentavano la spettacolarità, sempre solare e sempre con una buona parola per i poveri dipendenti, pronta a risollevar loro il morale.

Quella mattina Kim stava facendo il solito giro di routine, passando per tutti i reparti a ritirare le cartelle contenenti i resoconti della giornata lavorativa precedente, quando Matt decise di chiederle di uscire:
“Ehy Kim! Hai da fare per caso questa sera?”
“Ciao Matt! Mmmmm no..non credo..! Perché me lo chiedi?” rispose lei.
“Ecco vedi…questa sera suono con il mio gruppo al Black Devil” continuò imbarazzato Matt, non era mai stato bravo a chiedere appuntamenti alle ragazze, soprattutto a quelle che davvero gli piacevano “Mi chiedevo se ti andava di venirci ad ascoltare, e magari, dopo, andare a bere qualcosa assieme..io e te intendo…” sottolineò l’ultima frase.
“Oh!”  rispose lei spiazzta dall’imprevisto “quasi-appuntamento” “Beh certo che mi farebbe piacere venirvi a vedere…e verrei davvero volentieri a bere qualcosa con te dopo!”

Matt sorrise entusiasta.
“Bene allora! E’ deciso. Questa sera alle 10 al Black Devil. Voglio vederti in prima fila” e le regalò il migliore dei suoi sorrisi.

Quella sera Kim era agitata… Si è vero che conosceva Matt da 4 anni ormai, da quando lavorava in azienda, ma dal vederlo ogni giorno e scambiarsi solo qualche saluto e le solite frasi da lavoro quali “ Hey Matt! E’ pronto il lavoro che serviva per oggi?” oppure “Kim guarda che abbiamo finito tutti i guanti da lavoro!” ad uscire una sera a bere qualcosa, beh era decisamente diversa la questione!
“Oh mio dio che mi metto, che mi metto, CHE MI METTO?!? Sam!!!...Sam?...SAM TI VUOI MUOVERE?! ESCI DA QUEL BAGNO..SONO IN RITARDO MUOVI QUEL CULO AVANTI!!! Oddio che mi metto?!” Kim vagava per casa in preda ad una crisi isterica: non solo sua sorella Sam (che adorava piu’ di qualsiasi altra persona ma che quella sera rischiava seriamente la vita per mano si Kim) era in bagno da circa mezz’ora e non sembrava aver voglia di muoversi, ma non sapeva nemmeno cosa indossare per quella sottospecie di appuntamento con Matt.
Certo, i vestiti non le mancavano, ne aveva un armadio pieno, ma per quella sera, per quell’incontro, tutto le sembrava inadatto..
“Perché non ti metti quei jeans scuri e attillati che ti stanno tanto bene e quella maglietta nera non troppo scollata? E per finire…le scarpe nere col tacco. Semplice e d’effetto, no?” disse Sam entrando improvvisamente in camera coperta da un asciugamano.
“Finalmente hai finito!! Dici che posso andar vestita così?” chiese disperata Kim.
“Certo sorellina, sarai uno schianto! Vedrai, ti cadrà ai piedi questo Sanders… a proposito… ha mica un amichetto single da presentarmi?!” chiese quella ammiccante.
“Anche fosse sarebbero un po’ troppo grandi per te, non credi?”
“Ehy guarda che ormai son maggiorenne.. non son più una bambina!” rispose fintamente offesa Sam alla sorella che la guardava divertita seduta sul proprio letto.
“Ok ok…vorrà dire che una volta abbattuto l’imbarazzo butterò una parolina in tuo favore ok? E sonderò un po’ il terreno contenta?”
“Ti adoro sorellina! Però ora muoviti che sei in ritardo!!” la prese in giro Sam, spingendola verso il bagno.
“Ah come ti odio quando fai così!” esclamò Kim.
“Si si lo so…ti voglio bene anche io sorellina!”
 
Il concerto era stato spettacolare.
Kim non aveva idea che Matt potesse essere un frontman così carismatico… per la verità non sapeva nemmeno che fosse il cantante del gruppo, non se l’era chiesto fino a quando non aveva varcato la soglia del Black Devil.
Si era seduta al bancone, ed aveva aspettato con un po’ d’ansia l’inizio del live. Quando le luci si spensero e le prime note di una chitarra elettrica invasero il locale, il cuore di Kim perse un battito.
E ne perse altri due o tre nel momento stesso in cui Matt apparve sul palco, vestito di una canotta nera dei Guns che metteva in evidenza le braccia scolpite del ragazzo, un paio di jeans scuri, un capellino da baseball con il frontino al contrario ed un paio di ray-ban a coprire i bellissimi occhi verdi.
Kim non staccò gli occhi di dosso da Matt per tutto il live, tranne durante gli assoli del chitarrista dai capelli scuri sparati in tutte le direzioni e dagli occhi del color del cioccolato. “Quel ragazzo è un mostro con la chitarra!” si ritrovò a pensare Lei dopo il primo assolo del ragazzo.
Lo spettacolo durò un’ora e mezza tra canzoni altamente adrenaliniche e altre talmente dolci da mettere i brividi a Kim.
“Gente! Questa era la nostra ultima canzone per questa sera! Gli Avenged Sevenfold vi ringraziano di tutto cuore per il calore che ci avete regalato!! Speriamo di ricalcare questo palco molto presto! Buona notte!!” urlò Matt alla folla delirante sotto di lui e lasciò il palco assieme i suoi compagni.
Ci mise pochi secondi a trovare Kim in mezzo a tutta quella gente, seduta al bancone che dava le spalle al palco in quel momento.
“Hey! Sei venuta alla fine!! Piaciuto lo spettacolo?” le disse Matt sedendosi sullo sgabello alla sua destra.
“Siete stanti grandi! La vostra musica è davvero forte!” rispose entusiasta Kim “Pensavi davvero che non sarei venuta?” continuò con finto tono offeso.
“Magari avevi trovato di meglio da fare!” disse Matt sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi. “Dai vieni con me che ti presento i ragazzi!”
“Matt, non mi sembra il caso…saranno distrutti dopo tutto il casino che avete fatto, non vorrei disturbarli…” provò a sfuggire alla proposta.
“Ah ma smettila! Vieni con me che i ragazzi si staranno facendo una birra e cazzeggiando come loro solito dopo ogni live. Non disturbi. E poi te l’ho chiesto io quindi stai tranquilla!”. La prese per mano e se la trascinò dietro fino al camerino della band (che più che altro era uno sgabuzzino con 4 sedie ed un tavolino in plastica colmo di cianfrusaglie).
“Ragazzi, un attimo della vostra attenzione…Brian, testa di cazzo, la smetti di fare il coglione con Vee e mi dai retta un secondo?!” urlò Matt in direzione del ragazzo che durante il live aveva fatto gli assoli di chitarra.
“Matt, di grazia... cosa cazzo hai da urlare?!” urlo di rimando Brian “Oh… ma c’è una donzella questa sera tra noi… potevi dircelo no, stronzo, che almeno ci saremmo dati una sistemata. Comunque piacere, sono Brian. Tu saresti…?”
“Kimberly, ma chiamami pure Kim. Piacere mio.” Rispose con un sorriso Kim.
“Kim ti presento il resto del gruppo, nonché i miei migliori amici.” Matt iniziò ad indicare i componenti uno ad uno.
“Allora quello spilungone lì in fondo è il migliore batterista che tu potrai mai conoscere, anche perché è il Mio batterista. Jimmy.” Un  ragazzo altissimo e dagli occhi di ghiaccio le si avvicinò e stringendole la mano disse “E’ un piacere conoscerti Kim, Matt mi parla spesso di te… diciamo che mi ha fatto una testa così parlando di te!” e scoppiò a ridere nel vedere che Matt era diventato rosso peperone nel sentire quello che aveva detto.
“Bene proseguiamo con le presentazioni… quel nanetto lì in fondo è il mio bassista, Johnny” Matt cercò di sviare il discorso alquanto imbarazzante e le indicò un ragazzo di poco piu’ alto di lei con una cresta di capelli di una decina di cm, e si strinsero la mano.
“E per ultimo il mio secondo chitarrista, Zacky o Vee” e il ragazzo in questione si avvicinò. Kim notò che aveva gli snake bites sul labbro inferiore ed un septum al naso. La cosa che però la colpì maggiormente del ragazzo furono gli occhi, di un azzurro/verde disarmante.
“Ultimo ma non per importanza, che sia chiaro!” rise il ragazzo “Piacere, sono Zack”.

La serata passò tranquillamente tra bottiglie di birra e battute, quando Brian si alzò in piedi dicendo: “Beh, bella gente, e con bella gente mi riferisco alla dolce donzella che ci ha fatto compagnia post-concerto, vi devo privare della mia presenza! So che questo vi rattrista, ma la mia amata Michelle mi sta aspettando!”. Detto ciò salutò tutti i ragazzi con una pacca sulla spalla, e se ne andò.
“Già, anche Gena si starà chiedendo che fine abbia fatto questa sera… meglio che vada anche io! Kim, è stato un piacere conoscerti, spero di rivederti al più presto!” disse Zack abbracciando la ragazza.
“Anche per me è stato un piacere conoscerti! Buona serata!” rispose Kim con un sorriso.
“Beh, è ora che andiamo anche noi nanetto! Lasciamo i due piccioncini da soli!” disse trattenendo le risate Jimmy. “Ah Ah… simpatico Jim, davvero!” lo fulminò con lo sguardo Matt, mentre Johnny dientro lo spilungone se la rideva beatamente.
“Ragazzi, è stato un vero piacere conoscervi! Spero di vedere al più presto un altro vostro live! Buona serata e alla prossima!” Kim si avvicinò ai ragazzi rimasti e li salutò con un abbraccio.
Matt salutò i ragazzi e si volò verso la ragazza dagli occhi azzurri. “Beh, che ti va di fare? Ormai è tardi e tutti i locali stanno chiudendo, e io sinceramente non ho molta voglia di tornarmene a casa” le disse.
“Mi piacerebbe fare una passeggiata sulla spiaggia. E’ un bel po’ che non ci vado di sera, mi manca!” rispose lei. “E passeggiata sulla spiaggia sia! Forza, andiamo!”

La spiaggia di notte era stupenda. La luna che si rifletteva sull’acqua, le onde calme del mare che s’infrangevano sugli scogli, il silenzio. Tutto era perfetto in quel momento.
“Sai Kim… Era da un po’ che volevo chiederti di uscire, ma non avevo mai trovato il coraggio di farlo. Poi si è presentata l’occasione di una nostra esibizione in un locale in zona e ho colto la palla al balzo…”, Matt si grattava la testa con notevole imbarazzo, non riusciva a guardarla negli occhi. Stava lì seduto sulla sabbia a fissare un punto indefinito dell’orizzonte.
Kim lo ascoltava senza proferire parola, lo guardava con la coda dell’occhio, il cuore che batteva all’impazzata. Sapeva che se lo avesse interrotto, lui non sarebbe riuscito a finire quello quello che le stava per dire.
“Vedi Kim, quello che voglio dirti… o meglio che sto cercando di dirti, perché ecco… non sono bravo con questo genere di discorsi lo avrai intuito… beh ecco… tu mi piaci Kim! Ecco l’ho detto!! Dalla prima volta che ti ho vista varcare la soglia dell’azienda in cui lavoriamo. Il mio cuore ha mancato un battito nell’esatto momento in cui ti ho vista. Mi si è mozzato il fiato, davvero! E ora io sento che sto facendo la figura dell’imbranato che non sa fare una dichiarazione come si deve, ma… credo di essere innamorato di te Kim. Quello che provo per te non l’ho mai provato per nessun’altra ragazza… e io davvero non so… mi prenderai per uno stupido ma…” non fece in tempo a finire la frase che le labbra della ragazza lo interruppero attaccandosi alle sue con dolcezza.
“Shhh! Matt, riprendi fiato!” gli disse dolcemente la ragazza “Provo anche io le stesse cose per te. Ora non so se si tratti di amore, ma sono sicura che si avvicini molto” e lo baciò nuovamente.
Stavolta le labbra di Matt non si fecero trovare impreparate a quel contatto tanto sognato e sperato.
Le loro lingue si incontrarono e diedero inizio ad una dolce e sensuale danza a cui nessuno dei due avrebbe mai più rinunciato.

Quella sera, quella spiaggia, vide l’inizio di una storia d’amore… la LORO storia d’amore.




Si lo so... finale penoso... ma non so mai come concludere una storia...
Vabbè io ci ho provato!! ciao bella gente che ha letto!!
Alexxx

  
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