Autrice: ELE106
Titolo: Vendersi
Fandom: Supernatural
Contesto: tra la terza e la quarta stagione
Personaggi principali: Sam Winchester
Pairing: nessuno (velatamente wincest)
Rating: Giallo
Genere: Introspettivo, malinconico, triste
Beta: me medesima (quindi… piangi grammatica!!!)
Disclaimer: Dean e Sam non mi appartengono, questa è un'opera di fantasia, non ha scopo di lucro, bla bla bla…
Note dell’autrice: eh non lo so… boh!! Buona lettura X’D

Vendersi

Devi solo affondare di più Sam.
Solo un altro po’.
Devi solo spingere più a fondo, finché anche la tua mano gli entrerà nelle budella, finché la lama del tuo pugnale sentirà lo scricchiolio delle ossa della sua cassa toracica.
Solo un po’ di più.
Non morirà. Tu non lascerai che muoia. La feccia non muore mai.
Ti dirà quello che vuoi sapere, se solo arrivi a strappargli quel nome da dentro le viscere. Afferraglielo insieme allo stomaco e faglielo sputare a sangue! Che gli esca da quella lurida bocca schifosa, con la sua stessa merda.
Risali con il pugnale, dalla pancia fino alla gola e faglielo dire.
Pensi: Grida forte, bastardo! Grida ancora e dimmi quel nome.

Se lui ti vedesse ora … se vedesse quello che stai facendo …
No!
Lui non ti vede e questo ti fa sentire così bene, perché se Dean ti vedesse adesso … non saprebbe nemmeno dire se quello davanti a lui sei davvero tu.
Sei marcio.
Sei arrabbiato.
Sei feroce e senza scrupoli, proprio come il mostro che hai sempre temuto di diventare.
Ma non ti importa, perché così riuscirai a riportarlo indietro.
E quando lui sarà con te, tornerà a posto anche la tua anima … quella cosa che urla e si contorce di dolore, da quando lui è morto. Quella cosa fastidiosa e lacerata, che cerca di imploderti dentro, perché le manca l’ossigeno.
Le manca un pezzo.
Le manchi tu.
E il dolore è addirittura fisico e continuo, inesorabile, non ti da tregua e ti fa impazzire.

Per questo non ti importa di sembrare un mostro.
Ora è quello che sei…
Ma tornerà tutto a posto, quando sarai di nuovo con Dean.
Devi solo riportarlo da te.

Così affondi ancora nelle carni immonde di questa bestia demoniaca, che ormai da ore non vuole dirti un cazzo.
Lo farà se lo fai urlare ancora un po’. Si! Lo sai bene: nessuno resiste per sempre.
Te lo hanno insegnato, quindi continua Sam.
Il sangue è ancora poco. Sventralo! Non morirà. Non prima di averti detto quello che vuoi sapere.
“Dimmi quel nome! Chi possiede l’anima di Dean?”
Il verme sputa fuori il suo scherno, insieme al proprio sangue scuro e denso, mentre ride di te, ride del tuo dolore, divertendosi un mondo a vederti incazzato.
“Non hai nulla da offrire Winchester! Abbiamo già tutto quel che ci serve. Nessuno verrà a patti con te. Nessuno di noi può farlo, capisci? Perché tu sei merce rara … ma riservata!”
Ghigna, ammiccandoti in maniera inquietante, poco prima di vomitare altro sangue.

Lui la vede chiaramente, attraverso i tuoi occhi, accecati d’ira eppure ancora brillanti di una disperazione che abbaglia.
La sente dal tremolio della tua voce, che fa vibrare le tue corde vocali.
La annusa, mentre ti chini su di lui, riconoscendone l’odore.
La paura.
Perché la paura per i demoni profuma.
La paura li attira quanto e più del male.

Eppure… Ti stupisce ancora che qualcuno riesca a leggerti dentro.
Sei convinto di essere vuoto e per questo impenetrabile.
Sei convinto di essere come loro, invece sei solo umano e dovresti esserne felice.
Ma l’unica cosa che vorresti fare ora è ammazzarlo. Poi urlare e piangere il Suo nome, fino a non avere più voce.

E gli pianti quel dannato pugnale nel petto martoriato ed insanguinato, con tutta la forza che ti è rimasta. Lo giri lentamente, attraverso le costole, finché lo senti affondare nel cuore pulsante della sua essenza.
Non morirà! Puoi fargli ancora più male e non morirà.
Non può morire.
Ma il pugnale è quello di Ruby e il suo lavoro lo sa fare con precisione infallibile.
Il demone spira tra grida strazianti di agonia e ancora quel velo di gelido divertimento e godimento, che a tratti le fanno sembrare risa isteriche.

“Fanculo!” mormori, allontanandoti lentamente dal suo corpo, mentre si dibatte con violenza, prima di finire in cenere. E’ tutto quello che resta di lui. Nemmeno l’Inferno vedrà più quell’essere… quello stesso Inferno che vorresti raggiungere tu.

Indietreggiando piano, impatti contro la sedia vecchia e cadente, che utilizzavi poco prima, per studiare modi nuovi ed alternativi di torturare quello stronzo.
Ti aggrappi allo schienale con le lunghe dita e stringi forte, finché senti la circolazione rallentare e il dolore farsi strada nelle vene.
Senza nemmeno accorgertene, ti pieghi in avanti, come per dare di stomaco.
Ti pieghi sotto fitte di sofferenza atroci.
Ti pieghi di fronte alla verità che non sai accettare: non lo hai salvato. Non lo salverai.

“Ridatemelo.” singhiozzi, tenendoti stretto il ventre con un braccio. Poi anche le ginocchia ti cedono e finisci sul pavimento, appoggiandoti a terra con le mani.
“Ridatemelo!” ripeti, urlando, sbattendo i pugni più e più volte, quando il pianto si libera, straziante e disperato.

“Dean …”
Lo chiami ancora e ancora, come se lui potesse davvero sentirti. Come se potesse avvertire la tua anima pretendere a gran voce la sua, per ricongiungersi. Per completarsi.

Ed è allora che arriva lei.
Ruby.
E’ allora che la ascolti per la prima volta, perché lei dice l’unica cosa che hai bisogno di sentire.

“Povero Sam…” sussurra, mascherando il suo tono di finta dolcezza e comprensione.
Appoggia delicatamente la sua mano, piccola ed aggraziata, sulla tua spalla destra e tu ti ritrai di scatto, vergognandoti per esserti fatto trovare in quello stato.
“Tu sei più forte di così.” continua, stavolta non provando nemmeno a nascondere la malizia delle sue parole.
Ti gira intorno e, per un attimo, il suono dei tacchi sul pavimento, che accompagna il passo lento ed ipnotico, riesce quasi a cullarti.
“Nessuno di loro potrebbe niente contro di te, se solo tu…”
La sua mano si poggia leggera sotto il tuo mento e ti spinge, con delicata fermezza, a rialzare il capo e guardarla negli occhi.
Neri, vuoti…
Forti.
“…se solo lasci che io ti aiuti, Sam. Puoi salvare tuo fratello. Solo tu puoi!”

Eccole.
Le uniche parole che per te hanno un significato.

Solo io posso salvarlo. Solo io. Io.

Te lo ripeti come in preghiera e ti rialzi, sovrastandola deciso e fermo.
Sicuro.

“Dimmi cosa devo fare.”

E cedi.

Venditi Sam.
Venditi al miglior offerente. E’ questo che pensi da quanto tuo fratello è morto.
Venditi a chi te lo riporterà indietro.
Lei ti ha appena offerto una soluzione.

Venditi.

Lui capirà. Deve capire, perché sa!
Dean sa cosa vuol dire quando tuo fratello muore e tu rimani vivo.
Dean sa cosa vuol dire quando ti strappano un pezzo della tua anima.

Venditi.

Fine.

Nda: ci crede qualcuno se dico che le note sono più difficili della ffc da scrivere?? Credeteci, perché nel mio caso (disperato) è proprio così! Avrei tante di quelle cose da dire da stordire un pianeta, ma no! Mi rifiuto e sto zitta che è meglio! TORNO! Torno perché mi va di rompere le balle, perché IO SONO UNA DANNATISSIMA ROMPI BALLE!! C’è gente che lo sa … muah ah ah ah ah ah ah X’D
Comunque…che dicevo?? Ah si! Questa ffc me l’ha ispirata Orchidea, la mia diletta Bitch! La dedico a lei e alla sua Jerk (Arial) perché sono meravigliose e bravissime e perché voglio loro un sacco di bene! Basta che mi vergogno!! Grazie mie adorate! Grazie di tutto *_____*
Oh! Aspettate!! *ste note non finiscono mai* Ricordatevi tutti una cosa: Efp non vieta le incest! Vieta le porno-incest .... e lo so che la regola è parecchio discutibile (io per prima mi sono fatta certi esami di coscienza, che mi hanno molto angosciata) ... ma così sono le regole! Sfruttiamole!!! ;D
Grazie a tutti! Grazie di cuore, perché mi avete sostenuta in un momento difficile e, per merito vostro, ho avuto il coraggio di continuare a riprendere a fare una cosa che mi ha sempre resa felice e, sempre grazie a voi, continuerà a rendermi felice: scrivere e recensire! GRAZIE!