Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ameeelia    29/08/2012    1 recensioni
Provava le stesse sensazioni che gli occupavano il cervello parecchi anni prima. Era solo un ragazzo quando uno dei suoi più grandi amici venne ucciso dal Signore Oscuro, ma nessuna di quelle emozioni parve averlo mai abbandonato con lo scorrere degli anni. Perché a loro? Perché cercare di garantire un futuro migliore ai propri figli comportava a tante perdite?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Nimphadora Tonks, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

He's not like ya!

Capitolo Unico: Dora/Remus - The Marauders
-


Provava le stesse sensazioni che gli occupavano il cervello parecchi anni prima. Era solo un ragazzo quando uno dei suoi più grandi amici venne ucciso dal Signore Oscuro, ma nessuna di quelle emozioni parve averlo mai abbandonato con lo scorrere degli anni. Perché a loro? Perché cercare di garantire un futuro migliore ai propri figli comportava a tante perdite? Remus Lupin si accasciò sulle morbide coperte di un letto a baldacchino posto nella penombra della stanza. Sua moglie dormiva, e con lei il piccolo bambino. Era padre solamente da qualche ora, ma sul suo volto non vi era euforia, tantomeno felicità. Per quanto potesse renderlo orgoglioso, quel fagotto era la sua più grande ed incontenibile paura. E se fosse come lui? Dora non sarebbe mai riuscita a sopportare ben due... Animali, in casa, e lui riusciva a comprendere quel disagio. Non era mai stata capace di ammetterlo, ma dopo la morte di Sirius, ebbero poche occasioni per parlare di loro, del futuro che attendeva la coppia di neo-sposi. Dischiuse le labbra in una smorfia impercettibile e sfiorò con due dita il soffice volto rosato del bambino. Adorava il suo profumo, ed i suoi grandi occhi gli ricordavano tremendamente le volte in cui Dora lo fissava, cercando di farsi dire di sì.

Era fuggito, era stato debole. Sentì un sorriso nervoso sfuggirgli dalle labbra quando, nella sua testa, l'immagine severa dei volti di James, Sirius e Peter poco più che adolescenti presero a fissarlo, scuotendo il capo e borbottando qualcosa tra di loro, come quando - ai tempi di Hogwarts - gli tenevano nascosti piccoli segreti o informazioni riguardanti il regalo di compleanno che gli avrebbero comprato da lì a pochi giorni. « E questo tu lo definisci “essere padre”, Lunastorta? Sei il peggiore padre del mondo, lasciatelo dire! » sbottò James, sistemandosi meccanicamente le rotonde lenti sul naso. « C-Cosa? No, non sono poi così male... » rispose Remus in un sussurro, inclinando il capo. Il piccolo Teddy imitò il movimento del padre ed andò ad affondare il muso contro il seno di una Tonks ancora profondamente addormentata. « Avete visto? Dico io, per Merlino, avete visto? Ha preso tutto dallo zio! », Sirius si sporse in avanti, fissando la scena con fare sognante ed orgoglioso. Sembrava che quella manovra del bambino lo avesse elettrizzato, mentre Peter, con le gote arrossate ed i capelli ben pettinati, si coprì gli occhi con due dita e trattenne a stento una risata.

« Sappiamo cosa ti turba, Lunastorta » riprese James, incrociando le braccia sul petto e rivolgendo gli scuri occhi al soffitto. La luna, debolmente, illuminava coi suoi candidi raggi l'interno della camera da letto, delineando i lineamenti del volto dei presenti, e dei fantasmi della mente di Remus. Quest'ultimo non rispose, ma si sollevò ed andò a recuperare un ciuccio su un comodino in legno poco distante. James, Sirius e Peter non lo seguirono, sembrava che la piccola creatura avesse catturato la loro più totale attenzione. Remus raggiunse il pargolo, e non appena ne trovò l'occasione, gli infilò in bocca l'oggetto che, ancora, gli era estraneo. Inspirò, dischiudendo le labbra. « Non potrei mai perdonarmelo, in tal caso » brontolò, e Sirius roteò lo sguardo, scuotendo la testa. Era sempre stato il più cocciuto dei Malandrini, Remus, e se col tempo era riuscito ad accettare la propria Licantropia, la sola idea che il piccolo Teddy potesse crescere come lui gli raggelò il cuore. Il primo a riprendere parola fu Peter, che sputacchiò commosso qualcosa e si schiarì la voce, torturandosi le dita con le unghie. « In tal caso, t-troverà qualcuno come noi disposto ad aiutarlo. Non è così, ragazzi? », « Sì, Codaliscia ha ragione. In tal caso, noi stessi provvederemo! », « Sirius, non è possibile questa cosa. La puoi smettere di farfugliare? C'è ancora la possibilità che non sia un Lupo Mannaro! ».

C'era la possibilità che Teddy Lupin non fosse un Lupo Mannaro. Remus deglutì quel poco di saliva che gli era rimasta in gola e ridusse le palpebre stanche a due fessure. Sapeva che James gli aveva appena suggerito qualcosa a cui non aveva pensato, ma la voglia di scoprirlo fece accelerare i suoi battiti cardiaci. Prese fiato, sbottonò il bottone più alto della logora camicia e gettò all'indietro il capo, strizzando gli occhi. Sentì la fronte perlarsi di sudore e l'aria mancargli dai polmoni. Se c'era la possibilità che il bambino non fosse come lui, significava che c'era anche la possibilità che - invece - lo fosse. Si morse il labbro inferiore con forza, procurandosi un dolore volontario ed accecante. Non si accorse dell'improvviso silenzio che piombò nella stanza, ma quando realizzò di quanto fosse strano ed inusuale per i Malandrini, tornò a fissare i tre:

Sirius aveva gli occhi gonfi di lacrime, ma per le grasse risate che stava trattenendo a causa di Peter, che - ancora chino su Teddy - gli fissava i capelli con aria sconvolta. James, invece, poco più indietro, posò lo sguardo sul pallido volto dell'amico adulto e gli rivolse un sorriso. Il più sincero e felice dei sorrisi. Barcollò sul letto, Remus, e s'inginocchiò alla destra di Dora. La strega aveva ancora il piccolo pargolo stretto fra le braccia, ma i capelli inizialmente biondi del bambino, erano divenuti di un candido azzurro acquamarina. « Hai visto, zuccone? Te l'ho detto io che c'era la possibilità che non fosse un Lupo Mannaro!», poi svanirono, lasciando i Lupin in un bagliore di speranza e serenità che prolungò i festeggiamenti dell'incredibile notizia sino alle prime luci dell'alba.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ameeelia