Il resto della giornata sembrava filare liscio come l'olio finchè non fu lo stesso D'Artagnan a dire ai suoi uomini di uscire un pò dalla "tana".
-Punto primo: mi da fastidio avere la scorta; Punto secondo: faremo finta che quando usciamo di quì, voi mi scorterete ma dopo ognuno per la sua strada; Punto terzo: in caso io non ci sia, vi rivolgerete ad alcuni degli uomini più affidabili di Parigi- predispose.
Athos prese la sua macchina. Una mega Jeep .
-Andiamo in queste zone - disse D'Artagnan.
Ad Aramis non piaceva quel modo così misterioso di fare, invece Porthos si stava divertendo.
Il primo uomo che incontrarono fu Grimaud: uno spacciatore che conosceva D'Artagnan fin dal suo "esordio" nei Moschettieri.
Il secondo, Planchet: un netturbino che aveva l'hobby di spiare, attraverso apparecchiature sofisticate, tutte le radio delle pattuglie della polizia parigina.
Il Terzo, Mosquaton: un trans che aveva un debole per il corpo dei Moschettieri.
Il quarto fu Bazin: in apparenza era un umile fraticello di una chiesetta misera ma in realtà era un vizioso. Dunque un bigotto e pure furbo visto che nessuno mai si era accorto di niente e faceva i suoi comodi come credeva.
-Loro sono i migliori quando c'è da avere informazioni.- concluse il guascone.
Aramis era esterefatta.
Porthos scoppiò a ridere e Athos, bè...per la prima volta si ricredette sul figlio di Bertard.
*I nomi degli informatori sono presenti nell'opera originale dalla quale ho preso spunto(li ho un "pochino" cambiati)
continua...