Tentare di non amarti Ogni notte
sento che mi chiami nei miei sogni. Sogni che
mi fanno male, come coltelli che trafiggono il cuore: Ragazzina…Ragazzina… Non sopportavo
che mi chiamassi così e reagivo male, facendoti notare che non ero più una
bambina… ma ora, ne
sento la mancanza. Se
esistesse un modo che mi aiutasse a dimenticarti lo farei. Ma ogni
cosa che faccio, ogni attimo che vivo, il mio pensiero vola da te e al tempo
che è passato da quando ci siamo divisi. Mio Dio,
sto tentando di non amarti, ma tentare di non aver bisogno di te mi sta
facendo a pezzi …nel cuore della notte, la maschera cade, ritrovandomi a piangere…
sentendomi morire. Continuo
con la mia vita, cercando di non amarti…ma non so, per quale ragione, mi
porta solo ad amarti di più.
Molta
gente dice che solo il tempo porta via il dolore e guarisce le ferite dell’anima…ma
la mia anima l’ho donata tempo fa a te, solo a te, con tutta me stessa.
Nessuno
può vivere senza la sua anima.
La mia stupida
indecisione ti ha portato ad allontanarti anche come ammiratore…il mio
benefattore…il mio Papà Gambalunga. Ogni
biglietto,ogni regalo, ogni rosa che ricevevo mi dava la forza di dare il
meglio come attrice ed essere orgoglioso di me: quando scoprii la tua vera
identità, il sentimento nuovo che stava nascendo nei tuoi confronti divenne
più forte. L’amore. Una voce
alle mie spalle mi chiama. Si siede al mio fianco, notando che stavo cercando
di trattenere le lacrime. Rei mi abbraccia e sussurra all’orecchio che andrà
tutto bene: i sentimenti non si possono reprimere, bisogna continuare a
tentare di andare avanti, un passo alla volta. Amica mia…se
tu sapessi. Ho lottato, ma invano. Non c’e rimedio per l’agonia che provo
sentendo la sua mancanza. Ragazzina,
Ragazzina…il tono della tua voce era tenero quando lo dicevi, così dolce..
aspettavo solo di sentire quella parola e la mia anima lo percepiva come un suggello
d’Amore da parte tua. Ero la Tua
Ragazzina… e lo sarò per tutta la mia vita…amandoti in silenzio…Masumi-san. Mio unico
Amore. Angolo dell’amica di piuma Ciao a tutte! Sono le quattro del mattino e a quest’ora connetto poco, ma quando l’ispirazione di scrivere chiama si è costretti a rispondere! Come nella precedente mini fic su Masumi, postata qualche
mese fa, anche la nostra piccola Maya soffre quanto lui della lontananza. Ho dato libero sfogo a quelli che possono essere i suoi pensieri nel
cuore della notte, dove tutto intorno tace diventando tutto ovattato. Dove i
pensieri dolorosi riemergono nel silenzio che attanaglia. Succede spesso anche a me è posso affermare che capisco abbastanza il
dolore di questa ragazzina: chi non ha mai sofferto per amore? La prossima volta spero di poter scrivere qualcosa di felice per questi
due ragazzi bradipini ^_^ e che questo sia solo un prologo di una
storia felice, iniziata con difficoltà ma che termina con tanto amore da
donarsi. Lunanera
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