E' nato tutto così, in un attimo, ed è in un attimo che è tutto finito.
Lo conosciuto esattamente due anni  fà. Amore a prima vista, er ail ragazzo più bello che avevo mai visto.
I suoi occhi, verdi, così profondi, carichi di sentimenti. I suoi capelli, ricci, spendi. Ed infine il suo sorriso, un sorriso da togliere il fiato, un sorriso per qui scaleresti le montagne per vederlo almeno una volta, già.
Già, sembrerebbe banale, ma io mi sono innamorata di lui, di Harold Edward Styles...
Questi sei mesi, sono stati stupendi.
Il primo incontro, a Londra sul Tamigi, così, per caso. I nostri occhi si unirono cosìcome le nostre labbra ed infine le nostre vite.
La nostra prima volta, a casa sua, aveva preparato tutto, fiori, candele, era tutto stupendo.
La presentazione ai nostri genitori.
Quando mi ha fatto conoscere quattro stupende persone che mi sono state sempre vicino : Liam, Louis, Niall,  e Zayn.
Quando ho scoperto di essere incinta.
La felicità di essere madre, ma anche le preoccupazioni.
Il nostro matrimonio, con il mio pancione,
La sua nascita, la nascita della nostra piccola: Aury.
Ed infine, quel giorno, il fatidico giorno in qui il mondo mi è praticamente caduto addosso. Il dolore che ho provato quando ho ricevuto la telefonata dalla polizia:
"Signora, abbiamo trovato un corpo senza vita, gli hanno sparato, pensiamo possa essere suo marito".
Gli istanti dopo quella telefonata, i più duri. Spiegare ad Aury che non era successo nulla. E ... recarmi in obitorio.
Quel giorno, piangevo, tremavo, avevo paura, paura come non ne avevo mai avuta in vita mia, mai.
Mi ricordo esattamente tutto. Io che entro nella stanza. Un corpo, chiuso in un sacco. Il medico che ha fatto la biopsia aprirlo. Ed infine le lacrime rigare il mio viso.
Il suo corpo, disteso lì. Su quel lettino argentato. Senza vita. La palle bianca, gli occhi aperti, spalancati, con una sola differenza, erano vuoti. le sue labbra rosee, non lo erano più, erano viola. i suoi ricci, pieni di sangue. Le lacrime continuavano a scendermi. Uscì in fratte e furia di lì e tornai a casa. 
L'immagine del suo corpo continuava a tornarmi alla mente, sempre e in continuazione. Piangevo, come mai avevo pianto prima.
I giorni successivi passarono lentamente, i parenti che venivano alla veglia. Il funerale e la sepoltura.
Vederlo in quella tomba, aveva creato un vuoto dentro di me. Non riuscivo a colmarlo.
Incolpavo me della sua morte, incolpavo me di tutto.
Alla fine ho preso questa decisione, lasciarvi questa lettere e sparire.
Sparire per sempre dalle vostre vite.
No, non voglio fuggire. Semplicemnte buttarmi.
Già, buttarmi giù da questo grattacielo. Buttarmi giù, e tornare dal mio amore.

                                                                                                                                                                                                                        Laura.