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Autore: Little Redbird    30/08/2012    13 recensioni
Le tre eroine di Fell's Church hanno dei super poteri...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Meredith Sulez, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sailor Church

NB: Questa storia non ha assolutamente senso. La posto solo per farvi notare in che stato di idiozia mi trovo. L’ho immaginata stamattina mentre guardavo i cartoni animati (sì, li guardo ancora ù.ù) e ho pensato che sarebbero davvero carine le nostre eroine vestite in questo modo (soprattutto Elena-il-pulcino-Pio).
So che fa schifo, ma voi fate finta di no. Al massimo vi fate due risate.




Dovevano correre. Non potevano farcela da sole.
Meredith afferrò Bonnie per un polso; la piccola rossa era stremata e stava per fermarsi.
<< Elena! >> chiamò Meredith.
La bionda si girò ma non smise di correre. << Non c’è tempo per chiacchierare, Meredith! >>
<< Ma, Elena, usa le ali della distruzione! >>
<< Non posso, distruggerei tutto, noi comprese! >>
Meredith rifletté sulla situazione. I loro poteri erano ormai al minimo, erano tutte e tre stremate; i ragazzi probabilmente non le avrebbero raggiunte in tempo e Bonnie stava per mettersi a piangere.
<< Dobbiamo fare qualcosa >> disse, più a sé stessa che alle altre due.
Non sarebbero mai riuscite a sfuggire alle grinfie di quel mostro gigante. Si voltò a guardarlo di nuovo. Si stava avvicinando. Poteva vedere le sue squame verde-viola luccicare alla luce del tramonto, le sue quattro braccia ballonzolavano incontrollabili a causa della corsa e i suoi occhi poco intelligenti restavano fissi su loro tre.
È la fine, pensò Meredith.
<< Non ce la faccio più a correre! >> esclamò Bonnie, in preda ad una crisi di pianto imminente. << Perché non ci trasformiamo? >> chiese ancora una volta.
<< Perché getteremmo al vento gli ultimi pochi poteri che ci restano! >> le rispose secca Elena.
Meredith strinse di più il polso dell’amica. << Devi correre, Bonnie. Non pensare ai polmoni che bruciano o al fianco che fa male da morire. Corri >>
Il mostro si avvicinò ancora, emise un urlo incomprensibile e cercò di artigliare Bonnie. Allora sì che cominciò a correre, la rossa.
Meredith non poté trattenere un sorriso.
<< Elena, cerca di contattare Stefan! >> urlò la mora.
Elena la guardò disperata. << Ci sto provando! >>
<< Bonnie, concentrati. Chiama Damon >> ordinò allora.
Bonnie la guardò con le lacrime agli occhi ma annuì. Fece un profondo respiro e si concentrò. << Damon >> sussurrò. << Damon, non ce la faccio più >> mormorò affannata. << Da… >>
Prima che potesse finire di pronunciare il nome, i ragazzi le afferrarono lanciandosi sull’erba morbida del bosco. << Hai chiamato, Pettirosso? >> chiese il vampiro alla sua ragazza.
Bonnie non rispose, si limitò a fiondarsi nel suo petto e a baciarlo appassionatamente sulla bocca.
Stefan stava chiedendo ad Elena come si sentiva e lei faceva altrettanto.
Meredith fu distratta da una carezza dal tocco familiare quanto estraneo. Alaric era sempre Alaric ma era un vampiro. Era strano per lei, cresciuta con il peso di essere una cacciatrice, amare un vampiro, un nemico.
Strinse forte il suo amato prima di venir interrotta da un latrato.
Il mostro non si era intenerito davanti a quelle scenette sdolcinate.
Stefan prese il controllo della situazione. << Meredith, voi tre dovete riprendere fiato in modo da riuscire a trasformarvi, noi terremo occupato quel… coso >> disse sicuro.
Meredith annuì. << Sta’ attento >> sussurrò ad Alaric.
I tre ragazzi si posizionarono di fronte al mostro, formando una specie di triangolo.
Le tre ragazze si avvicinarono l’una all’altra ed osservavano preoccupate la scena.
<< Dobbiamo concentrarci, ragazze >> disse Elena. << Questa è la nostra ultima possibilità >>
Mentre i ragazzi combattevano con il corpo e sfere di potere, le ragazze si alzarono e si posizionarono in cerchio tenendosi per mano.
Bonnie pronunciò una formula magica in latino per concentrare i loro poteri.
Quando la strega ebbe finito, mentre la battaglia dei ragazzi era ormai al culmine, le tre amiche si separarono e si guardarono negli occhi, determinate.
A quel punto, ognuna di loro pronunciò le parole che le trasformavano in super eroine.
Fu Meredith a trasformarsi per prima. << Potere del coraggio, vieni a me! >> esclamò imbarazzata, un braccio alzato verso il cielo. Non le piaceva quella parte della trasformazione, si sentiva ridicola. Subito dopo, il suo aspetto mutò. I suoi capelli neri, spettinati dalla precedente battaglia, si acconciarono in morbide onde posate sulla sua schiena; il suo top bianco e i pantaloncini di jeans, sporchi di terra, si trasformarono in un mini abito aderente, rosso fuoco, che copriva il minimo indispensabile; le sue mani e i suoi avambracci furono coperti da lunghi guanti neri e i suoi piedi da stivali neri lunghi fin sopra le ginocchia. Era giunto il momento di pronunciare il suo nome di battaglia, il che era più imbarazzante che richiamare il potere. << Miss Inquietudine! >> esclamò incerta.
Fu il turno di Elena che, da vanitosa, adorava essere al centro dell’attenzione, soprattutto quando si trasformava. << Potere dei capelli biondi, vieni a me! >> esclamò fiera. I suoi vestiti si trasformarono in un abito giallo canarino con guanti e stivali intonati e i suoi capelli si acconciarono in una lunga treccia che sembrava una pannocchia. Pronunciò il suo nome di battaglia. << Miss Fell’s Church! >> disse fiera.
Per ultima fu Bonnie a trasformarsi. << Potere della natura, vieni a me! >> disse imbarazzata. I suoi riccioli ribelli si domarono e si trasformarono in boccoli definiti e lucidi. Gli indumenti divennero un grazioso abito bianco che la faceva sembrare una vergine pronta al sacrificio, le mani erano coperte da piccoli guanti bianchi fatti ad uncinetto e ai piedi aveva degli stivaletti blu elettrico come il fiocco tra i capelli. << Little Redbird! >> disse, annunciando il suo nome di battaglia.
Le tre ragazze si posizionarono davanti al mostro vicine ai propri ragazzi ed insieme affrontarono quella orribile creatura.










Mi dispiace tantissimo aver postato questa… cosa.
Spero che non mi odiate.
A presto, baci baci,
Little Redbird
   
 
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